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Ignazio Visco non vigila sulle banche, ma sulla sua poltrona sì: le sue Considerazioni "non" finali

Di Giancarlo Marcotti Domenica 4 Giugno 2017 alle 09:20 | 0 commenti

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Non è un'impresa facile commentare le cosiddette "Considerazioni finali", ossia la Relazione annuale che il Governatore Ignazio Visco ha tenuto (nella foto) all'Assemblea di Bankitalia nella sede di via Nazionale. Visto quanto accaduto, e quanto sta accadendo al sistema bancario italiano, erano in molti ad attendersi un discorso di commiato, Visco, invece, ha avuto l'ardire di rilanciare una propria candidatura per rimanere seduto su quella poltrona anche per i prossimi sei anni. Ce ne vuole di coraggio! Dicevo che è difficile commentare il discorso di Visco perché si è trattato per la quasi totalità di insulse banalità, tolte le ovvietà rimaneva ben poco. E sì che di cose nell'ultimo anno ne sono successe, ma per il Governatore se non va tutto bene, siamo comunque sulla buona strada.

Tuttavia cerchiamo di commentare quelle poche idee espresse lasciando perdere il resto, e partiamo da una affermazione che fa immediatamente rizzare i capelli: "Il sistema bancario italiano non e' in crisi. La doppia recessione e' stata subita e non determinata".
Forse bisognerebbe ricordare al Governatore della Banca d'Italia che il terzo gruppo bancario italiano (Montepaschi Siena) non sappiamo a tutt'oggi, ultime rassicurazionia parte, che fine farà: è stato prima sospeso dalle quotazioni in Borsa annunciando che sarebbe stata una cosa di pochi giorni e dopo tre mesi è ancora scomparso da Piazza Affari. Ci sono due banche in Veneto, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, praticamente in stato comatoso. Matteo Renzi, poi, ci aveva detto che le quattro banche "salvate" dal suo governo, una volta risanate con soldi pubblici, sarebbero state rivendute ed i relativi proventi andati a beneficio degli investitori. Ebbene sapete tutti che quelle quattro banche sono state "vendute" (anzi sono state appioppate) ad altri Istituti per la stratosferica cifra di "1 euro"!
Insomma cosa doveva succedere ancora perché Visco si presentasse all'assemblea di Bankitalia dicendo "scusatemi tanto, tolgo il disturbo"?
Il Governatore invece sprona le banche a "riguadagnare la fiducia dei mercati per recuperare redditività" e quando parla di Npl (crediti deteriorati) non fa alcun accenno alla causa che li ha prodotti: forse per lui si sono "materializzati" dal nulla?
Visco rievoca anche per un attimo la cosiddetta Bad Bank, ed a questo proposito è venuto il momento di chiarire che la Bad Bank non è una specie di magia attraverso la quale, con una formula rituale tipo abracadabra... puff... i crediti deteriorati scompaiono, perché forse è bene ricordare che se scompaiono da una parte è perché compaiono da un'altra.
Scompaiono dai bilanci delle Banche (aziende private) e... ce li ritroviamo sul groppone noi.
E poi non dimentichiamo che se non disinneschiamo l'automatismo che fa produrre alle nostre Banche gli Npl (ossia l'euro) questi continueranno a riprodursi... peggio delle locuste del deserto.
Purtroppo però il nostro Governatore va in direzione contraria, e questa non è una novità, l'han messo lì proprio per questo. Egli infatti attribuisce le crisi bancarie al consolidamento di "posizioni di dominio" per cui si sfrutta "la propria intoccabilità per abusi e favoritismi". Forse si riferiva a tal Gianni Zonin?
Ma allora Visco è bene che si faccia vedere da qualche neurologo, comincia infatti ad avere problemi di memoria, non sono passati infatti molti anni da quando Gianni Zonin era ricevuto con tutti gli onori a Palazzo Koch, anzi veniva invitato, proprio per aiutare Bankitalia, a risolvere problemi scottanti.
Non era stato infatti sollecitato ad acquistare Banca Etruria? E lui, il viticultore, aveva anche ottemperato alle pressioni lanciando un'Opa a 1 euro per azione! Per fortuna che dall'altra parte ha trovato degli allocchi ancora peggiori di lui che hanno rifiutato l‘offerta...! E la sua BPVi non era stata pressantemente indicata come banca di "elevato standing" a cui far aggregare Veneto Banca, Carife e Banca Marche (le altre due delle quattro banche risolte, salvate e vendute a 1 euro) con gli effetti che sono davanti agli occhi di tutti e nelle tasche, strappate, di centinaia di migliaia di risparmiatori soci che delle Vigilanza di Bankitalia si fidavano?
Caro Ignazio Visco, era soltanto il 29 maggio del 2014, tre anni fa, e lei già da tre anni sedeva sulla poltrona più prestigiosa di palazzo Koch, forse lo ha dimenticato?
Non si ricorda tutte queste cose?
Evidentemente no, e sembra non se le ricordino neppure molti dei giornali nazionali che hanno titolato benevolmente nei confronti del Governatore: un plauso che si è accompagnato a quello dell'ospite d'onore alla Relazione annuale di Bankitalia, il predecessore di Visco, Mario Draghi...


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