Pubblichiamo l'intervento in video, con la relativa trascrizione del testo, dell'avv. Pierantonio Zanettin, deputato vicentino di Forza Italia e decano dei parlamentari del territorio, che affronta in maniera fortemente critica vari passaggi della legge di bilancio 2019, che al suo interno comprende gli indennizzi per un miliardo e mezzo riservati ai soci azzerati di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e degli altri istituti messi in Lca/risolti interessati al rivoluzionario provvedimento. Il deputato sottolinea in particolare anche alcuni punti della manovra di interesse del mondo, variegato, dei suoi colleghi legali sottolineando anche l'apporto dato, scrive lui "in primis", da VicenzaPiù per inserire una norma "taglia costi legali" per chi otterrà gli indennizzi.
Non una vittoria ma un «punto» a favore, così inizia un articolo senza firma su VeronaSetteGiorni.it che vi proponiamo permettendoci di sintetizzarlo, sintetizzandolo ed eliminando, sulla base della nostra ormai lunga esperienza alcune imprecisioni tecniche. Il punto a favore, continua il quotidiano online, non è quello del match point, ma certamente quello del primo set. L'ordinanza del giudice Lisa Torresan del Tribunale di Venezia, sezione specializzata in materia di impresa, ha dato nuova linfa al processo civile intentato dai fratelli Davide e Cristiano Lanza di Commercio Detergenza Srl (proprietaria del marchio «Pulito è Bello») contro la Banca Popolare di Vicenza per una vicenda di operazioni baciate per un ammontare di 300mila euro.
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Il tema dei crediti fiscali è piuttosto articolato per cui, dopo aver cercato di capirne con degli esperti, proviamo a spiegare cosa significa che BancaIntesa Sanpaolo abbia acquisito insieme alle "parti buone" di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca anche un notevole ammontare, appunto, di crediti fiscali (per l'esattezza 1.9 miliardi di euro). Anzitutto dobbiamo chiarirci sul termine "Crediti fiscali", che è nella la voce 100 "Attività fiscali" dell'attivo di stato patrimoniale del bilancio delle banche. Questa voce si compone a sua volta di due sottovoci: a) Attività fiscali correnti; b) Attività fiscali anticipate. Continua a leggere
Ha dell'incredibile un documento che riguarda la gestione di Veneto Banca ben dopo l'epoca, criminalizzata da Bankitalia & c., di Vincenzo Consoli e con in sella Atlante, il fondo che, sembra sempre più ipotizzabile, ha aperto la strada all'affare di inizio terzo millennio per Intesa Sanpaolo: è l'atto transattivo tra la famiglia Ferrarini (il gruppo reggiano dei prosciutti) e Veneto Banca. Ai signori Ferrarini la banca riconosce la bellezza di 16,5 milioni di euro (dovuti?) ma la cosa stupefacente è la data dell'atto transattivo: 31 maggio 2017. L'operazione ha dell'incredibile per non poche ragioni che proviamo ad illustrarvi chiedendo chiarimenti a chi è interessato.
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All'interno del maxi emendamento presentato dal Governo ed approvato nelle prime ore del 23 Dicembre dal Senato - scrive nella nota che pubblichiamo Angelo D'Adamo, presidente Federconsumatori FVG - è prevista una nuova disciplina dei risarcimenti per i risparmiatori truffati dalle banche. Gran parte delle promesse che erano state fatte alle Associazioni dei Consumatori rappresentate a livello nazionale in accoglimento delle loro richieste risultano disattese; la novità più rilevante è però costituita dalle modalità con cui vengono esaminate le domande di rimborso. L'esame, infatti, non viene più svolto dall'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) costituito presso la CONSOB o dalla giustizia ordinaria ma da un'apposita commissione di nove membri istituita presso in Ministero dell'Economia e Finanze (MEF).
Gentile direttore, come ex bancario ed ex socio della Banca Popolare di Vicenza e dopo i nostri numerosi scambi di idee e informazioni via mail, ora le dico che tutte le perplessità derivanti dalle precedenti, contorte formulazioni del testo di legge (a favore dei risparmiatori azzerati da BPVi, Veneto Banca, 4 banche risolte e altre 5 banche in lca come da elenco completo in fondo*, ndr) sono superate da quanto approvato (grazie al governo con M5S e Alessio Villarosa in testa e come da noi anticipato, ndr) , anche se probabilmente ne sorgono altre; ma tant'è! (nella foto da sx al lavoro al Mef Saveria Sechi, Alessio Villarosa, Raffaele Di Giglio, Augusto Cipollone, Eugenio Piccolo).
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Hanno venduto a 39,50 euro il 13 febbraio 2015 alla banca che poi ha traferito le azioni (900 mila in tutto) a Jp Morgan per ripagare un pacchetto di mutui vitalizi. Le sanzioni Consob, la policy seguita dalla banca
C'è anche l'ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo tra gli ultimi 1.570 fortunati soci che sono riusciti a liquidare le proprie azioni Veneto Banca a 39,50 euro. In extremis, prima del blocco del fondo azioni, prima della svalutazione di aprile 2015 a 30,50. Prima del recesso di dicembre a 7,30. Prima dell'azzeramento dei titoli a 0,10 centesimi.Â
1. La quinta Commissione permanente (Bilancio) nella seduta pomeridiana di domenica 16 Dicembre 2018 ha confermato il testo dell'emendamento all'art. 38 statuendo che, per le due banche ex popolari venete, la misura dell'indennizzo è (attuale comma 260, precedente comma 5) pari al 30 per cento del valore contabile delle azioni nel bilancio di esercizio chiuso al 31dicembre 2011.
Restano fermi i nostri dubbi, confermati da Riccardo Federico Rocca, sui rischi a cui va incontro l'art. 38 del Capo III della legge di bilancio, da noi pubblicato in anteprima esclusiva, per le vittime della banche a causa del suo allargamento (di valore delle azioni da "indennizzare" che per alcuni, non pochi, diventa l'affare del secolo se arriverà in porto) e dell'alleggerimento delle motivazioni alla base delle dazioni ai risparmiatori, non più legate solo alla causa oggettiva del misselling agganciato di fatto all'esistenza di processi penali in corso ma al depauperamento di valore delle partecipazioni.
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