Quotidiano | Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende

La tenuta in Virginia di Gianni Zonin fu di Thomas Jefferson, Carlo Cambi di Libero: "per il presidente Usa le banche sono liberticide e i finanziamenti truffano il futuro, ma l'ex BPVi ha truffato il presente"

Di Pietro Cotròn Martedi 23 Agosto 2016 alle 17:33 | 0 commenti

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In un gustoso articolo su Libero Quotidiano, ripreso da Dagospia, Carlo Cambi dipinge un quadretto di Gianni Zonin, il fu presidente della (ex) Banca Popolare di Vicenza, che, se non parlassimo di un dramma a lui collegato per 118.000 e passa soci della BPVi, farebbe anche sorridere e che vi riportiamo per un passaggio che ci ha particolarmente colpito. Cambi premette: "Lo chiamavano il Doge. Il suo nome è Gianni Zonin: per venti anni presidente della Popolare di Vicenza portata quasi al fallimento. Incasserà (nel frattempo lo ha incassato, ndr) l' ultimo stipendio: un milione di euro mentre decine di migliaia di risparmiatori hanno perso tutto. Classe 1938, ha gestito soldi, potere, intrecci, alleanze come un monarca, neppure troppo illuminato".

Poi, ecco il salto di qualità rispetto a cose risapute: "Si è comprato a Barbousville in Virginia la tenuta che fu di Thomas Jefferson terzo presidente degli Stati Uniti. Ma non gli è bastato a entrare nella storia" (nella foto un frame del video promo sulla tenuta con Zonin e la signora Silvana, ndr).

Quindi arriva la stoccata olimpionica: "Ora (Gianni Zonin, ndr) alberga nella cronaca giudiziaria, forse perché non aveva letto quel pensiero di Jefferson che dice: «Credo fermamente che gli istituti bancari siano più pericolosi per le nostre libertà degli eserciti permanenti, e che il principio di spendere denaro a carico dei posteri, sotto il nome di finanziamento, non sia altro che un modo di truffare il futuro su larga scala».

Ma, conclude, Carlo Cambi: "stando alle accuse la Popolare di Vicenza ha truffato il presente..." (La sequenza dei fatti dal 13 agosto 2010 la leggi su "Vicenza.La città sbancata", ndr).

Nel frattempo Gianni Zonin, duemila ettari di vigne in Italia e nel mondo e una vita passata a collezionare banche con i soldi altrui e opere d'arte con quelli di chi lo pagava, qualche giorno fa con i guai giudiziari che si addensavano sulla sua testa ha trasferito ai ragazzi la proprietà delle aziende...


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