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Assemblea BPVi approva azione di responsabilità con 489 sì. Parla Gianni Mion. E poi i soci: "anche contro Francesco Iorio". Fondo Atlante chiede modifiche. Alla fine interviene Fabrizio Viola

Di Edoardo Andrein Martedi 13 Dicembre 2016 alle 13:55 | 0 commenti

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Pubblichiamo qui in premessa la "Relazione illustrativa sul primo ed unico punto all'ordine del giorno" letta da Gianni Mion, presidente della Banca Popolare di Vicenza.
Ore 13.55. È stata approvata ufficialmente l'azione di responsabilità, la rivalsa giudiziaria contro l'operato degli ex amministratori. Con votazione per alzata di mano hanno partecipato in totale 815 soci con le deleghe. Risultato: 489 favorevoli, il 60% dei presenti ma il 99,99% dei titoli, 2 contrari, 323 astenuti e 1 non legittimato al voto. Ha parlato in conclusione il nuovo ad Fabrizio Viola: "missione difficile, comprendo alcune reazioni dei soci sui contenuti dell'azione, ma è stata costruita con raziocinio e professionalità, faremo presto per agire con ponderazione e con l'obbiettivo di essere efficaci. In Montepaschi Siena abbiamo recuperato 650 milioni. O si cambia o si rischia di morire". 

ore 13.00. Interviene l'avvocato Alessandro De Nicola per il Fondo Atlante, socio di maggioranza, che propone di cambiare la delibera rendendo espliciti due punti dell'azione di responsabilità: "per tutti quelli in carica in qualsiasi periodio fino a maggio 2015" e per chiarezza chiede di aggiungere: "inclusa ogni opportuna azione cautelare o revocatoria". Infine conferma il voto favorevole.
ore 12.04. Spazio al susseguirsi di interventi dei soci, quaranta accreditati a parlare, tra alcune contestazioni iniziali del pubblico durante il primo intervento, alle quali ha risposto con una "frecciata" il vicepresidente BPVi, Salvatore Bragantini: "in questa sala sono state approvate tutte le scelte del vecchio cda negli anni precedenti". 
Ha preso la parola Riccardo Rocca di uno studio di avvocati di Milano che ha ricordato "la differenza tra deliberarle e attuarle le azioni di responsabilità", e ha ricordato il caso passato della Telecom, chiedendo di fissare date precise e una data per arrivare al sequestro preventivo. 
Poi in rappresentanza di "Noi che credavamo nella BPVi" Fabio Lugano ha espresso "soddisfazione per i soci sull'azione di responsabilità, ma chiediamo di valutare anche l'allargamento degli interessati al recente dimissionario ad Francesco Iorio, perchè ha predisposto un piano aziendale che ha portato al disastro la banca". L'associazione si asterrà dalla votazione di oggi. E Luigi Ugone ha poi aggiunto: "l'azione è troppo limitata nei fatti e nel tempo, 2013-2015, è un'operazione politica e di marketing, troppi lati oscuri". Posizione sostenuta anche dall'associazione di soci don Torta che lascia libertà di scelta ai soci e chiede soprattutto di tenere in piedi i contenziosi.
Quindi spazio a Giuliano Xausa del sindacato Fabi: "meglio tardi che mai per l'azione di responsabilità, ma per la banca il tempo non è più un optional: non è che forse tutto questo tempo è stato ben studiata per concludersi con un nulla di fatto? Un ingiustificabile ritardo, come per le conciliazioni con i soci, invece abbiamo visto troppa celerità per esuberi e licenziamenti, ma non pagheremo noi lavoratori le colpe di altri". 
Mentre il socio Luca Canale ha fatto notare come non sono mai citati i nomi degli ex amministratori nel testo dell'azione "un’anomala ritrosia nel nominare Gianni Zonin e Samuela Sorato, e anche il ritardo nel presentare il piano industriale".
Successivamente bagarre con l'intervento dell'avvocato Bertelle, sul quale pubblicheremo in giornata un'inchiesta sulla sua associazione.
 
ore 10.33. È iniziata l'assemblea della Banca Popolare di Vicenza sull'azione di responsabilità, l'azione legale di risarcimento contro gli ex amministratori ed ex componenti del cda, tra cui l'ex presidente Gianni Zonin, il più citato nei commenti dei soci in attesa di accreditamento all'ingresso della Fiera di Vicenza. Sono presenti 573 persone in proprio e 240 con delega, per un totale di 820, pari al 99,35%, quindi ampiamente sopra la metà del capitale sociale. Presenti anche i rappresentanti del fondo Atlante, arrivati con un po' in ritardo. Il presidente Gianni Mion ha salutato in apertura dei lavori il nuovo ad Fabrizio Viola: "pieno supporto dei vertici aziendali per affrontare questa importante sfida". Poi Mion ha dovuto fare spesso da paciere per contenere gli interventi dei soci.


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