Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti, Economia&Aziende

La morte di Marchionne: un po' di contegno nell'esaltarne la figura

Di Giorgio Langella Mercoledi 25 Luglio 2018 alle 17:05 | 1 commenti

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Leggo il titolo, simile a tanti altri, di Repubblica.it "E' morto Sergio Marchionne, l'uomo che salvò l'auto italiana" e mi viene da pensare che sarebbe giusto e doveroso riconoscere che sono stati i lavoratori della Fiat con i loro sacrifici, la perdita di diritti, i ritmi di lavoro sempre maggiori, i licenziamenti che hanno dovuto subire grazie al "metodo Marchionne" sostenuto da governi compiacenti a "salvare" la Fiat. Un'azienda che è stata trasferita all'estero, che ha avuto aiuti e incentivi statali di ogni genere.

Quindi, credo che sia opportuno un po' di contegno nell'esaltazione di un dirigente di altissimo livello che, purtroppo, è deceduto (e va dato atto a lui e alla sua famiglia della discrezione mantenuta in una situazione drammatica), ma che era anche un avversario.

Ccertamente, però, non mediocre come, ahimè, sono tantissimi dirigenti e padroni d'impresa.

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Commenti

Inviato Mercoledi 25 Luglio 2018 alle 18:08

Certamente dai kompagni Marchionne non ha avuto grandi aiuti!
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