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Il cane Zeus sa far di conto e Gianni Zonin no? Decine di migliaia di vicentini truffati sentono un guaito: per i suoi soldi sì, fulmini e saette!

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Lunedi 8 Gennaio 2018 alle 17:16 | 0 commenti

"Che un cane, Zeus, sappia far si conto e Gianni Zonin no è inconcepibile!": è così che ci dice chi ha visto in anteprima questo video con Zeus che a "3+1 quanto fa?" fa corrispondere 4 abbaiate, alla domanda "e 5-2?" risponde abbaiando 3 volte e al quesito "2+2" non esita col suo linguaggio, sicuro, a dire 4! Ma, sarebbe da osservare a chi si stupisce della capacità di far di conto che Zeus avrebbe e Zonin no, il re di Gambellara i conti li ha fatti sballare a 118.000 e passa soci fiduciosi (creduloni?) nella Banca Popolare di Vicenza ma i suoi, in cantina, li ha fatti con la precisione dell'etilometro e, in banca, di soldi ne ha saputi contare a bizzeffe con precisione mensile, annuale e per 20 anni.

Se si escludono i 16 da membro del cda e se si attualizza il milione di euro percepito nell'ultimo suo anno dei 20 di mandato da presidente, dal 1996 in poi, ebbene di sicuro il "cavaliere" (se nessuno gli toglie il titolo come fu fatto con Berlusconi non è che è più potente di lui?) ha imparato a contare fino a 20 milioni, euro più euro meno, con inflazione galoppante o da rispetto delle norme UE...

E questi 20 milioni di euro, senza contare affidamenti e vantaggi collaterali, dal semplice prestigio personale al potere accumulato e gestito con i suoi sodali, politici e (im)prenditori, Gianni Zonin li ha incassati per non sapere nulla, lo giura, e per non aver deciso nulla, lo rigiura, nella banca in cui si identificava e tutti lo identificavano.

Legge giudiziaria a parte, un minimo senso di rispetto per gli altri dovrebbe portarlo a rendere questi soldi almeno, visto che li ha avuti per nulla così come altre decine di milioni avrebbero percepito in cambio di nulla, se non del disastro finale, decine di membri dei suoi cda per votare solo si nei consigli da lui presieduti, decine di sindaci e revisori dei conti che hanno "sindacato" e hanno "rivisto"sui conti presenttai, per non parlare del consulente che, a comando, stabiliva il valore della azioni...

Nulla hanno dato, in termini di serietà e controlli, loro con Gianni Zonin in primis, tutto hanno tolto a decione di migliaia di soci azzerati e di obbligazionisti mandati in malora.

Pensate che allora debbano almeno restituire quel centinaio di milioni che hanno incassato per coltivare come valori cecità e mutismo? Ci contate?

Lo abbiamo chiesto a Zeus. Ci ha risposto con un lungo e lancinante guaito, mentre il dio greco lancerebbe fulmini e saette.

Leggi tutti gli articoli su: Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, cane, Zeus

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