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Renato Bertelle ha riunito finalmente la sua Associazione Nazionale Azionisti BPVi: in 100 gli regalano una nuova presidenza. A caccia di clienti, non contro "mass...ria" Bankitalia?

Di Pietro Cotròn Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 10:35 | 0 commenti

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Sabato 4 febbraio, negata la Fiera agli "eretici" della Associazione "Noi che credevamo nella BPVi", il palasport privato vicentino di Via Cavalieri di Vittorio Veneto pieno in ogni ordine dei sui 1100 posti (più quelli in piedi), un palco fatto di semplici poltroncine con i rappresentanti della politica, rigorosamente con la "p" minuscola, in primis il "quattropoltrone" Achille Variati, cieca, muta e spesso anche complice del sistema che ruotava intorno a Gianni Zonin, faceva capire cosa fosse una vera associazione di soci della vecchia BPVi e come fosse possibile riunirle intorno un altro vero gruppo di risparmiatori in cerca del maltolto, il Coordinamento Banche di Don Enrico Torta. Alla stessa, identica ora presso l'Auditorium del centro parrocchiale S. Gaetano a Malo, la cui capienza massima è di 226 posti, si celebrava finalmente, e dopo le nostre ripetute denunce di inesistenza, di fatto, un'altra assemblea.

Quella della "Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare Di Vicenza" , così la chiama pomposamente il suo fondatore nonchè... avvocato, Renato Bertelle, assurto ogli onori delle cronache per il famoso flop del convegno burla del 26 novembre 2016 firmato dalla sua regia "occulta" e "accolto" come "purificatore" virtuale dei suoi "peccati" di omissione dal nostro homo politicus per eccellenza, quello che pensa che tutti gli errori possano essere... variati in successi solo grazie a parole vuote di fatti.

Dopo una grama e virtuale esistenza, fatta di un consiglio direttivo di 7 membri di cui 5 dimissionari in rapida successione e di nessuna adunanza, impegnato come era il suo presidente a raccogliere mandati di clienti (così R. B. chiamava i suoi associati) e a pontificare su cosa fare e cosa non fare a tutela di associati sempre più inca...ti, l'assemblea, però, si è svolta finalmente e sia pure con un ordine del giorno da Totò della legge: la discussione sulle decisioni operative precedeva quella sull'eventuale prosecuzione da accanimento terapeutico della vita vegetativa dell'Associazione... nazionale e sul reintegro di un consiglio direttivo vuoto.

C'erano in quell'auditorium  da 226 posti ben 100 - 120 presenti (per essere nazionale l'associazione non è male...) e, pur tra varie peripezie, visto l'accesso permesso a tutti, i pochi, presenti, di cui non si controllava l'appartenza o meno all'associazione eprchè deliberasse legalemente, ma interdetto ai pochissimi noto che potessero raccontarne lo svolgimento, siamo ora in grado di ricostruire  una cronaca dell'evento, nazionale, da 100 presenti rispetto a quello, locale, con più di 1.000 partecipanti oltre alle migliaia che l'hanno seguito prima in diretta streaming su VicenzaPiu.tv e poi lo hanno scaricato continuamente (ancora oggi lo fanno) dal nostro canale su Youtube.

Ecco la croanca, che ci siamo presi la briga di ricostruire regalando ancora una "gratuita" visibilità al "povero" Bertelle, che con le azioni BPVi ci ha guadagnato prima direttamente, comprandole e vendendole per tempo, e ora ergendosi a difensore (se nelle aule a pagamento o nelle assemblee volontarie lo decida chi a lui si affida oltre ad Achille Variati, che si fida sempre di molti, poi scaricandoli) dei soci rimasti col cerino in mano salvo l'offerta di 9 euro ora finalmente arrivata e non certo per le pressioni delle vuote assemblee nazionali...

In differita dall'Auditorium del centro parrocchiale S. Gaetano a Malo 

Erano presenti poco più di un centinaio di persone, ma non è stata effettuato alcun controllo o identificazione all'ingresso per stabilire se i presenti fossero o meno soci dell'Associazione.
L'assemblea è stata condotta dal Presidente avv. Bertelle e dal Consigliere dott. Zerbato.
Una persona ha stilato un verbale non ancora pervento agli associati.
Il Presidente ha aperto i lavori informando l'assemblea che erano presenti alcune persone non socie ma comunque interessate agli argomenti trattati, invitando queste persone ad uscire al momento delle votazioni.
È stata inizialmente illustrata l'offerta transattiva di BPVI, senza consigliare se aderire o meno.
A seguire sono state illustrate le iniziative e gli incontri tenutisi presso la procura con i due PM che seguono l'inchiesta.
La richiesta di avocazione a Venezia pare sia stata respinta.
Più volte richiesto di un parere se si dovesse continuare sulla strada del penale, il Presidente ha detto che porterà avanti le denunce che ha già presentato, ma che non attaccherà più Banca d'Italia dato che questi attacchi non sono graditi ad una consorteria che ha nominato solo con alcune lettere come MAS....A (Massoneria?).
Si è inoltre reso disponibile a presentare gratuitamente per i soci il ricorso presso l'Arbitro Bancario Finanziario (il ricorso è qui illustrato e costa 20 euro di diritti... se non ci si avvale di un costoso legale, ndr).
Terminata la parte "pubblica" è stato illustrato il bilancio (non disponibile al momento copia) risultante in attivo di oltre 2 mila euro (spese solo per acquisto materiale, telefoni, volantini, spese notarili e simili).
Il bilancio è stato approvato all'unanimità.
Si è poi votato (quasi all'unanimità) per il mantenimento in vita della Associazione e per il trasferimento della sede legale presso lo studio del presidente.
Si è inoltre votato per NON chiedere ulteriori quote associative salvo quella di ingresso (10 euro) per i nuovi soci.
A seguire è stata richiesta la disponibilità dei presenti per surrogare i consiglieri dimissionari e per confermare gli attuali.

Sono stati fatti alcuni commenti non propriamente felici per spiegare come mai ci sono state le dimissioni, a volte il presidente sembrava volersi "incartare" da solo.
Comunque sono stati individuate delle persone (i nomi non sono ancora disponibili) per coprire le cariche mancanti e previste da statuto (consiglieri e probiviri).
Alle 13 la riunione si è sciolta.

Impressioni di chi ci ha relazionato: "volendo ci sarebbe molto materiale per sconfessare il Bertelle, ma a questo punto non credo ne valga la pena. L'associazione non ha i numeri per contare qualcosa ed al momento serve solo per garantire un titolo di Presidente all'avv. Bertelle e per partecipare a qualche incontro con la dirigenza della banca, incontri al momento inutili dato che le decisioni vere vengono prese altrove e da altre figure. L'unica ratio del rimanere in vita dell'associazione (fare informazione per i soci) risulta al momento superata, dato che ora ci sono molti altri canali consolidati dai quali i soci possono attingere informazioni, e chi gestisce l'associazione non è purtroppo in grado di gestire i moderni sistemi di comunicazione digitale. Il mancato controllo degli accessi e dei nominativi dei presenti (se avessero titolo e se fossero soci) sarebbe già sufficiente per fare contestazioni.
Ho fatto richiedere copia del verbale da cui potremo vedere chi sono le persone inserite nel consiglio (la maggior parte credo siano "persone di fiducia" di Bertelle).
Nonostante suggerimenti contrario in merito, il presidente ha comunque voluto parlare della parte "legale" che sta seguendo a livello professionale (procura & avocazione a Venezia), giustificandolo col fatto che erano comunque argomenti di interesse per i soci.
Personalmente ritenimo che la funzione dell'associazione si sia chiusa con l'assemblea del 5 marzo 2016, e non credo che parteciperemo ad ulteriori iniziative da essa promosse".


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