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Banche: mercoledì 27 prima riunione della commissione d'inchiesta che eleggerà il presidente. Trucco su... magie di Bankitalia

Di Silvano Trucco, ex dg Bene Banca Martedi 26 Settembre 2017 alle 21:43 | 0 commenti

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Si terrà domani, 27 settembre, a Palazzo S. Macuto alle 14,30, la prima seduta della Commissione bicamerale d'inchiesta sul sistema bancario. Lo ha annunciato all'Aula del Senato il vice presidente Roberto Calderoli. La riunione sarà dedicata all'elezione del presidente. Prima del commento che ci ha inviato Silvano Trucco, il dg di Bene Banca Vagienna "commissariata" da Banca d'Italia in via... "precauzionale", di cui stiamo ricostruendo le vicende in parte intrecciate con alcune della BPVi, ecco, in premessa la storia, come raccontata da Il Sole 24 Ore il 18 settembre scorso, di una commissione nata formalmente il 13 luglio con la pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale», ma che si tenta di mettere in campo dal lontano 9 gennaio scorso.

"Dopo svariati stop and go - scriveva Il Sole - il primo sì arriva il 28 febbraio. Il via libera dell'Aula arriva solo il 4 aprile. Oltre due mesi e mezzo bisognerà attendere poi per l'approdo del ddl nell'Aula della Camera, che all'unanimità dà disco verde il 21 giugno. Ma i ritardi sembrano contraddistinguere tutto il percorso della commissione che è ancora oggi in attesa del suo avvio. Con il varo effertivo i poteri nelle mani dei parlamentari risultano assai ampi, pari a quelli della magistratura e includono anche la possibilità di acquisire atti coperti da segreto istruttorio. Ma i tempi d'indagine sono invece ristretti dal momento che, una volta insediati, deputati e senatori (quaranta in tutto) dovranno concludere il compito entro la fine della legislatura". Il 27 settembre, quindi, si parte anche se la strettissima finestra temporale concessa, a parte altri immaginabili intoppi, fa già prevedere che non si arriverà.

Ecco allora il commento che ci è giunto da una "persona informata sui fatti", l'ex dg della Bcc cuneese, Silvano Trucco, sicuramente di parte, ma con una mole tale di fatti e documenti a suo sostegno che faremmo fatica a non tenerne conto nelle valutazioni che ben prima della commissione d'inchiesta stiamo facendo su questo mezzo.

 

Sono al lavoro alla redazione di un memoriale da inoltrare alla neonata commissione di inchiesta delle banche sul caso "Bene Banca" che mi ha visto obtorto collo coinvolto ... Un lavoro di circa 100 pagine in cui descrivere il 'particolare' trattamento di Bankitalia ad una banca in piena salute, stoppata d'autorità dalla Vigilanza di Palazzo Koch per motivazioni asseritamente gravi ma di fatto insignificanti se paragonate alle criticità di altre banche non commissariate e lasciate operare seppur in evidente decozione (e la realtà ne ha tristemente dimostrato lo stato di dissesto con il funesto epilogo come nel caso "veneto" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca). Bene Banca aveva criticità assolutamente marginali, peraltro inferiori alla media di sistema, registratesi in un momento congiunturale di crisi sistemica, particolarità bollata come "irrilevante" dalla Giustizia Amministrativa che ha respinto i ricorsi contro il commissariamento degli ex amministratori, salvo poi essere rivendicata dal Ministro dell'Economia Padoan per giustificare l'intervento dello Stato (e quindi di tutti noi contribuenti) che con 20 miliardi di maggiore indebitamento sta cercando di puntellare l'intero sistema bancario per giunta senza tenere in debito conto i danneggiati reali, i risparmiatori soci. La prima seduta della Commissione (che ha stentato molto a prendere vita e composizione) è prevista per domani 27 settembre  alle ore 14:30.

Il caso "Bene Banca" è l'emblema della assoluta autonomia discrezionale di Bankitalia, nonostante la citazione di un "assai ristretto margine di discrezionalità" da parte della stessa Banca centrale italiana nei vari tentativi di giustificazione nei confronti del coro di critiche circa gli evidenti ritardi negli interventi (od addirittura nei mancati interventi) registratisi nei crac bancari che si sono realizzati negli ultimi mesi. Ben 6 casi specifici che hanno disintegrato decine di miliardi di risparmio e gettato sul lastrico oltre 200.000 famiglie nel solo Veneto con la Liquidazione Coatta Amministrativa (ossia il fallimento) della Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza, intrecciata a filo doppio con la Bcc benese durante la gestione del commissario Giambattista Duso, in contemporanea Ad di Marzotto Sim, partecipata al 9.8% proprio dalla Popolare vicentina. Mercoledì 4 ottobre 2017 ci sarà a Roma una manifestazione pacifica, definita "giornata del risparmio tradito", davanti a Montecitorio, organizzata da Adusbef e Federconsumatori, a cui parteciperanno varie associazioni di risparmiatori ed i soci delle banche coinvolte nei vari crac. A tale evento parteciperà anche il sottoscritto (oltre ad altri membri del Comitato SvegliamociBene) con il fermo intendimento di porre precisi interrogativi sui "due pesi e due misure" dell'Autorità di Vigilanza bancaria, forte coi deboli e delicata coi forti.

Con l'occasione verrà depositato il memoriale in parola, verosimilmente consegnato nelle mani di alcuni membri della Commissione, che in tale veste vengono definiti "commissari".

Altri "commissari" prenderanno così in mano le carte della vicenda "Bene Banca" e si confida che stavolta le leggano approfonditamente, in modo da fare emergere finalmente la verità sullo strano commissariamento di una banca in perfetta salute.

Grazie dell'attenzione

Silvano Trucco


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