Luigi Ugone di "Noi che credevamo nella BPVi" incontra senatori vicentini di PD, Lega Nord, M5S e Fare: allo studio emendamento al decreto su BPVi e Veneto Banca in LCA con 4 mld per i soci truffati! Il video completo
Venerdi 27 Ottobre 2017 alle 22:32 | 0 commenti
Oggi si è svolta, come da noi già scritto in "diretta" , la riunione ell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi" e in Veneto Banca per parlare dell'emendamento che si vuole venga proposto nell'ambito della legge di stabilità a favore di tutti i risparmiatori coinvolti nel crac delle due banche Venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. I senatori convenuti (i vicentini Giorgio Santini e Rosanna Filippin del Pd, Enrico Cappelletti del M5S, Erika Stefani della Lega Nord e la bellunese Raffaela Bellot di Fare) lavoreranno a delle proposte di concerto che riporteranno venerdì 3 novembre alle 13 in un nuovo incontro già concordato presso la sede dell'associazione. Qui pubblichiamo il video integrale degli interventi e di seguito il trsto dell'emendamento proposto e su cui i senatori faranno le loro riflessioni.
Al comma 1 dell'articolo 2 del decreto legge 25 Giugno 2017, n. 99, recante “Disposizioni urgenti per assicurare la parità di trattamento dei creditori nel contesto di una ricapitalizzazione precauzionale nel settore creditizio nonchè per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza Spa e di Veneto Banca spaâ€, convertito con modificazioni con l.121 del 31.07.2017, convertito con modificazioni dalla legge 31.07.2017 n.21, è aggiunta, dopo la lettera c), la seguente lettera:
“e) dispone, entro 150 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto ministeriale che dispone la liquidazione coatta amministrativa, l’erogazione a favore di ciascun soggetto sottoposto a liquidazione coatta amministrativa dell’ammontare massimo di 2000 milioni di Euro, da utilizzarsi entro i sei mesi successivi per il soddisfacimento, in tutto o in parte e proporzionalmente, dei crediti risarcitori di azionisti e obbligazionisti subordinati che abbiano presentato istanza di ammissione al passivo. Il Ministero acquisisce un credito nei confronti del soggetto sottoposto a liquidazione coatta amministrativa per il rimborso. Il credito derivante dall’erogazione di cui al presente comma è pagato dal soggetto sottoposto alla liquidazione coatta amministrativa dopo i crediti indicati all’art. 4, comma 1, lettera a) punto i, ai crediti a questo equiparati e ai crediti prededucibili previsti dal presente decreto."
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