Categorie: Politica, Fatti
Domenica 12 Febbraio 2017 alle 11:13
L'ultima lettera di Michele (trentenne, grafico, stanco di respirare aria fritta e alimentarsi di falsesperanze) da quando è stata pubblicata dal
Messaggero Veneto (la riportiamo in fondo*, ndr) ha guadagnato attenzioni, riflessioni, discussioni e inevitabili dubbi, retropensieri, sospetti. Tuttavia il "caso" si è imposto con una forza paradigmatica in grado di eccedere i confini locali e per di più capace di cristallizzare un contesto. La "meglio gioventù" spalle al muro, inghiottita dal baratro. Un dramma familiare, e non solo: la corrispondenza si moltiplica nei social. E la "notizia" originale tracima ben oltre il giornalismo ai tempi di Internet. Soprattutto perché, di fatto, squaderna la stessa lacrima degli irreversibili tramonti a Nord Est. Comunque, questo è il suicidio del quadrante che - fra Vicenza e Trieste, Venezia e Trento, Treviso e Udine - si era immaginato "regione europea", "modello di sviluppo 3.0" o perfino "variabile indipendente" da Roma Ladrona, precipitando invece dentro la Grande Crisi che ha desertificato - insieme ai capannoni all'ombra di ogni campanile - anche l'ideologia dell'intrapresa formato individuale.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 11 Ottobre 2016 alle 19:39
Se i soci della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca, come gli azionisti di Banca Etruria, Banca Marchr, CaRiFe, CariChieti, hanno visto azzerarsi di fatto il valore delle loro azioni, c'è chi sta meglio in Europa ma fuori dalle nostre mura. Come riporta, infatti, il quotidiano austriaco
Tiroler Tageszeitung, ripreso dal
Messaggero Veneto, i creditori della band band che ha raccolto in Austria i passivi della banca
Hypo Alpe Adria si sono accordati su una restituzione di 10,5 miliardi, pari quasi la totalità del credito vantato nei confronti dell'istituto di credito. A sopportare l'esborso sarà la Repubblica austriaca insieme alla regione della Carinzia, scrive il giornale. Commenti? Lasciati alla libertà di ognuno,
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 13 Settembre 2016 alle 23:43
Dalle carte dell'ispezione della vigilanza europea tutte le cifre sugli aumenti di capitale 2013 e 2014 della Banca Popolare di Vicenza a guida Gianni Zonin e i finanziamenti concessi. Anche 4,8 milioni di storni di interessi non richiesti dalla clientela di Eleonora Vallin, daI Messaggero Veneto
Ci sono stati azionisti più "fortunati" di altri nel passato della BPVi, visto che la banca aveva deciso nel 2014 di "premiarli" con un abbondante storno di interessi. Una dote generosa che, al tempo, non ha minato il reddito della banca, ma ora fa emergere un nuovo rischio legale. In alcuni casi, infatti, sono stati versati denari a controparti prive di linee di credito. In tutti i casi: senza che il socio/cliente lo chiedesse. La notizia non è una novità , così come le già citate «lettere di impegno», ma ora dalle carte ispettive europee, da cui è partita la richiesta di sanzioni già avviata da Bankitalia nella sua istruttoria, emergono cifre certe che vanno a definire i profili di responsabilità in capo all'ex Cda della Banca e suo top management.
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