Nuova class action non solo consumeristica: proposta di legge da non lasciar cadere
Venerdi 28 Dicembre 2018 alle 14:21Di Claudio Consolo, Marcello Stella, La nuova azione di classe, non più solo consumeristica, in una proposta di legge da non lasciar cadere, in Riv. dir. banc., dirittobancario.it, 59, 2018 ISSN: 2279-9737. Rivista di Diritto Bancario
1.- Il 3 ottobre 2018 è stata approvata alla Camera la proposta di legge n. 791 presentata il 26 giugno 2018 ad iniziativa dell'On. Salafia e altri in materia di azione di classe (class action). Il disegno di legge[1] passa ora al Senato, assegnato in sede redigente alle commissioni riunite Giustizia e Industria. Ossia al vaglio dei ...controinteressati. Ed hic sunt leones.
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Domenica 18 Novembre 2018 alle 22:45Di Maio accusa la "manina" pro condono, Bonafede la evoca su class action impossibile per vecchie banche. Tocca a Grillo? "Io contro il presidente? No, sono stati gli altoparlanti!"
Martedi 23 Ottobre 2018 alle 17:35Ennesima illusione a 5 Stelle per vittime delle banche: ministro Bonafede al Circo Massimo dà per approvata la class action, Pierantonio Zanettin gli "ricorda" che non è retroattiva. In arrivo lacrime... dell'avv. Sergio Calvetti
Domenica 21 Ottobre 2018 alle 22:47Squadre di legali, consulenti e associazioni a tutela dei soci BPVi e Veneto Banca, Codacons Veneto: no alla rassegnazione!
Giovedi 29 Settembre 2016 alle 21:36Dal 13 agosto 2010 informiamo i nostri lettori su quello che sei anni dopo è ufficialmente diventato il disastro della vecchia Banca Popolare di Vicenza e che ora racconta con la nostra raccolta di articoli in 344 pagine "Vicenza. La città sbancata", il libro testimonianza che dopo la sua prima pubblicazione a fine giugno è arrivato alla seconda ristampa che è anch'essa in via di esaurimento. Da tempo, poi, raccontiamo la cronaca dei fatti dopo l'era di Gianni Zonin con al centro da un lato gli sviluppi della nuova gestione, ad oggi, diciamo, ben poco produttivi, e dall'altro un'inchiesta che a Roma per la situazione simile, e forse meno grave se non altro per entità complessiva e per gli intrecci con i vari poteri, Veneto Banca e il suo "uomo di riferimento" Vincenzo Consoli, è già approdata ai suoi arresti domiciliari, al sequestro di suoi beni per 45 milioni di euro e alla chiamata in causa di altri 14 esponenti dei vertici della banca di Montebelluna, sindaci inclusi.
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