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La Spagna cresce del 3.1% e Rajoy spinge ACS a lanciare una contro OPA per evitare cha Atlantia by Benetton acquisti Abertis

Di Redazione Economica VicenzaPiù Giovedi 24 Agosto 2017 alle 22:38 | 0 commenti

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Mentre l'istituto di statistica Ine annuncia che il Pil spagnolo nel secondo trimestre ha confermato le stime preliminari di un +0,9% rispetto al trimestre precedente, che aveva segnato un +0,8%, una crescita, quindi, modesta ma che "fissa" un +3,1% rispetto al secondo quarto del 2016, la Spagna di certo non sta con le mani in mano nel "difendere" le aziende iberiche da tentativi italiani di acquisizione replicando, sia pure in parte, quanto sta facendo la Francia dove Macron vuole evitare che la transalpina STX cada in mano dell'italiana Fincantieri.

Il governo Rajoy, infatti, spinge perché il gruppo infrastrutturale nazionale Acs provi a replicare alla Opa della veneta Atlantia, che fa capo alla famiglia Benetton e che è colosso mondiale nel settore delle autostrade a pedaggio, tra cui Autostrade per l'Italia, per lasciare in mani spagnole Abertis, considerato dagli spagnoli un asset strategico del settore.

Il gruppo infrastrutturale spagnolo Acs scalda i motori per la contro-Opa su Abertis. Lo scrive il sito web El Confidencial Digital. Il gruppo di Florentino Peres, presidente del Real Madrid, sarebbe pronto ad offrire 17 euro per azione, piu' dei 16,5 euro per azioni messi sul piatto da Atlantia, per una valutazione di Abertis pari a 17 miliardi di euro (piu' 15 miliardi con l'accollo del debito). L'offerta, secondo il sito web, potrebbe essere ufficializzata nel giro di due o tre settimane.
Acs, secondo El Confidential Digital, punta a coinvolgere i fondi di investimento internazionali che, tuttavia, non sarebbero interessati a investire in un settore ciclico come quello delle costruzioni ma vorrebbero entrare nel business delle autostrade a pedaggio. Secondo il sito web, il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy sarebbe coinvolto nei colloqui con i fondi per aiutare Acs a raccogliere risorse per l'operazione e mantenere cosi' in mani spagnole un asset ritenuto strategico come quello delle autostrade a pedaggio.

Le ipotesi spagnole della volonta' di Acs di non mollare la presa su Abertis non provocano per il momento scosse sul titolo Atlantia, la holding che ha promosso sul gruppo infrastrutturale iberico una offerta pubblica da 16,5 euro per azione o, in alternativa, uno scambio azionario (0,697 Atlantia per ogni Abertis). Alla Borsa di Madrid invece le quotazioni di Abertis tornano a salire (+0,5%) a 16,84 euro dopo alcune sedute sottotono. L'attenzione delle ultime settimane e' tutta per le mosse del gruppo delle costruzioni guidato da Florentino Perez: nonostante le notizie di qualche giorno che davano per quasi archiviato il progetto di una offerta alternativa a quella di Atlantia infatti, Acs - secondo El Confidencial Digital - sarebbe decisa ad andare avanti sul dossier e a mettere sul piatto 17 euro in contanti per Abertis assegnando quindi al gruppo una valutazione di 17 miliardi oltre all'accollo di 15 miliardi di debito. L'offerta, secondo la stessa fonte, potrebbe essere concretizzata entro 2-3 settimane e avrebbe il gradimento del governo spagnolo: resta invece freddo il supporto dei fondi di investimento internazionali che sono stati chiamati da Perez a impegnarsi nell'acquisizione di Abertis. Gia' nei giorni scorsi e' emerso che gli investitori istituzionali non condividevano la struttura di una operazione basata sul coinvolgimento di Hochtief, controllata tedesca di Acs.

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