Il Movimento 5 Stelle presenta un esposto contro la gestione della Fondazione Roi, mentre il cda fa finta di dividersi sull'azione di responsabilità contro Gianni Zonin & c.
Venerdi 1 Settembre 2017 alle 00:21Il senatore Enrico Cappelletti, la consigliera comunale Liliana Zaltron ed il consigliere regionale Manuel Brusco, tutti del Movimento 5 Stelle, stanno continuando e accentuando una azione meritoria sul caso della Fondazione Roi stimolata (anche), se ci possiamo permettere, dalla nostra inchiesta che ha trovato un suo "punto fermo" in "Roi. La Fondazione demolita", il libro raccolta dei nostri articoli e delle prese di posizione di, pochi, altri politici, come Sergio Berlato e Francesco Rucco, sul caso della "creatura" del marchese Giuseppe Roi nata per promuovere i musei civici vicentini, in primis il Chiericati, e trasformata da Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza e della stessa Fondazione Roi, come lui stesso ha testimoniato, "di fatto in una emanazione della BPVi".
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Giovedi 11 Maggio 2017 alle 01:13Pubblicato il 9 maggio alle 23.52, aggiornato l'11 maggio alle 1.13. Fino al recente passato sono stati in pochi ma ancora oggi non sono in molti a volere leggere tra le righe (e che righe!) che Banca d'Italia avesse coperto gran parte delle magagne di Banca Popolare di Vicenza anche grazie ai buoni rapporti che Gianni Zonin aveva instaurato con palazzo Koch grazie a una tela di rapporti di alto livello, da Andrea Monorchio, l'ex ragioniere generale dello Stato nominato nel 2011 suo vice dal re del vino, fino a Gianandrea Falchi, ex capo della segreteria particolare di Bankitalia quando governatore era Mario Draghi, divenuto nel 2013 capo delle relazioni istituzionali della BPVi, per non parlare delle filiali aperte ogni altro giorno a Roma per "impiegare" postulanti locali sponsorizzati o, addirittura, provenienti dal "sistema".
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