Categorie: Politica, Economia&Aziende
Sabato 23 Luglio 2016 alle 10:56
"Vicenza in rovina, Fondazione Roi è l'ultima vittima", questo è il titolo con cui Franco Vanni su la Repubblica di oggi evidenzia la decadenza di Vicenza prendendo ad esempio la vicenda della Fondazione Roi (qui il link a gran parte dei nostri articoli e delle note altrui, ndr), quella che per averla raccontata e documentata ci è costata una citazione per danni da un milione di euro, se ci consentite forse ben più grave di quella a Barbara Ceschi a Santa Croce che avrebbe effetti personali se andrà in porto mentre quella contro di noi (per il tramite del nostro direttore Giovanni Coviello) è un attacco preciso, diretto e per via ecomica (i costi legali da sostenere per dimostrare la correttezza documentale dei nostri appunti) alla testata (l'unica ad aver raccontato e documentato copiosamente a Vicenza quello che stava succedendo in Banca (e fuori) e poi l'ha raccolto nelle 342 pagine di "Vicenza. la Città sbancata"), alla sua sopravvivenza e, quindi, alla libertà di stampa.
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Venerdi 17 Giugno 2016 alle 22:11
Scrive Walter Gabbiati su la Repubblica di oggi, 17 giugno, che secondo "
l'ispezione della Banca centrale europea (sulla Banca Popolare di Vicenza, ndr), condotta tra il 26 febbraio e il 3 luglio 2015 e conclusasi con una relazione di 103 pagine che non lascia scampo agli ex vertici della Banca" sono "
ben 58mila azionisti, tra vecchi e nuovi", sui 118.000 totali, quelli che
"non risultano in linea con le normative Mifid, la direttiva europea (Market in Financial Instruments directive) che, tra le altre cose, impone di classificare i clienti in modo adeguato per fornire loro servizi finanziari appropriati...". E oggi tutti i media nazionali mettono in copertina Vicenza, che tra l'altro rischia che l'Unesco la cancelli dall'elenco dei suoi "tesori" a causa del cemento che l'ha sommersa durante le ultime amministrazioni e per le opere previste per l'Alta Capacità , anche per il primo (e speriamo ultimo) suicida "da BPVi" che fa parte di quei 58.000 "indotti in errore".
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Categorie: Banche
Domenica 5 Giugno 2016 alle 21:35
«
Ispettori, magistrati e Gdf ecco la rete di protezione della Popolare Vicenza», il titolo, e «
Tutti i segnali del crac ignorati da Bankitalia e pm. E oggi 118 mila risparmiatori chiedono giustizia», il sommario: ecco il cuore delle due pagine che La Repubblica, ieri, sabato 4 giugno (giorno in cui è stata pubblicata la prima volta questa nota, che oggi, 5 giugno, aggiorniamo con una nota pubblicata di seguito della dr.ssa carreri), ha dedicato a firma Franco Vanni allo scandalo della Banca Popolare di Vicenza che ha bruciato «
in pochi mesi 6,2 miliardi di euro... lasciando sul lastrico 118 mila soci che avevano investito i loro risparmi in azioni passate dal valore di 62,5 euro a dieci centesimi».
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Domenica 5 Giugno 2016 alle 15:04
«Prestiti con "premio" in cambio di azioni così il sistema Zonin ha piegato Vicenza»: sotto questo titolo Franco Vanni, autore di
due paginoni ieri sullo scandalo della Banca Popolare di Vicenza , racconta di nuovo e sempre su la Repubblica come sono stati costruiti i "finti" aumenti di capitale per oggi ammontanti a quasi un miliardo di euro. Nell'invitarvi a leggere a seguire* l'articolo ci e vi chiediamo dov'era e dov'è la Vicenza ufficiale, quella degli amici e degli amici degli amici di Zonin, da Giuseppe Zigliotto fino al leader indiscusso del territorio Achille Variati, che in un incontro avevamo addirittura messo in guardia sul presidente di Confindustria che lui diceva di ritenere "una persona valida e intelligente" e che, per essere vero e credibile leader, deve avere la capacità di capire e discernere?
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Categorie: Banche
Sabato 9 Aprile 2016 alle 10:45
Il meccanismo di intervento a sostegno degli aumenti di capitale delle banche e dello "smaltimento" delle loro sofferenze individuato dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp)e dal governo per risolvere i problemi del comparto bancario ha acceso il listino di Piazza Affari. E fa capire l'importanza della
nomina di Achille Variati nel Cda della Cassa. del cui
scarso "potere" si prendeva una volta gioco il vice direttore generale della nuova (?) BPVi, Iacopo De Francisco, che già allora, anticipando la brutta figura della banca con Report, ci chiedeva di
non trasmetetre un'intervista. Di seguito Andrea Greco di Repubblica spiega come una Sgr (Società di Gestione del Risparmio), il veicolo che, appunto, verrà attivato dalle decisioni del Governo e della Cdp, aiuterà la Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca a salvarsi dal crack, sia pure a prezzo di ulteriori, grossi sacrifici sul valore delle loro azioni in Borsa.
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