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"Variati a Roma per blindare l'alta velocità", Liliana Zaltron e M5S: il sindaco non è mai corso a Roma per il disastro subito dai soci della Banca Popolare di Vicenza dell'era Zonin

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 10 Dicembre 2016 alle 13:22 | 0 commenti

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Riceviamo una nota di Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle - Vicenza, e la pubblichiamo non potendo, in questo caso, non aggiungere la nostra totale condivisione con chi il dramma dei soci truffati dalla Banca Popolare di Vicenza dell'era del "cerchio stregato" di Gianni Zonin lo ha denunciato da tempo e lo portato fin dentro Palazzo Trissino il 1° dicembre non con gli show a "copione" del Consiglio comunale del 5 dicembre ma presentando simbolicamente in Sala Stucchi (nella foto i relatori) il libro testimonianza "Vicenza. La città sbancata" nella totale assenza dei membri della Giunta di Achille Variati e dei consiglieri comunali di maggioranza e della minoranza che non fosse quella rappresenatat da M5S, tutti invitati ufficialmente e che non possono dire di non aver saputo nulla dei misfatti che si consumavano dai primi anni 2000 in Via Btg. Framarin perchè quel libro riporta semplicemnte gli articoli da noi scritti fin dal 13 agosto 2010 nella totale censura locale. Il direttore

Ecco la nota di Liliana Zaltron

"Variati a Roma per blindare l'alta velocità" si leggeva sul Giornale di Vicenza il 07/12. "C'è da chiudere un cancello, prima che i buoi scappino" e ancora "C'è da blindare questi tesori, prima che a Palazzo Chigi si insedi un nuovo inquilino... le dimissioni annunciate dal premier dopo il referendum di domenica... finiscono col mettere nel limbo un pacchetto di grandi opere che l'amministrazione comunale di Vicenza attende con trepidazione... la priorità è raggiungere un traguardo che è burocratico ma anche politico: la firma sull' addendum al progetto Tav...".

Il sindaco di Vicenza Achille Variati non ha dimostrato altrettanta preoccupazione e non si è certo attivato per cercare che i "buoi non scappassero" quando più di un anno fa era emerso chiaramente l'impatto devastante che ci sarebbe stato su migliaia di persone a seguito delle vicende riguardanti la BPVi. Ora invece, con estrema fretta, il sindaco si precipita a Roma per blindare l'alta velocità.

Priorità e necessità ben diverse quelle del sindaco di Vicenza rispetto a quelle dei cittadini di Vicenza! Un' alta velocità che ricordiamo al sindaco essere stata completamente snobbata dai cittadini nel pseudo sondaggio da lui commissionato che ha visto la partecipazione di 545 persone, chiaro indicatore che ben altre sono le priorità e le necessità dei cittadini.

Il sindaco dovrebbe prioritariamente lavorare affinché l'amministrazione attivi canali di assistenza per i cittadini colpiti dal dissesto a seguito delle vicende riguardanti la Banca Popolare di Vicenza, il sindaco dovrebbe lavorare affinché l'amministrazione stanzi una somma per i risparmiatori che risultano talmente in difficoltà da non poter neppure chiedere la tutela legale.

Il sindaco dovrebbe lavorare affinché l'amministrazione metta in campo una serie di attività di supporto e di sostegno a tutti i cittadini che necessitano di aiuto.

Sono ben altre le necessità dei cittadini, non certo la Tav !

Inoltre le risorse economiche che il governo vorrebbe spendere per un opera inutile quale è la Tav - e su cui il sindaco cerca garanzie - devono essere destinate a ben altro... a qualcosa di utile per tutti!


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