Atlante "caccia" dalla BPVi la KPMG, società di revisione dei conti di fiducia di Zonin e advisor "benedetto" da Variati per la fusione in SVT di Aim Mobilità e FTV
Domenica 29 Maggio 2016 alle 16:53 | 1 commenti
«Il 7 luglio il fondo Atlante prende possesso della BPVi con assemblea e nomina del Cda. Intanto cambia il revisore con addio a KPMG», così titolavamo giovedì 26 maggio scorso la nota ufficiale appena diffusa dalla Banca Popolare di Vicenza a trazione Atlante. Nel titolo, al di là della informazione di cronaca sulla data dell'assemblea, sottolineavamo subito la vera notizia che era l'inserimento nell'ordine del giorno di questo punto: "proposta di risoluzione consensuale anticipata dell'incarico di revisione legale dei conti in essere con la società KPMG S.p.A. ...". La KPMG è la prima vera testa fondamentale del "sistema Zonin" che fa saltare, con preannuncio tempestivo, il Fondo Atlante che decide di fare a meno della società che durante tutto il ventennio del re delle, sue, vigne aveva "rivisto" i conti.
Troppo a lungo e, si immagina, con un'efficienza tale da non fornire i warning su quei conti con l'efficacia che da una società del lignaggio di KPMG ci si aspettava.
Di questa vera notizia bomba, che dovrebbe far riflettere una volta di più sulla fiducia mal carpita agli oltre 118.000 soci della BPVi, ora buggerati, non c'è traccia alcuna negli articoli di colleghi di certo più esperti di finanza di noi, ma forse, distratti dal week end incombente.
Abbiamo verificato, increduli, se KPMG dal 27 maggio in poi comparisse in accoppiata con BPVI sul giornale che per due mandati ha avuto come referente della proprietà Giuseppe Zigliotto, ora indagato per i fatti della Banca, e ora risponderà al suo allineato successore, Luciano Vescovi.Â
Non c'è notizia della "cacciata" di KPMG dall'incarico di revisione legale dei conti, ma, W le chiavi di ricerca del data base del Giornale di Vicenza molto più efficai della nostra memoria senile, il nome della "società di revisione legale dei conti" compare in una serie di articoli precedenti e recenti,quelli che informavano del conferimento proprio a chi il Fondo Atlante non vuole più, visti anche i risultati, dell'incarico quale advisor dell'operazione che ha portato alla fusione in SVT, la Società Vicentina Trasporti che conglomera ora la mobilità pubblica comunale e extra comunale, di Aim Mobilità , la società cittadina di trasporto pubblico che rispondeva al Comune di Vicenza nella persona del sindaco Achille Variati, e Ftv, l'azienda di Tpl extraurbano di proprietà della Provincia il cui presidente è... Variati.
Il giornale confindustriale, ben informato da tempo e anche il 27 febbraio alla vigilia della formalizzazione della fusione avvenuta dal notaio il 1° marzo, scriveva così: "Variati gongola: «Un percorso durato un anno e 3 mesi, dal novembre del 2014, nato dai gruppi di lavoro formati dai dipendenti di Aim e Ftv. Fino alla firma dal notaio giovedì scorso». Ricorda i passi fondamentali: l'incarico all'advisor Kpmg, le perizie, i conti: «L'utile è previsto per il 2017, ma speriamo già quest'anno»...".
Così parlava Variati, leader personalmente onesto, ne siamo convinti, ma innamorato molto, troppo, del potere e, perciò, da sempre dato in sintonia, ora anche dal suo vice, poi subito zittito, Jacopo Bulgarini d'Elci, con gli ancora non morti poteri del sistema, prima, galansartoriano e, poi, ma anche in contemporanea nei tempi in cui coesistevano, zonzigliottesco.
Di sicuro, il sindaco, presidente della Provincia di Vicenza, presidente dell'Upi e membro del Cda di Cassa Depositi e Prestiti (con competenza sulla gestione straordinaria, quella degli enti pubblici), avrà fatto una scelta meditata, come quella del condannato Matteo Marzotto in Fiera, e giusta con la "rescissa" KPMG, la società tanto stimata per oltre un ventennio da Gianni Zonin & c., ma, quando dice che per SVT "l'utile è previsto per il 2017, ma speriamo già quest'anno", ci auguriamo che l'advisor della BPVi tagliato dal Fondo Atlante come "revisore legale dei conti" ci azzechi più di quanto non abbia fatto nella fu Banca Popolare di Vicenza.
Variati, se c'è, batta un colpo e tagli col passato!
Se non lo fa, come è suo diritto se è convinto che il passato sia stato ben gestito, non si offenda se, come è nostro diritto, lo definiremo "complice" dei poteri che hanno affossato Vicenza e Provincia come è davanti agli occhi di tutti quelli che vogliano vedere la situazione reale dopo due suoi mandati, situazione che mai potrà nascondere nessun bel progetto di Alta capacità , per giunta ancora focalizzato sui grandi interessi in certe sue formulazioni con la stazione in una Fiera che sarà filiale di quella di Rimini, grazie anche al suo bel Marzotto.
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