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Entro 31 ottobre il decreto su fondo salva risparmiatori truffati BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: attingere ai circa 2 miliardi di euro di fondi dormienti già disponibili

Di Lettere al direttore Martedi 7 Agosto 2018 alle 13:45 | 0 commenti

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Gentile direttore - ci scrive l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto (nella foto col nostro direttore alla presentazione di "Vicenza. La città sbancata" esaurito coem libro ma disponibile come ebook)- , lei ieri, come altri anche oggi, ha dato una ottima notizia interpretando in modo condivisibile l'importante risultato di ieri al Senato che ha, infatti, subito riprotato sotto il titolo "Crac BPVi e Veneto Banca, Milleproroghe: decreto salva risparmiatori entro 31 ottobre. Salva legge 205 per ristori salvo colpi di coda associazioni e politici che lo hanno ritardato".

Nel contesto del cosiddetto provvedimento Milleproroghe (la conversione in legge di un decreto del Consiglio dei ministri volto a prorogare o risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell'anno in corso) è stato approvato l'impegno del Governo ad emanare entro fine ottobre (come noto il precedente termine era il 30 marzo u.s) le regole per rendere operativo il fondo per i risparmiatori vittime di reati finanziari. Le allego, quindi, il report 113 di Codacons Veneto al riguardo appena inviato ai nostri associati.

Carissimi e carissime, certo non è positivo dare un termine ulteriore, ma abbiamo incassato l'impegno che questo Governo attuerà la legge istitutiva del Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari, che dà garanzie - finanziata adeguatamente come promesso - di risarcire al 100%. Ricordo che nella attuale legge non ci sono limiti di reddito, di proprietà, di entità del risarcimento. E' la mancata tutela del risparmio che lo Stato risarcisce, è il rispetto del risparmiatore e non un intervento a favore di persone bisognose. Non assistenza ma richiesta di giustizia e dignità:
Il Governo non dava segni di adeguata attenzione nonostante le interrogazioni dei parlamentari: on.le Baratto Forza Italia, PD sen. Marcucci e Ferrazzi, on.li De Carlo e Caretta Fratelli d'Italia, sen. De Poli, on.le Serracchiani PD, per sapere quando sarebbe stata data attuazione al Decreto.
I due sottosegretari Bitonci e Villarosa incontrati a Roma il 24 luglio scorso avevano lasciato intendere che erano orientati verso una nuova legge, prospettiva sciagurata perché comporterebbe almeno un anno di attesa ulteriore! E i risparmiatori non possono aspettare.
L'emendamento di ieri invece ribadisce la validità dell'attuale norma e quindi toglie di mezzo tutte le critiche ed i sabotaggi (va detto con chiarezza anche se con rammarico e dispiacere personale) alimentati dal Coordinamento don Torta.

"Grazie all'emendamento il governo dovrà ora, entro il 31 ottobre, varare il decreto necessario a sbloccare il Fondo, che è già coperto attraverso la legge di bilancio 2018 del governo del Pd. Un decreto indispensabile, che va emanato al più presto perché tante famiglie lo aspettano", ha commentato il senatore del Pd Andrea Ferrazzi primo firmatario (a seguire pubblicheremo il video col suo intervento di ieri in Senato, ndr), ed ha precisato "Noi in commissione abbiamo proposto una proroga al 31 agosto per il decreto sblocca-fondo, il governo ha chiesto il 31 ottobre e abbiamo acconsentito per garantirci il voto degli altri gruppi. Adesso però vogliamo che si faccia presto, che non si perda altro tempo: dobbiamo mettere nelle tasche dei risparmiatori truffati subito i 100 milioni già stanziati, che certo andranno incrementati attraverso l'utilizzo dei fondi dormienti" come indicato dalla norma istitutiva e la cui capienza, al dicembre 2016, era di 1.428 milioni, importo al quale va aggiunto quanto introitato del MEF per il 2017, non inferiore a 500 milioni di euro.
E' disponibile da subito quasi la metà del fabbisogno stimato per risarcire, al 100% dei danno ingiusto, i risparmiatori traditi delle banche in LCA o risolte.
Purtroppo, come comunicato in precedenza, la fiducia della gente con ogni giorno di ritardo si trasforma di disperazione.
Dobbiamo tutti sentire l'impegno di fare in fretta, di dare in concreto inizio ai risarcimenti... una volta avviati si può aspettare ancora, ma con un concreta fiducia.
Quindi la mobilitazione continua: oggi martedì 7 giungo ci incontreremo in delegazione con il Presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti. Ricordo che il Consiglio ha approvato il 3 luglio scorso un odg che impegnava la Giunta ad attivarsi per la rapida attuazione del Fondo e l'avvio dei rimborsi. L'obiettivo è ringraziare la Regione per quello che ha fatto, ma di sollecitarla a fare costante pressione sui parlamentari veneti perché quanto prima sia pubblicato il Decreto. Ancora nelle settimane scorse due-tre tragiche morti sono state ricondotte dalla stampa al clima di disperazione per il vuoto lasciato dalle due popolari.
L'urgenza è anche connessa alle decine di migliaia di posizioni di fido con a garanzia le azioni azzerate, all'esame per il recupero delle due società: SGA e Banca Intesa Sanpaolo. E' già una tragedia essere segnalati all'elenco dei "cattivi pagatori", figurasi la tragedia di vedere impedita l'attività per la chiusura dei fidi o a rischio la casa.
Fare in fretta. Poi, se emergessero criticità nell'applicazione del Decreto, ampia disponibilità a lavorare tutti insieme per superarle, ma guai a ritrattare ancora. Il sabotaggio del coordinamento don Torta ha sulla coscienza il ritardo di questi mesi passati.
Godiamoci la buona notizia di ieri, con riserva di aggiornarci all'incontro di oggi salutiamo sempre con responsabile ottimismo.
Per il Coordinamento ANLA/Codacons/Senior Veneto

Avv. Franco Conte


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