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Decreto BPVi, dopo pressing soci sindaco Achille Variati vs Luciano Vescovi ex Banca Nuova e presidente di Confindustria Vicenza: il gioco delle parti dei re del "Bacchiglino"?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 10 Luglio 2017 alle 23:46 | 0 commenti

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"Cambiare il decreto legge sulle banche venete in fase di conversione in legge per tutelare gli azionisti-risparmiatori": è quanto, sia pure tardivamente e dopo le forti pressioni ricevute oggi durante la manifestazione di "Noi che credevamo nella BPVi" che l'ha messo di nuovo di fronte alle sue "responsabilità" politiche ed etiche, chiede il sindaco di Vicenza, Achille Variati, mentre ben diverso obiettivo, secondo Radiocor Il Sole 24 Ore, persegue Confindustria Vicenza per bocca del presidente Luciano Vescovi, ex vice presidente di Banca Nuova, la controllata siciliana della Banca Popolare di Vicenza, e successore designato da Giuseppe Zigliotto, ex membro del Cda della BPVi indagato insieme a Gianni Zonin.

In una lettera inviata al presidente del consiglio dei ministri, ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti dei Gruppi parlamentari, al segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, e al relatore, Giovanni Sanga il sindaco e presidente della provincia di Vicenza Achille Variati, che si firma anche come presidente dell'Unione delle Province Italiane, scrive: "Il Decreto, così come proposto dal Governo, per gli azionisti-risparmiatori non prevede nulla. Anzi, ha l'effetto di una pietra tombale su qualsiasi concreta speranza di risarcimento per la truffa subita... chiedo che il Decreto venga cambiato considerando, oltre gli interessi e la tenuta del sistema bancario italiano, anche i diritti legittimi degli azionisti-risparmiatori", perchè, aggiunge "la questione non può e non deve essere chiusa con le norme proposte perchè rappresenterebbe un'iniquità di trattamento fra soggetti diversi che non può e non deve essere sancita dal Parlamento".
Di tutt'altro avviso, come anticipato, è il presidente di Confindustria Vicenza che del sistema Zonin non si può dire che non abbia beneficiato come vice presidente di Banca Nuova. La conversione in legge del decreto del governo sulle banche venete non riservi "sorprese" ha infatti chiesto Luciano Vescovi in occasione dell'assemblea generale dell'associazione imprenditoriale. "L'auspicio che ho già avuto modo di fare e che qui ribadisco è che non ci siano sorprese capaci, per motivi di strumentalizzazione politica, di rimettere tutto in discussione", ha sottolineato Vescovi, indicando che "è davvero il momento di fare punto e a capo e di ripartire". Per poterlo fare, ha precisato, "serve senso di responsabilità da parte di tutti" e "un appello in questo senso lo voglio fare anche alla politica e al Parlamento, che proprio da oggi è chiamato a convertire il decreto del governo".

Ravvedimento operoso di Achille Variati verso i soci più deboli e prosecuzione nella cura degli interessi degli impreditori, prima anche dal gruppo BPVi e ora dai vertici della loro associazione di categoria, oppure recite al solito infinfluenti, in un verso o nell'altro, dei Vip virtuali vicentini, capaci di urlare in casa, ma miti pecore lontano dal Bacchiglione che a breve, viste le sue dimensioni e quelle dei suoi emuli umani, verrà ribattezzato col giusto nome: Bacchiglino.


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