Piano di sviluppo rurale. Cristina Guarda (AMP): "metodo antico che non investe su giovani ed innovazione"
Giovedi 5 Ottobre 2017 alle 22:33 | 0 commenti
"Quello del Piano di Sviluppo Rurale è un metodo antico che incentiva i contributi a pioggia senza portare un beneficio concreto alle aziende agricole. Gli aiuti per le aziende agricole ed i giovani hanno infatti privilegiato in modo generico l'acquisto di macchinari ed attrezzature ma non hanno riguardato quegli investimenti strutturali ed innovativi necessari alle aziende per crescere e sostenere le sfide di mercato. Sfide che si possono vincere solo incrementando la redditività e assicurando lo sviluppo continuo delle attività oltre che il mantenimento dei posti di lavoro".
Il giudizio è della consigliera regionale Cristina Guarda (AMP).
"Malgrado le risorse a disposizione siano significative, la Regione ha preferito spostare 15 milioni di euro di contributi a fondo perduto soprattutto in direzione dei sostegni all'accesso al credito. Si incentivano insomma le aziende ad indebitarsi e ad assumere ulteriori oneri finanziari, favorendo indirettamente le situazioni più problematiche dal futuro incerto. Il PSR - conclude Guarda - non deve disperdere la propria capacità diretta di incentivo convogliandola in strumenti che tendono a scoraggiare la propensione agli investimenti produttivi".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.