Archivio per tag: Risoluzione

Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende

Vicenda di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, lavoce.info: vizi antichi

Sabato 1 Luglio 2017 alle 23:47
ArticleImage La conclusione della vicenda delle banche venete evidenzia ancora una volta una tendenza che ha caratterizzato la gestione delle crisi bancarie degli ultimi anni: rimandare la soluzione dei problemi e subordinare la logica economica a quella politica.

Da Atlante alla liquidazione

Veneto Banca e di Banca Popolare di Vicenza arrivano sulle prime pagine dei giornali nell’aprile 2016 perché devono lanciare un aumento di capitale. Se l’operazione fosse fallita, come era prevedibile, sarebbero state messe in risoluzione e soggette al bail-in. L’11 aprile, però, nasce il fondo Atlante – creato per far fronte alle crisi bancarie e finanziato dalle stesse banche italiane – che diventa l’azionista di maggioranza dei due istituti.

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Bail-in di BPVi e Veneto Banca, l'altra lettura: il disinteresse del "veneto" Gilberto Benetton e il "negazionismo" di Pier Carlo Padoan

Martedi 13 Giugno 2017 alle 19:44
ArticleImage Nel giorno in cui, in attesa del miracolo del salvataggio, a che pro poi non si sa, si è riunito il Cda di Banca Popolare di Vicenza e in attesa dell'analoga riunione di quello di Veneto Banca se mai qualcuno pensasse che per l'imprenditoria veneta il destino delle due banche di "territorio" conti qualcosa, ora che sono state spolpate, legga questa dichiarazione di tal Gilberto Benetton, l'ec "capo" di Gianni Mion, interpellato a margine di un convegno in Bocconi su un possibile intervento a sostegno delle banche venete, e si metta l'anima in pace, lui con tutti gli zaioti e variatioti di turno: "Hanno il buon senso di non chiedercelo. Non credo che le risorse per salvarle arriveranno dal territorio, penso che la soluzione si troverà ma non so quale, è il governo che deve trovarla".

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Salvataggio BPVi e Veneto Banca, sì o no? Stefano Righi: martedì cda di Intesa e Banca Popolare di Vicenza. L'ipotesi risoluzione

Domenica 11 Giugno 2017 alle 11:05
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Vi proponiamo l'analisi odierna di Stefano Righi su Il Corriere della Sera delle vie sempre più strette per il salvataggio di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Righi nelle premesse concorda nella sostanza con la nostra valutazione, mentre nelle conclusioni, accennando ai costi di sistema in caso di risoluzione, sembra propendere, pragmaticamente per un salvataggio, per il quale noi, però, da Vicenza, non vediamo prospettive migliori di un intervento diretto e non dispersivo sulle tre figure di possibili danneggiati: i dipendenti, i soci e i clieti affidati. Ecco comunque l'interessante articolo del collega per fare i dovuti ragionamenti.

Il salvataggio di Popolare di Vicenza e Veneto Banca è sempre più nella mani di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Sono le big del sistema creditizio nazionale a farsi carico, in queste ore, della ricerca degli 1,25 miliardi di euro da versare - prima del contributo pubblico - per evitare il fallimento delle due ex popolari.

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Al G7 di Taormina BPVi e Veneto Banca, Il Mattino di Padova: asse Gentiloni-Merkel per salvarle? Padoan respinge dimissioni dei Cda

Sabato 27 Maggio 2017 alle 10:30
ArticleImage Il retroscena. Il ministro ha rassicurato Viola, Mion, Carrus e Lanza affermando che il premier italiano e la Cancelliera discuteranno oggi il dossier

Delle due ex popolari venete Paolo Gentiloni parlerà oggi con Angela Merkel. Con questa promessa Pier Carlo Padoan avrebbe rassicurato i vertici dei due istituti di credito giunti nella Capitale con le lettere di dimissioni in mano e convinti a lasciare la partita. I top manager e i presidenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sarebbero arrivati a Roma l'altro ieri con tutta l'intenzione di abbandonare le rispettive navi. Secondo alcune indiscrezioni non confermate Fabrizio Viola, Gianni Mion, Cristiano Carrus e Massimo Lanza avrebbero manifestato al ministro la decisione di non proseguire oltre in una partita diventata troppo complicata dopo le ulteriori richieste dell'Europa.

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BPVi e Veneto Banca, Il Fatto: Bruxelles attacca l'Italia, i privati devono metterci 1,5 miliardi

Sabato 20 Maggio 2017 alle 12:00
ArticleImage Il nuovo diktat per l'ok al soccorso statale. Imposto il "fondo volontario". No dal settore
Sulla pelle di due banche e di un pezzo del sistema bancario italiano si sta giocando una guerra allo sfascio. La bomba l'ha sganciata la Direzione concorrenza della Commissione europea guidata Margrethe Vestager, ordinando a Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca un maggiore apporto di capitali privati nel complesso salvataggio pubblico. Altrimenti niente via libera. Per scompaginare il già debole fronte italiano della trattativa la notizia è stata fatta filtrare giovedì alla Reuters. Secondo il Sole 24 Ore la richiesta è di 1 miliardo. La realtà è anche peggiore: al Fatto risulta che la cifra è 1,5 miliardi. Non solo. Gli uomini della Vestager hanno anche "consigliato" di usare il braccio volontario del Fondo di garanzia dei depositi (Fondo interbancario di tutela dei depositi, ndr) per trovare i soldi. Il fondo è alimentato dalle banche italiane, già spremute dal governo. "Abbiamo già dato" ha detto ieri l'ad di Bper Alessandro Vandelli.

 

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La vigilanza europea ha incontrato oggi Viola per BPVi e Veneto Banca, c'era anche Carrus. A breve ufficializzate perdite di Montebelluna

Giovedi 30 Marzo 2017 alle 22:19
ArticleImage Dopo la maxi perdita da 1,9 miliardi di euro riportata nell'esercizio 2016 dalla Banca Popolare di Vicenza e le scure previsioni per il 2017 si è ancora in attesa di conoscere quella di Veneto Banca, di certo superiore al miliardo, visto che fonti interne al sistema bancario da tempo parlano di un rosso complessivo di almeno tre miliardi per le due banche venete, ultimi petali superstiti ma rinsecchiti di una margherita che comprendeva realtà, tutte sacrificate su altari foresti, come le "ecclesiastiche" Banca Cattolica del Veneto, prima, e Banca Antoniana, poi, che aveva già assorbito la "laica" Popolare Veneta. Il bilancio di Montebelluna è ancora ignoto perchè, ce lo assicura l'Istituto da noi interpellato, "mentre, la Popolare vicentina aveva statutariamente l'obbligo di approvare il progetto di bilancio entro il 31 marzo, questo vincolo non esiste per Veneto Banca", che dovrà rispettare semplicemente gli obblighi di legge per cui "entro una o due settimane" gli adempimenti civilistici verranno adempiuti.

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Il timore del fallimento di BPVi e Veneto Banca è la bufala di chi spinge ad aderire alla transazione? Intanto chi ama il rischio investe in obbligazioni BPVi al 17%...

Martedi 14 Marzo 2017 alle 14:26
ArticleImage Ma le Banche venete possono davvero fallire? E' questa la domanda che si pongono ora gli azionisti di BPVi e Veneto Banca, ancora indecisi sulla posizione da prendere riguardo l'offerta transattiva fatta dai due Istituti veneti. Negli ultimi giorni, infatti, sono apparsi sui quotidiani nazionali articoli decisamente poco tranquillizzanti, questi alcuni titoli: Lo spettro del bail in spaventa i soci. Ex popolari, vertice azionisti azzerati (Corriere del Veneto); Banche, così Mps, Popolare di Vicenza e Veneto Banca rischiano di fallire (Libero Quotidiano); Bpvi/Veneto Banca a rischio bail in? (Investire Oggi). Diciamo subito che il termine "fallimento" è forse usato in maniera impropria, nella peggiore delle ipotesi si dovrebbe applicare la direttiva Brrd (Bank Recovery and Resolution Directive) ossia, tanto per capirci, il cosiddetto bail-in.

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Giorgio Meletti su Il Fatto: svegliate Padoan, rischiano di fallire MPS, BPVi e Veneto Banca. Grazie al Comma 22

Domenica 12 Marzo 2017 alle 11:42
ArticleImage A metà strada tra il Dottor Stranamore e l'Apprendista Stregone, il ministro Pier Carlo Padoan sta tentando un esperimento senza precedenti: assistere immobile al possibile fallimento di tre grandi banche provocato in buona parte dalla sua stessa immobilità. Non è tutta colpa di Padoan. Al disastro incipiente di Mps, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca (quasi il 10 per cento del sistema bancario italiano) stanno dando un contributo decisivo i burocrati della Bce e della Commissione Ue, fantasiosi inventori di un Comma 22 dietro l'altro. Sulle tre banche italiane stanno facendo la prova su strada della Direttiva Brrd, più nota come quella del bail in. E Padoan assiste immobile. La direttiva prevede che, in alternativa alla "risoluzione" (fallimento o giù di lì) si può ricorrere alla "ricapitalizzazione precauzionale", iniezione di denaro dello Stato.

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Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
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