Insinuazione al passivo di BPVi in LCA: come fare lo ha detto "Noi che credevamo nella BPVi": E domani tocca all'azione annunciata contro Bankitalia e Consob
Mercoledi 20 Settembre 2017 alle 22:08 | 0 commenti
Sabato 16 settembre si è svolta una gremitissima assemblea generale che l'associazione "Noi che credevamo nella BPVi" aveva convocato presso il palasport di Via Cavalieri di Vittorio Veneto a Vicenza per dare informazioni sullo stato dell'arte della vicenda dopo il flop delle due banche venete che ha coinvolto duecentomila e passa risparmiatori soci. Abbiamo seguito in diretta l'evento e poi abbiamo pubblicato qui il video completo. Oggi vi proponiamo l'utile stralcio delle oltre 4 ore di assemblea di sabato che riguarda le modalità dell'insinuazione al passivo della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) in Liquidazione coatta amministrativa (LCA).
È un'azione indispensabile, come ha spiegato l'avv. Andrea Filippini, per affermare i propri diritti anche se lunghissimi saranno i tempi della procedura e scarse le possibilità reali di recupero dei propri soldi
Domani vi proporremo, invece, l'ìntervista realizzata oggi, visto che la parte relativa del video non è "comprensibile" per motivi tecnici del service, con Luigi Ugone, presidente dell'associazione, e con l'avvocato Francesco Ternullo su quella che è stata la svolta nella strategia del conducator dei soci "incazzati": la chiamata in causa di Banca d'Italia e Consob in primis, oltre alla società di revisione KPMG.
La chiamata in causa per danni degli organi di controllo, che non hanno adeguatamente controllato, non solo secondo l'avvocato Ternullo, verrà portata avanti a tutela di gruppi di soci con profili simili delle problematiche affrontate e, anche a modesto parere nostro, potrà avere effetti ben più consistenti di quelli del riparto dell'attivo che le due ex banche in LCA si troveranno in cassa dopo operazioni di recupero dei propri crediti che si annunciano complesse, lunghe e dall'esito oltre che dall'ammontare incerto.
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