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Borsa: Milano peggiore in Europa -0,7%. Piazza Affari nervosa, altri listini confermano rialzi
Milano è il peggior listino del Vecchio Continente e cede lo 0,53% mentre le altre borse si muovono in moderato rialzo alla vigilia della Brexit coi sondaggi che danno i due fronti opposti in parità: Londra +0,33%, Parigi +0,37%, Francoforte +0,60%. Piazza Affari, nervosa, è appesantita dalle vendite piovute a metà  mattinata sulle banche a partire da Mps, Banco Popolare, che chiude l'aumento di capitale, e Bpm. Tutte e tre cedono ora il 2%. Piatta Ubi (+0,07%) che varerà  lunedì il nuovo piano per la banca unica, che prevede il riacquisto delle minoranze dalle fondazioni e soprattutto, stando alle anticipazioni, 1.300 dipendenti in meno con la chiusura di filiali. Male poi Mediaset (-1,48%), mentre si mantengono positive Stm (+1,15%), Anima (+0,99%) e Telecom (+0,64%).

Fuori dal paniere principale passo avanti di Rcs (+0,52% a 0,76 euro) contesa tra Bonomi e Cairo (-1,77% a 4,31 euro).
Petrolio: Up, 13-15 mld fattura 2016. Per l'energetica stima 28-29 mld, blocco Val D'agri pesa 900 mln
Il prezzo del greggio negli ultimi mesi ha ricominciato a salire (+90%), ma la fattura petrolifera per il 2016 si attesterà ai minimi da 20 anni, fra i 13 e i 15 miliardi di euro, malgrado il blocco in Val d'Agri che inciderà  fra 800 e 900 milioni. Lo stima l'Unione petrolifera. L'anno scorso il prezzo medio del petrolio è stato pari a 51 dollari, mentre quest'anno, malgrado gli aumenti, è ancora a 39. Anche la fattura energetica scenderà, attestandosi a 28-29 miliardi, ai minimi dal 2001.
Petrolio: in rialzo a Ny a 50,18 dollari. Quotazioni salgono dello 0,64%
Il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,64% a 50,18 dollari al barile.
Wall Street apre positiva, Dj +0,07%. S&P 500 sale dello 0,12%