Bpm smentisce inchiesta aggiotaggio
Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 21:12 | 0 commenti
Agenzia ANSA pubblicata alle 19.16, rettifica BancoPpm alle 21.12
Milano, 13 gennaio 2017 - In relazione alle indiscrezioni pubblicate da alcune agenzie di stampa, BancoBpm precisa che, da quanto ha potuto apprendere, la Procura di Milano ha aperto una indagine verso ignoti al fine di accertare l'eventuale sussistenza di una manipolazione di mercato (aggiotaggio). L'indagine fa riferimento ad un articolo pubblicato nel mese di novembre su di un quotidiano nazionale. BancoBpm precisa ulteriormente che, diversamente da quanto sostenuto dalle agenzie, la Guardia di Finanza non ha proceduto all'acquisizione di atti preso le sedi di Milano e Verona, ma ha solo notificato la richiesta di esibizione di documenti.
La richiesta di esibizione, inoltre, non contiene alcun riferimento ad una ipotetica omessa comunicazione, da parte delle due banche, di informazioni agli azionisti o al mercato, che hanno già fornito una risposta al contenuto dello stesso articolo in due comunicati stampa emessi in data 23 novembre 2016.
BancoBpm, così come Banco Popolare e BPM precedentemente, ribadisce di aver agito nel pieno rispetto delle disposizioni di legge e di aver già fornito al mercato e ai propri azionisti tutte le informazioni previste dalla normativa vigente e conferma la totale fiducia nell'attività della magistratura inquirente.
ANSA MILANO delle 19.16 del 13 GEN - La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di inchiesta per aggiotaggio sulla fusione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare, da cui è nato Banco Bpm e oggi nelle sedi di Milano e Verona della banca il Nucleo di polizia tributaria della Gdf ha effettuato delle acquisizioni di documenti utili alle indagini che, al momento, risultano a carico di ignoti. Da quanto si è appreso, l'ipotesi d'indagine è che le due banche, malgrado avessero saputo già prima della formalizzazione della fusione dei rilievi mossi dalla Bce sulla copertura finanziaria da parte del Banco sui crediti deteriorati, non avrebbero avvertito né il mercato né gli azionisti.
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