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BPVi, Veneto Banca e Intesa Sanpaolo: le ultimissime da Gentiloni, Viola, Sileoni di Fabi, Francesco Boccia (PD), Quagliariello e Bonfrisco (FL) e Vincenzo Boccia di Confindustria

Di Redazione Economica VicenzaPiù Venerdi 23 Giugno 2017 alle 20:14 | 0 commenti

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Nel tardo pomeriggio di oggi c'è stato un vertice a Palazzo Chigi fra il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per le decisioni da prendere su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e sul decreto che dovrebbe andare domani in consiglio dei ministri. E' quanto ha anticipato il sito del Sole 24 Ore, che riporta che sul tema tutte le agende sono fitte di appuntamenti. Subito dopo pranzo e' iniziato un incontro in conference call tra i vertici di Banca d'Italia, il Mef e Intesa Sanpaolo per discutere dei dettagli relativi alla proposta di acquisto delle due banche venete da parte di Ca de' Sass.

Il confronto, tutto sul fronte italiano, dovrebbe permettere di trovare la quadra sui dettagli finali in vista dell'autorizzazione da parte di Bruxelles, che non avrebbe partecipato alla discussione. Anche se 'in Europa c'e' chi vuole i licenziamenti e il fallimento di Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Rischia di saltare tutto' come accusa il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. 'Il gruppo Intesa, che si e' reso disponibile a salvarle e a scongiurare un effetto domino a danno del settore bancario, deve essere tutelato - aggiunge Sileoni - Ci rivolgiamo alle istituzioni e alle forze politiche affinche' almeno una volta il sistema Italia faccia quadrato e difenda gli interessi di tutte le parti in causa'. 'Chiediamo al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, sempre estremamente sensibile sugli argomenti di carattere sociale, di intervenire per fermare questo gioco al massacro che farebbe perdere credibilita' al Paese e inciderebbe pesantemente sull'occupazione', prosegue. Sileoni si appella quindi allo stesso Gentiloni e al ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nonche' 'a tutte le forze politiche, affinche' difendano col coltello tra i denti il settore bancario italiano, i lavoratori bancari delle due banche venete, i risparmiatori e le imprese'.
Stamattina, intanto, in una breve riunione del Cda convocato in via straordinaria e durata circa un'ora, in cui l'a.d. della Banca Popolare di Vicenza e presidente del comitato strategico di Veneto Banca, Fabrizio Viola, ha aggiornato i consiglieri sulla situazione dei due istituti di credito. Cosi' fonti vicine alle banche descrivono i consigli di amministrazione convocati questa mattina con scarsissimo preavviso. La stragrande maggioranza dei consiglieri era collegata in video conferenza.
Sul fronte politico, dopo la presa di posizione del deputato Domenico Menorello (Civici innovatori), che sul tema sollecita un'audizione alla Camera del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, si registrano gli interventi di Francesco Boccia, PD, e Gaetano Quagliariello della Federazione delle Libertà.

'Intesa e' la prima banca del nostro Paese e una delle migliori d'Europa. Non possiamo pero' pensare che i problemi di tutte le banche in crisi possano essere risolti dalla banca piu' grande e piu' solida. Anche perche' i problemi se li spostiamo da una parte e li concentriamo da un'altra non scompaiono'. Cosi' in una nota il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd), che ricorda di aver proposto dal 2013, prima del bail-in 'un intervento dello Stato in grado di garantire tutto quello che il mercato non avrebbe garantito con certezza: dagli aumenti di capitale alle sofferenze da smaltire'. Per questo sollecita una 'soluzione complessiva'. Secondo Boccia 'ora serve essere trasparenti e uniti nelle strategie anche in Parlamento' e si augura 'che le opposizioni facciamo proposte costruttive anziche' critiche a prescindere. Il presidente Gentiloni - conclude - mi pare abbia dimostrato la massima attenzione sul tema e non mi pare ci siano soluzioni preconfezionate'.

Il capogruppo della 'Federazione della Libertà' Gaetano Quagliariello ha dichiarato: "Dopo una prima richiesta avanzata lo scorso 26 maggio e tuttora rimasta senza riscontro, questa mattina a nome del gruppo ho sollecitato la presidenza del Senato affinche' il ministro Padoan riferisca con urgenza in Aula in merito alla situazione delle banche venete, anche alla luce degli eventi di queste ore. Ci auguriamo che cio' avvenga prima che il Parlamento venga messo ancora una volta di fronte al fatto compiuto. In caso contrario si tratterebbe dell'ennesima dimostrazione di insipienza istituzionale, che va ad aggiungersi alle tante fallimentari iniziative governative in materia bancaria portate avanti negli ultimi anni, delle quali i responsabili saranno presto chiamati a dar conto".

A sua volta la vicecapogruppo, Cinzia Bonfrisco, si chiede "cosa attenda il Governo a riferire al Parlamento su una trattativa con Bruxelles che, nonostante rassicurazioni non convincenti, preoccupa molto i risparmiatori e le imprese del Veneto. Chiedo al ministro Padoan - afferma Bonfrisco - di spiegare al Parlamento come e perche' l'Europa abbia tenuto sulla graticola le banche venete al punto da costringere il Governo ad emanare un decreto per impedire agli obbligazionisti di incassare il prestito a Veneto Banca. Osservo sgomenta - conclude - le tante analogie con il metodo tutto 'europeo' di trascinare, attraverso sofismi interpretativi regolamentari, fino a far precipitare gli avvenimenti rendendo tragica una situazione gia' molto critica".
'Una delle cose che in economia dobbiamo evitare e' una delle dichiarazioni che fece Mario Draghi quando era governatore di Bankitalia: l'ansieta' nell'economia. E, aggiungo io, anche tentativi di panico'. Cosi', a margine dell'assemblea annuale di Federmeccanica, conclude, questa carrellata di breaking news di oggi il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha risposto a chi gli chiedeva quali potrebbero essere gli effetti sull'economia italiana dell'eventuale cessione delle banche venete. 'Dobbiamo evitare - ribadisce Boccia - effetti di ansia nel sistema dell'economia che in questo momento, invece, sta reagendo. Evitiamo elementi di confusione'.


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