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"Nuove Acque": il percorso del "matrimonio" tra Acque Vicentine e Avs per un risparmio di 7,3 milioni di euro: in ottobre 2017 l'atto di fusione

Di Edoardo Andrein Venerdi 16 Dicembre 2016 alle 18:32 | 0 commenti

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A pochi giorni dal Natale, lunedì 19 dicembre 2016, inizierà il percorso sulla via Vicenza - Schio, e viceversa, della fusione per incorporazione tra Acque Vicentine e Alto Vicentino Servizi che farà nascere una società unica dell'acqua che coprirà 69 Comuni e 550 mila abitanti. Due società virtuose che hanno chiuso il bilancio 2015 con un fatturato di 40 milioni per Avi e 33 milioni per Avs. Il “regalo” natalizio è descritto nel documento di progetto per lo studio di fattibilità che sarà presentato lunedì ai Comuni soci, seguendo le linee guida arrivate anche dal decreto Sblocca Italia e da quello Madia che spingono alla razionalizzazione del settore idrico, secondo dinamiche industriali attualmente già in atto per altre realtà italiane come il Gruppo Hera e Acea.

Allo stato attuale in Veneto sono presenti 16 operatori nei 9 ATO, Ambito Territoriale Ottimale, individuati dalla Regione. Nel documento di progetto sono definite tre aree che evidenziano i dati positivi delle due aziende: quella economico-finanziaria, l'altre del personale e l'area tecnico-operativa.

L'operazione di aggregazione tra le due aziende genererà sinergie crescenti dallo 0,4% al 3,6%, liberando risorse per complessivi 7,3 milioni di euro nel periodo 2017-2022.

Nella nuova società denominata “Nuove Acque” la ripartizione delle quote dovrebbe vedere Acque Vicentine in maggioranza con una percentuale tra il 59 e il 63% e Avs, in corrispondenza, tra il 41 e il 37%. Il range che potrebbe essere più ridotto con un possibile adeguamento tariffario di Avs a quello di Avi che andrebbe al 51 - 56% con l'Avs al 49 - 44%.

Il nuovo soggetto su scala provinciale punta ad essere il riferimento all'interno del proprio ATO, oltre che a mantenere e incrementare l'attuale modello di servizio per i cittadini. Inoltre vuole garantire una vicinanza al territorio di riferimento e uno stretto collegamento con gli enti pubblici territoriali, anche in coerenza con gli esiti referendari, e realizzare un ambizioso piano di investimenti di lungo periodo con una particolare attenzione alle tariffe. “Nuove Acque”, infatti, si prefigge di conseguire sinergie operative e industriali in grado di liberare risorse per maggiori investimenti, contenere le tariffe o fornire servizi aggiuntivi.

L'attuale presenza di Avi e Avs sul territorio potrà essere confermata anche in seguito all'operazione di aggregazione, con una nuova sede aziendale e confermando l'attuale assetto di presidi operativi e di sportelli che oggi non evidenziano ridondanze o sovrapposizioni.

Le prossime tappe in calendario nel 2017 per l'operazione di aggregazione inizieranno intorno al 31 marzo 2017, quando ci sarà l'approvazione dei bilanci 2016 delle due società, poi a fine aprile è prevista la predisposizione del progetto di fusione con la presentazione in Assemblea di Coordinamento. Il 19 maggio, invece, i cda di Avi e Avs dovranno approvare il progetto di fusione presso le sedi delle società e il 16 giugno è prevista la redazione da parte dell'esperto nominato dal tribunale della relazione sul rapporto di cambio. Dopo l'approvazione dei Consigli comunali degli enti soci il 31 luglio ci saranno le Assemblee straordinarie di Avi e Avs per l'approvazione del progetto. Infine il 20 ottobre 2017 dovrebbe avvenire la redazione e sottoscrizione dell'atto di fusione e il deposito presso il registro delle imprese.


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