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Siamo consapevoli che la magistratura nel caso delle banche popolari del Veneto abbia un compito particolarmente impegnativo, ma auspichiamo, anzi pretendiamo, che tale lavoro venga svolto in modo serrato evitando accuratamente di non cadere nei tempi della prescrizione - afferma nella nota che pubblichiamo il Consigliere regionale e Coordinatore per il Veneto di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Sergio Berlato. Sta emergendo chiaramente dalle dichiarazioni della Procura anche in sede di audizioni alla Commissione parlamentare, che i vertici delle due popolari, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, hanno agito con il chiaro intento di tenere nascosto agli ispettori della Banca d'Italia le azioni di aggiotaggio e di sopravvalutazione del patrimonio bancario.

Si configurerebbe dunque una condotta criminale finalizzata a truffare gli ignari risparmiatori - prosegue Berlato. Ricordiamo che il nostro tessuto socio-economico è fondamentalmente costituito da una miriade di piccole-medie aziende che con gli istituti di credito locali avevano un rapporto diretto basato sulla fiducia reciproca. Sono circa 40 mila le piccole e medie aziende e 200 mila gli azionisti privati coinvolti a vari livelli dalla crisi del sistema bancario qui in Veneto - precisa il Consigliere Berlato. Gli effetti del crollo delle popolari purtroppo si sentiranno ancora per molto tempo e non sarà facile rimarginare una ferità che, oltre all'aspetto economico ha minato le basi di un patto sociale. Alla magistratura quindi il compito di fare chiarezza in tempi rapidi e di agire con estrema fermezza; questo compito va ben oltre al sacrosanto diritto di ottenere giustizia, qui si tratta di ridare fiducia alla nostra gente e di conseguenza certezza di rimettere in piedi un tessuto sociale ancora con grandi potenzialità - conclude Berlato.