Ipotesi di conciliazioni con i vecchi soci BPVi travolti dal Vajont del risparmio: Codacons scrive a [email protected]
Mercoledi 26 Ottobre 2016 alle 13:06 | 0 commenti
Ecco altre informazioni utili ai soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza che ci possono scrivere per chiarimenti e consigli a cui risponderemo direttamente o pubblicando qui, sul nostro quotidiano web www.vicenzapiu.com, le risposte per i casi più generali e di interesse comune e mantenendo, se richiesto, un totale anonimato. Ecco, quindi, le informazioni odierne curate oggi da Codacons Veneto
1) Ipotesi di conciliazioni con i vecchi soci. I tavoli dovrebbero essere attivati a settimane! La soluzione potrebbe tradursi in un'offerta secca di risarcimento, più articolata e attenta per le fasce più deboli dei soci, tra dimensione dell'investimento e condizioni sociali. L'obiettivo generale sarebbe di costruire una proposta, che permetta di ridurre la perdita sulle azioni a livelli inferiori di quelli patiti dagli azionisti delle grandi banche quotate nell'ultimo anno.
«Sarà il massimo che si può fare, un intervento che nessuno ha mai fatto», ha detto la Banca. Restano i dettagli, il lavoro di cesello per trovare un equilibrio tra le esigenze opposte di rifondere il maggior numero di soci, ma con cifre che siano significative, non andando oltre quanto già stanziato. Il Cda ha parlato di «un'offerta ai soci, non solo a chi ha avanzato reclami».
2) Nei giorni scorsi è stata avanzata anche l'ipotesi di un trattamento particolare per i 34 mila soci della BPVi che negli aumenti di capitale 2013-2014 hanno acquistato pacchetti di 100 azioni. Si ipotizzava un ristoro intorno al 15-20% ...
3) Resta aperto il problema se far passare le conciliazioni solo attraverso le associazioni dei consumatori o anche gli avvocati.
4) Per i casi socialmente difficili, di concerto con la Regione per l'incrocio dei dati sanitari ed Isee, Vicenza mette in campo la gestione di 2 milioni mentre Montebellana intende destinare i ricavato della vendita degli oggetti di lusso-spreco (aereo in primis!)
Adempiuto al dovere di informativa ecco il mio parere.
Ai piani alti della Politica (Governo, Parlamentari... Governatori di Regione e consiglieri regionali) e dei nuovi vertici delle due popolari non hanno ancora chiara la reale situazione di quello che è stato un Vajont del risparmio. Un'organizzazione a delinquere ha bruciato i risparmi e la sicurezza per gestire emergenze di salute o economiche di decine di migliaia di famiglie... non solo di singoli risparmiatori.
In linea di massima ci ritengono degli sfigati che hanno sbagliato l'investimento e pace all'anima nostra, mentre i problemi veri sarebbero salvare l'occupazione e le due banche....dei risparmiatori fanno circolare delle ipotesi che sono miserevoli, aumentano lo sconforto e spingono a mollare o ad accontentarsi.
Non vogliono capire che non chiediamo l'attenzione della Caritas, vogliamo giustizia, vogliamo il risarcimento del danno arrecato dalle due banche che, per la grande truffa, hanno avuto complicità importanti (per questo esigiamo la Commissione d'Inchiesta). Se il Premier Renzi vuole cambiare il Paese non può perdere l'occasione di fare piazza pulita dei burattinai che hanno tirato le fila di questa tragedia.
Per questo continuiamo nelle iniziative di mobilittazione:
A) come comunicato venerdì 21 u.s., abbiamo consegnato una lettera con 5 punti all'on.le Ettore Rosato Presidente del Gruppo alla Camera dei deputati del PD presente a Mestre per illustrare le ragioni del Sì al referendum. La nostra delegazione numerosa ed efficace ha colpito. Abbiamo consegnato i due libri sulla materia: quello di Maurizio Crema "Le banche rotte" e "Vicenza città sbancata" di Giovanni Coviello di VicenzaPiù. I libri sono interessanti e se non li trovate potete richiederli, vi daremo indicazioni.
Il risultato ci è parso positivo, a conferma che, senza toni polemici, ma determinati e documentati abbiamo avuto un sincera attenzione.
B) lunedì 31 ottobre Giornata mondiale del Risparmio (ricorrenza trascurata!) porteremo all'attenzione dei sindaci e dei parlamentari la Carta del Risparmio ed il dossier che ricapitola la situazione (con tabelle e grafici). Sono dati dolorosi: il 55% delle vittime sono oltre i 60 anni e il 60% delle vittime sono coinvolti come gruppo familiare.
avv. Franco Conte
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