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Shopping da Vip di Zonin e contratto segreto tra Governo e Intesa. Il Giornale di Vicenza è il Giornale dei Vincitori e il web "scopre" documenti scaricabili da Cerved. VicenzaPiù ... concreta: Baretta ha la nostra proposta

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 3 Luglio 2017 alle 23:12 | 0 commenti

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Per anni Il Giornale di Vicenza, quotidiano di Confindustria Vicenza, dove allignava Giuseppe Zigliotto fedele "servitore" in Cda del presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin, ha esaltato le imprese eroiche e i rendimenti sicuri delle azioni della BPVi anche quando segnali contrari, fin dal 13 agosto 2010 (cfr. "Vicenza. La città sbancata"), venivano colti e segnalati come warning non solo dai maggiori quotidiani nazionali ma anche dall'umile VicenzaPiù. Ma se allora il GdV pubbicava foto epiche, al limite della pubblicità, poco, occulta, come quella in copertina, ora il foglio di Luca Ancetti rincorre le copie e la fiducia perdute dei lettori pubblicando per primo (o giù di lì) la foto di Gianni Zonin in Via Montenapoleone, la strada dei Vip a Milano, a fare shopping con la moglie, dice il giornale riportando il biasimo del lettore causuale fotografo.

Zonin in Via MontenapoleoneGiusto o riprovevole che sia spendere soldi in un luogo in cui tutti ti possono notare mentre 118.000 suoi ex soci "fedeli" fanno la fame o di certo stanno peggio di come stessero prima di fidarsi di lui e dei suoi protettori del sistema bancario vi immagine il"vecchio" GdV pubblicare qualla foto che oggi sbatte addirittura sul suo web senza neanche provare a chiedersi se Zonin possa avere una valida giustificazione che buttiamo lì proprio noi che di certo il sistema Zonin non lo abbiamo mai nè supportato nè sopportato? L'ex presidente della BPVi è stato fotografato, lo si capisce dalla foto in cui campeggia l'insegna del negozio di abbigliamento Escada e per chi non fosse mai stato in quella via aiutano Google e Google Maps, di fronte a Corso Giacomo Matteotti 22, alla fine di Via Montenapoleone, il cui nome, però, fa tanto Vip. Vicino a quell'incrocio c'è Via Fatebenefratelli dove al civico 10 c'è lo studio Lambertini, quello del noto avvocato che tutela Gianni Zonin in ambito civilsitico.

Bravi ora i colleghi del GdV a non porsi domande se il viti-euro-coltore  fosse lì per le spesucce familairi o per necessità legali, una motivazione, quest'ultima, giusta in passato per non pubblicare la foto o per accompagnarla con la certezza che il "povero" ex presidente che tutto ha donato, ai figli, fosse lì per difendersi da quei cattivoni che prima hanno messo in crisi la "sua" banca e ora se la prendono con lui... ignaro di tutto quello che gli succedeva intorno.

Bravi, ma pensano i nostri colleghi di recuperare così la fiducia dei lettori come la banca ha pensato di recuperare con 9 euro la fiducia dei soci che ne avevano pagato fino a 62.50 per mettere le preziose azioni in musìna?

Pensano proprio questo o chi legge, ancora, quel giornale, magari per la storica rubrica dei morti naturalmente o di quelli stuprari e amamzzati, non tirerà la conclusione che "vinto" Zonin Il Giornale di Vicenza torna a essere quello che è sempre stato? Il Giornale dei Vincitori, quelli nuovi. Chiedetelo ora anche all'ex presidente, se vi capita di incrociarlo al... Pam, se è meglio avere un amico di tal fatta o un avversario sincero...

Ma la stampa, si sa, spesso rincorre i facili successi dimenticando, solo talvolta per carità, di scrivere la verità.

Capita così a colleghi di mezzi online locali, che una volta erano più abituati a lavorare di gomito sui fatti e sui documenti, ma che oggi, capitati per comprensibili necessità economiche in web magazine che fanno i botti non con le granate ma con i tric trac del Carnevale napoletano, di dare per verità scontata quanto leggono su un Fatto Quotidiano, il nostro giornale preferito ma ultimamente così preso da Boschi e Consip da trascurare altri fatti.

E, folgorati sempre e comunque dai collaboratori del Travaglio nazionale, spacciano, i nostri web nauti, per segreto l'accordo tra il Governo e Banca Intesa Sanpaolo e, udite udite, fanno lo scoop di pubblicarlo per intero, senza commentarne e spiegarne le 124 pagine accontentandosi di fare copia e incolla della sentenza "fattuale" di condanna che, sia chiaro, anche noi condividiamo.

Ora, detto che non si sa come possa essere segreto un documento scaricato dalla banca dati Cerved,noi ci siamo limitati a scaricarlo nel wek end, pagando, e a darlo, dopo averlo commentato noi stessi e aver fatto un'intervista al prof. Renato Ellero, a un esperto, il dr. Riccardo Federico Rocca, per valutarlo e farne un commento comprensibile ai nostri lettori.

È così che oggi abbiamo pubblicato a sua firma un suo articolo originale in cui, oltre a spiegare, Rocca ha fatto una proposta: "Liquidazione coatta amministrativa BPVi e Veneto Banca, la proposta: lo Stato destini 800 mln del "regalo" di 3.5 mld a Intesa ad aumento di capitale da trasferire alla LCA per i soci da ristorare".

E stasera il fiscalista ci ha informato che "la proposta è stata consegnata al sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta".

Foto di Zonin buoniste prima e maliziose oggi, oppure accordi segreti come quelli tra Renzi e Berlusconi o VicenzaPiù... concreta?

Scegliete voi.

A proposito, per non scomodarvi a cercarlo là dove i documenti del Cerved diventamo scoop, cliccate qui e ci sono le 124 pagine complete dell'accordo le cui clausole sono spesso ben poco... complete.


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