Presenti circa trenta sigle, sono stati 22 gli interventi in totale all'incontro col governo rappresentato da Massimo Bitonci e Alessio Villarosa sul tema delFondo di ristoro per le vittime di reati finanziari. Ce ne riferisce a caldol'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Venetoche fa parte delle associazioni Unite per il Fondo. Ecco la sua nota che sintetizza gli interventi dei "contrari" e dei favorevoli. i primi di fatto critici verso il Fondo e disponibili ad una nuova legge che allarghi la platea dei risarciti e semplifichi la procedura; i secondi, tra cui Codacons, a favore dell'immediata pubblicazione del Decreto e con ampia disponibilità a prendere in considerazione un tavolo tecnico per esaminarne eventuali criticità per una revisione in occasione della prossima legge di bilancio.
Il coordinatore ANLA/Senior/Codacons Veneto, Franco Conte, commenta la mozione approvata dal Consiglio della Regione Veneto sul fondo di risarcimento per i risparmiatori delle banche venete (qui per i dettagli, di seguito invece pubblichiamo il testo integrale): "E' un successo della nostra costante azione contro chi cerca di sabotare, forse in buona fede, ma con grave danno per chi aspetta il giusto risarcimento da tre anni e da sei anni è privato della disponibilità dei suoi risparmi".
Il 4 marzo 2017 erano praticamente senza fondi e la loro crisi rischiava di scatenare problemi anche a Mps e «un effetto contagio nel sistema bancario italiano, specialmente tra le banche più deboli». Per questo la Ue autorizzò l'Italia a prestare garanzie pubbliche alle obbligazioni per una decina di miliardi che i due istituti emisero per cercare di tamponare le falle. A rischiare - a causa delle banche di Vicenza e Montebelluna - era, nell'aprile dell'anno scorso, l'intera «economia italiana», non solo il Veneto come si disse due mesi dopo. La corsa agli sportelli, paventata nel giugno 2017 come possibile conseguenza di un mancato salvataggio, c'era già stata: tra il7 e il 21 marzo 2017.
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Si è tornato a parlare approfonditamente dei criteri di accesso, delle modalità di erogazione e dell'entità dei rimborsi del Fondo di ristoro per le vittime dei reati bancari sabato sera al Teatro S. Marco di Vicenza (qui il nostro video integrale in esclusiva) in un incontro con soci e aministratori dei rappresentanti delle associazioni "Unite per il Fondo", un coordinamento al quale aderiscono Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino da Onara, Federconsumatori Veneto, Lega Consumatori e Unione Nazionale Consumatori.Â
Venerdì 19 gennaio dalle ore 20,30 alle ore 22,30 incontro Uniti per il Fondo con i Risparmiatori per aggiornamenti al Cinema San Marco di Vicenza in Contrà San Francesco N° 76 (ci sarà il bis dell'evento sabato 20 gennaio dalle ore 10,00 alle ore 12,00 all'Auditorium Bachelet Vicino al Duomo di Piazza Monsignore Furlan 2, 31044 Montebelluna TV). Dobbiamo preoccuparci di una partecipazione adeguata. Ci diciamo che il Fondo è l'inizio, la mobilitazione è stata decisiva per il risultato, ma resta un fatto importante per il percorso successivo. La mobilitazione si manifesta in maniera costruttiva nella partecipazione.
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Questi giorni di vacanza sono stati utili per un esame della situazione per le iniziative iniziate e per quelle da rilanciare. 1) è imminente l'indicazione della data per presentare la domanda di ammissione al passivo di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca in LCA. 2) nei giorni prossimi sapremo se sono state accolte le domande di costituzione di parte civile offesa verso Consoli, Zonin e compari, in particolare quelle di chi ha aderito alla transazione del 15%. 3) Lettera di contestazione a Banca d'Italia e Consob. E' agli atti della Commissione d'inchiesta parlamentare che l'azione di controllo e di tutela dei risparmiatori non stata adeguata.
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Dalla speranza (assai ridotta con la liquidazione) di un risarcimento siamo arrivati, scrive nella nota che pubblichiamo l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto, alla prospettiva concreta del Fondo per risarcire gli azionisti ed obbligazionisti, risparmiatori traditi, di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, le vittime del disastro delle due banche. Questo risultato è stato possibile per la forte azione delle più importanti associazioni di tutela dei consumatori, per l'attenzione di tutti i gruppi parlamentari, del dialogo costruttivo con il Governo e, non da ultimo, da quanto emerso nellla Commissione parlamentare d'Inchiesta.
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Se la richiesta di stato di insolvenza per Veneto Banca proposta dal pm trevigiano Massimo De Bortoli venisse accettata dal tribunale civile di Treviso, questa aprirebbe nuovi scenari per i risparmiatori che hanno azioni della popolare di Montebelluna (discorsi analoghi come causa effetto si potrebbero fare per la Banca Popolare di Vicenza, ndr). "La domanda di insolvenza farà finalmente chiarezza su quanto è accaduto in Veneto: l'intervento di carattere amministrativo della Bce è inspiegabilmente la 'base giuridica' su cui poggia il decreto del governo, che ha portato alla liquidazione coatta di Veneto Banca - ha spiegato l'avvocato Andrea Arman, presidente del coordinamento don Torta".
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"Un grande risultato: anche la Camera dei Deputati (dopo il Senato) superando rivalità e polemiche di una troppo accesa campagna elettorale, ha approvato un testo di legge che istituisce il Fondo per le vittime di reati finanziari. L'intervento è articolato nel tempo, dal 2018 al 2021; Una dotazione di 100 milioni (che raddoppia quella iniziale del Senato). Il Decreto di attuazione deve essere emanato entro il termine di 90 giorni (dimezzati i 180 giorni del Senato).". Così ci dichiara, soddisfatto per l'approvazione, l'avv. Franco Conte, presidente di Codacons Veneto e di ANLA Senior Veneto, sulle modifiche all'emendamento sul fondo di ristoro per i soci truffati ("che hanno subito un danno ingiusto", si legge nell'emendamento) dalle banche tra cui quelli della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca .
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Cari risparmiatori, è con il fuoco di quanto accaduto ieri sera a TV7 che Vi scrivo. Così inizia la lettera aperta che pubblichiamo a firma dell'avv. Andrea Arman, presidente del Coordinamento associazioni Banche popolari venete "Don Torta". Sappiate, prosegue la lettera, che da due anni cerchiamo di creare l'unione fra le associazioni dei risparmiatori, fatta esclusione per l'associazione Ezzelino III da Onara con la quale ci sono state situazioni che hanno imposto a Don Enrico di invitare tale associazione ed il suo rappresentante ad allontanarsi dal Coordnamento. Non è stato possibile arrivare all'agognata unione perchè le associazioni di genesi politico sindacale, fatta esclusione per Franco Conte di Codacons, mai hanno voluto partecipare nè incontrarci.
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