Apertura mercato: Brent sopra i 50 dollari, oro in aumento, dollaro cede verso euro e yen, Spread Btp/Bund apre stabile, incerta borse asiatiche, Milano in ribasso
Giovedi 26 Maggio 2016 alle 09:15 | 0 commenti
Petrolio:Brent torna sopra 50 dollari. Su calo scorte Usa e difficoltà produzione Canada, Venezuela
Il Brent torna, per la prima volta dal novembre 2015, sopra la soglia dei 50 dollari al barile toccando quota 50,1 dollari (+39 centesimi). In crescita anche il Wti del Texas (+37 centesimi a 49,93 dollari). A spingere il prezzo del greggio è il calo delle scorte negli Stati Uniti e le difficoltà alla produzione in Canada a causa dei maxi incendi e in Venezuela per via della grave crisi che sta colpendo il modello economico del paese. Da gennaio, quando toccò i minimi degli ultimi 12 anni, il prezzo è quasi raddoppiato.Â
Oro: in rialzo a 1234 dollari. Metallo sale dello 0,8% su stop corsa dollaro
Oro in rialzo sui mercati. Il metallo con consegna immediata sale dello 0,8% a 1234 dollari l'oncia. A spingere le quotazioni, secondo gli analisti, è la pausa nell'apprezzamento del dollaro.
Cambi: euro in rialzo a 1,118 su dollaro. Biglietto verde cede anche verso lo yen a 109,7
Euro in rialzo sul dollaro. La moneta unica sale dello 0,2% a 1,1181 rispetto al biglietto verde che conferma così la fase di indebolimento in attesa delle indicazioni della Fed di domani quando parlerà il presidente Yellen. Verso la valuta Usa apprezza anche lo yen (+0,4% a 109,7).
Spread Btp/Bund apre stabile a 121 punti. Rendimento all'1,36%
Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 121 punti contro i 120 della chiusura di ieri. Il rendimento è pari all'1,36%.
Borsa: Asia poco mossa, bene petroliferi. Mercati ragionano su rialzo tassi, oggi pil Gb e dati macro Usa
Seduta incerta per le Borse asiatiche, con Tokyo (+0,09%) e Sydney (+0,29%) che si muovono appena sopra la parità , Hong Kong poco mossa (-0,04%) e i listini cinesi di Shanghai (-0,36%) e Shenzhen (-0,62%) in calo frazionale. I mercati, reduci da una seduta brillante, si sono presi una pausa di riflessione mentre crescono le attese per un rialzo dei tassi Usa a giugno, segno che l'economia americana è abbastanza forte abbastanza da sopportare una stretta del costo del denaro. "I mercati sono ora più propensi ad accettare un rialzo dei tassi" ha commentato a Bloomberg Mitsushige Akino della società di asset management Ichiyoshi. In luce i titoli petroliferi, dopo che il brent è tornato per la prima volta dallo scorso novembre sopra i 50 dollari al barile. Oggi verrà reso noto il pil della Gran Bretagna (atteso nel trimestre a +0,4%) mentre l'Italia collocherà 2,5 miliardi di titoli di Stato. In arrivo dagli Usa aggiornamenti sui sussidi di disoccupazione, ordini di beni durevoli e vendite di case.
Borsa: Milano apre in ribasso (-0,46%). Ftse Mib scende a 18.118 punti
Apertura in calo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in ribasso dello 0,46% a quota 18.118 punti.
Aggiornamento ore 09:24
Borsa: Milano debole, Unicredit -3,1%. Vendite su finanziari, avanzano Eni e Saipem, Rcs sale ancora
Avvio di seduta difficile a Piazza Affari per i titoli bancari, con il Banco Popolare che cede il 3,57%, Ubi Banca il 4,06%, Bper il 2,03% e Bpm l'1,82% mentre Unicredit, alle prese con la scelta del nuovo amministratore delegato, arretra del 3,13%, Va male tutto il comparto finanziario, con gli assicurativi Generali (-1,15%) e UnipolSai (-0,95%) in affanno, Poste Italiane, di cui il Tesoro collocherà un altro 30%, che cede l'1,1% e, nel risparmio gestito, Anima che arretra dello 0,71%. Il Ftse Mib cede così lo 0,48%, nonostante gli acquisti sui titoli petroliferi in scia al rialzo del greggio. Bene Tenaris (+2,22%) con Eni (+0,72%) e Saipem (+0,76%) mentre prosegue il recupero di Telecom Italia (+2,46%) e si mostra tonica anche Stm (+1,31%). Ancora in rialzo Rcs (+1,64%) che si allontana ulteriormente dal prezzo dell'opa lanciata da Andrea Bonomi e i soci storici.
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