Apindustria Confimi Vicenza continua a seguire con attenzione i lavori sul DDL Bilancio: una manovra considerata in linea generale sostanzialmente condivisibile, in un contesto che vede una leggera ripresa ancora non consolidata. Fanno però eccezione alcune misure riguardanti semplificazioni e adempimenti, come segnalato anche lo scorso 6 novembre attraverso Confimi Industria davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, riunite in seduta comune.
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In vista dell'approvazione del DDL Bilancio 2018, Apindustria Confimi Vicenza rimarca il suo giudizio negativo sul versante delle semplificazioni proposte dal Governo che continuano a tradursi in nuove complicazioni per gli operatori. Siamo in una fase in cui appaiono quindi inopportune le ulteriori accelerazioni che si vogliono imprimere alla trasmissione dei dati, oltre che inaccettabili le misure che mirano a sottrarre liquidità alle imprese stringendo sul diritto dei contribuenti di recuperare i propri crediti.
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Pubblicato il 24 alle 23.48, aggiornato il 26 alle 11.16, il 27 alle 17.05 e il 28 alle 16.27 col video completo dell'incontro vicentino che ha seguito al tappa romana. "Banche venete: tra silenzi e complicità " è stata un'occasione di confronto su uno dei più grandi scandali della storia italiana recente. Non solo vicentina. Fatti gravi e traumatici non solo per chi ha perso i propri risparmi nelle due banche venete ma per tutti gli italiani. Un crack con gravi responsabilità del management, e che ha avuto come conseguenza il salvataggio statale con un esborso miliardario. A seguito della conferenza dallo stesso titolo svoltasi a Roma un mese fa, il deputato Emanuele Cozzolino (M5S) ha portato il dibattito a Vicenza, dove tutto ha avuto inizio.
Dopo aver ripercorso la storia del mega crac contemporaneo delle due Popolari venete e aver predisposto degli antidolorifici per alleviare il dramma di almeno 30.000 soci in condizioni di maggior disagio ma "truffati" insieme ad altre decine di migliaia da una gestione che ha definito "scandalosa" e "vergognosa",  Carlo Messina, ad di BancaIntesa Sanpaolo, nel suo inconro con la stampa del 10 ottobre scorso ha disegnato un quadro della situazione post "inglobamento" dei clienti delle fu Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ovviamente con forte tonalità di rosa. Ma per non ingenerare false illusioni, ecco alcuni dei primi problemi che stiamo riscontrando sul campo incontrando alcuni imprenditori e alcune associazioni, tra cui Apindustria Confimi Vicenza, che li rappresentano qui nel Vicentino.
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In una nota congiunta a firma di Flavio Lorenzin, Presidente di Apindustria Confimi Vicenza e Vicepresidente di Confimi Industria, e di Marco Cuchel, Presidente di ANC - Associazione Nazionale Commercialisti, in cui le due associazioni fanno il punto dopo l'ultima vicenda, quella relativa all'allargamento massiccio dello split payment da cui emergono paradossi che le due parti ritengono offensivi. Con questa misura il Governo sembrerebbe scegliere, infatti, di dividere i "buoni" (quelli di cui intende fidarsi) dai "cattivi", salvo scoprire poi che fra i "buoni" ci sono ben 345 partecipate pubbliche in liquidazione di cui pure 19 fallite.
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