Categorie: Banche
Sabato 26 Marzo 2016 alle 10:32
Sul sito della BPVi compare, a ridosso dell'
assemblea ordinaria dei soci di quest'oggi, 26 marzo 2016, un documento intitolato "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione del gruppo Banca Popolare di Vicenza" sul quale, da pagina 28, è possibile trovare i compensi per l'esercizio 2015 dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo delle società del gruppo, con le retribuzioni del presidente, per esempio, di Banca Nuova, Marino Breganze, il cui compenso complessivo lordo è di 183.000 euro, o quello dei consiglieri che si attesta attorno ai 30.000 euro. Nell'allegato numero 3 di pagina 30 sono riportati i compensi, sempre per il 2015, delle società del gruppo: riprendendo il caso di Banca Nuova, questa spende per i consiglieri 250.000 euro.Â
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Martedi 15 Marzo 2016 alle 23:06
Se è vero che Luciano Vescovi, indicato dai Saggi e dalla Giunta come prossimo presidente di Confindustria Vicenza, è il figliastro, non potendo esserne il figlio naturale, di Giuseppe Zigliotto e Gianni Zonin, le due Z che Vicenza ricorderà , male, per anni, il candidato battuto, "per ora" dice un combattivo Zamperla, non è di certo propriamente il "nuovo" Diego Caron, portatore, comunque, di un programma espressione di una parte degli industriali vicentini che volevano rompere con l'intreccio malefico Confindustria Vicenza - Banca Popolare di Vicenza. È, infatti, nota, e per la verità non nascosta, la sua vicinanza a quegli Amenduni sconfitti in passato da Zonin (difficilmente a Vicenza e in Italia vincono se non i migliori almeno i meno peggiori).
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Categorie: Banche
Lunedi 14 Marzo 2016 alle 23:13
A Vicenza la giunta indica come presidente di Confindustria Luciano Vescovi, l'attuale tesoriere e delegato alla finanza, che siede nel cda di Banca Nuova, controllatata al 100% dalla Popolare di Vicenza nel cui Cda ha dato il meglio di sè il presidente uscente dell'associazione degli indutriuali vicentini. Sicuramente è una brava persona Luciano Vescovi, ma è così "buono" da non capire che rappresenta la continuità con un passato che ha fatto a Vicenza del gran male, in buona parte ancora non "misurato" nella sua enormità ?
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