Soci truffati dalla BPVi e da Veneto Banca: cosa fare per recuperare i propri soldi. VicenzaPiù lo ha chiesto e Codacons risponde: "così recuperate anche la dignità del Veneto"
Mercoledi 6 Luglio 2016 alle 13:36 | 0 commenti
Dopo il lancio del 4 luglio riposizioniamo in copertina il video e il nostro lancio per i tanti lettori che ce l'hanno chiesto e, che meno abituati di altri a navigare, hanno bisogno di trovare con più facilità le informazioni e i consigli contenuti nell'intervista da noi curata per chi ha perso i suoi risparmi con le azioni carta straccia di BPVi.
C'è ancora chi, tra i colleghi "smidorlati", si arrampica sugli specchi delle motivazioni fasulle del flop della Banca Popolare di Vicenza ("punita per aver fatto credito", agli amici?, e "discriminata rispetto agli Istituti tedeschi", dai Draghi europei?) e delle false ipotesi (sintetizzabili così: "se a controllare l'ex Popolare non ci fosse stata la BCE ma avesse continuato a farlo un gentiluomo come Gianni Zonin e i suoi amici di Bankitalia, tutto questo non sarebbe successo"). E nessuno fa il mea culpa per non aver capito e, se aveva capito, per non aver raccontato quello che dovevate sapere e che noi vi abbiamo detto, e scritto, sempre, fin dal 13 agosto 2010.
Ma noi, dopo aver raccolto nel libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" una selezione dei nostri articoli, indipendenti dalla cupola che da decenni opprime Vicenza e rispettosi solo dei lettori, proviamo ora anche a suggerirvi cosa fare per recuperare se non tutti, una buona parte dei soldi che vi fossero stati truffati.
Abbiamo ascoltato per voi l'avvocato Franco Conte, presidente regionale di Codacons, una delle maggiori associazioni di consumatori che insieme alle altre fa gli interessi di chi è stato vessato da sfruttatori senza scrupol (vedi i casi Cirio, Parmalat e bond argentini in cui è stato recuperato gran parte del maltolto grazie a loro e ai loro competenti staff legali) e nel video potete trovare i suoi suggerimenti, che partono da uno, il principale: non nascondetevi perchè siete voi i beffati e altri dovrebbero nascondersi!
Meno del 5% dei truffati, che sono circa 200.000 tra gli azionisti BPVi e Veneto Banca, infatti, si è rivolto direttamente o tramite le associazioni, tra cui quelle dei consumatori, dice Conte, a chi può e deve operare per far riavere ai legittimi proprietari il denaro "espropriato" a pensionati, risparmiatori, piccoli e medi imprenditori...
Il primo consiglio, ovvio ma poi non tanto vista l'attitudine veneta e, soprattutto, vicentina, a ingoiare il rospo,è di non chiederelumi a chi ha causato il danno all'origine: iresponsabili e i funzionari dei due Istituti.
Cosa fare allora? Scegliere la via del penale o quella del civile?
Vedete il video e ascoltatelo, ma, soprattutto, insiste Franco Conte, "con Codacons, con un'altra associazione di consumatori, con i vostri legali non accettate passivamente la truffa subita, anche perchè i soldi per rimborsarvi sono già previsti per circa 2 miliardi di euro nei fondi accantonatoi dalle due banche, che altre risorse poi dovranno trovarle nei danni che devono farsi risarcire dai loro amministratori e tra le pieghe del loro patrimonio attuale...".
E, aggiunge rivolgendosi accorato ai conterranei beffati: "dovete alzare la testa anche per recuperare la dignità del Veneto e non far additare la nostra regione come quella in cui impunemente si possono spostare miliardi di euro dalle tasche della povera gente in quelle di chi si è approfittato, direttamente o indirettamente, della vostra buona fede!".
Amen.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.