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Pasticcio cinese al Milan, lo sponsor Renzo Rosso assicurava: "con mister Li grande squadra". E c'è di mezzo anche Paolo Scaroni

Di Edoardo Andrein Mercoledi 6 Giugno 2018 alle 18:25 | 0 commenti

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L’ombra del riciclaggio incombe sempre di più sul Milan. L'inchiesta della trasmissione Report andata in onda lunedì in seconda serata su RaiTre dal titolo "Le scatole del cinese", ha tentato di fare luce sulla provenienza dei soldi della proprietà cinese che fa capo a mister Li che due anni fa ha acquistato la società rossonera da Silvio Berlusconi. Ma il quadro che ne è uscito è inquietante.

Lo schema finanziario del Milan svela un intreccio di paradisi fiscali, con sede nelle British Virgin Island, che riconducono a due finanzieri napoletani, Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione, il cui socio è anche Giuseppe Cipriani, compagno di Nicole Minetti, divenuta celebre nel processo sui bunga bunga di Berlusconi. Ma i legami con la vecchia proprietà portati alla luce da Report riguardano anche Adriano Galliani con la finanziaria Sopaf e il manager vicentino Paolo Scaroni, membro del consiglio di amministrazione della società rossonera, che dal '97 al '99 fu presidente del Vicenza di Guidolin, quello che arrivò in semifinale di Coppa della Coppe. Scaroni è anche vicepresidente di Rothschild, banca d'affari con sede a Londra, alla quale si è appoggiata tramite il fondo Elliot proprio la nuova proprietà cinese nella scalata al Milan.

Cinesi sui quali aveva messo una mano sul fuoco il neo proprietario del Vicenza Calcio, Renzo Rosso, che con il marchio Diesel è sponsor del Milan dal 2016:

“Ho conosciuto la proprietà cinese – dichiarava Rosso all'epoca dell'acquisto - noi italiani siamo veramente abituati sempre a parlare, parlare, parlare. Ma io penso che il Milan potrà diventare una grandissima squadra”.

E aggiungeva sul nuovo Milan:

“Io non ho perplessità, penso che la nostra scelta sia stata una scelta bella, studiata. È partita con Barbara Berlusconi; lei cercava qualcuno per fare lo sparring partner, noi abbiamo detto “Sì, se ci date la possibilità di fare dell'innovazione”. Quindi siamo partiti sull'innovazione, sapevamo che stavano per arrivare i nuovi partner. Con i nuovi partner abbiamo instaurato un bellissimo dialogo”.

Ora sarebbe interessante sapere la posizione dei due “vicentini del Milan” dopo i recenti sviluppi, che oltretutto hanno portato i rossoneri a finire sotto i riflettori dell'UEFA con un'indagine aperta da mesi sui conti.

Una risposta chiara, non “in cinese”.

 

(guarda qui la puntata di Report)


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