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Sciopero dipendenti A4 Holding, Martini e Esposito di Fillea Cgil: "C'è dell'altro, vogliono vendere. E i sindaci di Vicenza e Verona non si occupino solo di taglio di nastri"

Di Sara Todisco Mercoledi 5 Ottobre 2016 alle 22:03 | 0 commenti

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In merito allo sciopero che si è tenuto oggi, 5 ottobre, degli edili Fillea, Filca e Feneal (categorie delle costruzioni edili di Cgil Cisl Uil) e dei dipendenti di Serenissima costruzioni, A4 Holding, la società che ha in concessione la gestione delle autostrade Brescia-Padova e Valdastico A4 (da settembre assorbita dalla società spagnola Albertis) abbiamo ascoltato le opinioni dei sindacalisti Massimo Esposito e Riccardo Martin di Fillea Cgil. Quest’ultimo ci ha raccontato quanto avvenuto ieri, 4 ottobre, presso la sede della Regione Veneto all’incontro tra l’azienda, i dipendenti e i sindacati al fine di salvare i 44 dipendenti dai licenziamenti imminenti. “Abbiamo trovato un’azienda rigida nella sua posizione, ovvero non retrocedere sui licenziamenti” dichiara Martin.

“Anche la Regione aveva dato credito alla nostra proposta di una cassa integrazione straordinaria, che sarebbe potuta durare dai 6 ai 12 mesi. Ma l’azienda, con incredibile arroganza” denuncia il sindacalista “è stata irremovibile nel voler mettere in mobilità e quindi licenziare i 44 dipendenti. Ci hanno anche proposto una somma pari a due mensilità, inaccettabile. Dopo tre ore di trattativa ci siamo alzati e ce ne siamo andati”.

È stato, quindi, indetto lo sciopero di questa mattina, continua a raccontare Martin, ed è in programma una riunione lunedì mattina tra i sindacati e i dipendenti. Non è la prima volta che l’azienda arriva alla mobilità in quest’anno ma fino ad ora era legata alla Valdastico Sud, in quanto i dipendenti che collaboravano avevano un contratto a cantiere e inevitabilmente a fine lavoro sarebbe sopraggiunto il licenziamento. Ma in questo caso si tratta di una mobilità, spiega il sindacalista, che coinvolge tutta l’azienda, i lavoratori della sede.

“Per cosa? Per una ristrutturazione? C’è dietro un altro progetto. Albertis nel mondo non si occupa di strade ed edilizia, ma di concessioni. Probabilmente la vorranno vendere. Ma dovevano dirlo subito”. E a quanto dichiara il sindacalista l’ipotesi non è nemmeno stata scartata dal tutto al tavolo in Regione in quanto l’azienda non ha negato, anzi l’ha definita “una delle possibilità”.

L'altro sindacalista Fillea, Massimo Esposito, definisce anch’egli l’incontro con Serenissima condizionato dall’arroganza nei confronti delle proposte dei sindacati da parte dell’azienda , che ha difeso la propria causa con motivi economici giudicando troppo oneroso un piano industriale da stilare eventualmente anche per salvare i dipendenti. L’azienda, inoltre, per giustificare i licenziamenti si è inoltre appellata ad un decreto legge del codice degli appalti (Cantone) che però andrà in vigore solo nel 2018, ricorda il sindacalista Esposito.
“Anche se già da questo venerdì potranno partire le 44 lettere di licenziamento, ci sono ancora dei tentativi da fare. Lo sciopero di oggi è uno di questi. Abbiamo intenzione di convocare le istituzioni perché ricordo che le amministrazioni di Vicenza e Verona hanno ancora tra il 35% e il 45% di azioni della A4 Holding e, seppure come soci di minoranza, dovrebbero iniziare a mobilitarsi e non semplicemente presentarsi alla fine per il taglio del nastro per la bretella”.

Infine il sindacalista ricorda che “la nuova azienda che prende un appalto, deve prendere con sé tutti i suoi lavoratori, compresi quei 44 che stanno perdendo il lavoro. L’appalto c’è: è il casello di Valdagno”.
Il 19 ottobre la mobilitazione sarà nazionale perché l’esubero dei lavoratori nell’ambito dei trasporti sarà in totale di 3500 dipendenti: “I dipendenti di Serenissima saranno presenti anche a questo tentativo di far valere i propri diritti”.


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