Pubblicato il 20 agosto alle 22.45, aggiornato il 21 alle 3.00. Abbiamo raccolto le motivazioni delle domande più volte fatte al vecchio e, poi, al nuovo cda della Fondazione Roi, domande sempre caratterizzate dall'assenza di risposte con, addirittura, la sfrontatezza di non dare riscontro alcuno alle Pec inviate, sfrontatezza che non dovrebbe essere propria di chi nulla avesse da nascondere e di chi che sa di dover rispondere alla città . Abbiamo, quindi, inviato una nuova Pec a tutto il Cda con le motivazioni aggiornate dopo aver avuto dalla Regione Veneto, che ha compiti di controllo sulle Fondazioni, il riconoscimento di aver diritto alla documentazione, che per quanto in suo possesso abbiamo già ricevuto.
Pubblicato alle 15.32, agiornato alle 18.27. Il dato che subito salta all'occhio, durante la presentazione a Palazzo Chiericati dei dati del primo trimestre 2017 sui visitaori (per turismo o affari) a Vicenza e provincia (clicca qui per le slide) , è quel +70.08% di arrivi in città dalla Cina, di poco inferiore, col 64.55%, nel resto del Vicentino. Nel dato assoluto i cinesi hanno sfiorato i 5 mila "arrivi" (4.667 nel capoluogo, 6.277 in tutta la provincia) doppiando i circa 2.500 statunitensi (2.419 in città , 3.883 nel Vicentino), che, però, superano abbondantemente i cinesi in fatto di giorni di permanenza in città : 14.229 presenze Usa a Vicenza contro le 5.528 della nazione più popolata nel mondo.
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Chissà quanti hanno fatto i furbi e quanti hanno seguito le indicazioni del Carroccio, che nel 2012 aveva invitato per protesta a non pagare il canone Rai. Sarà difficile capirlo ma un dato è certo, scrive NordEst Economia: con il canone in bolletta nel 2016 sono saltati fuori dal cilindro 5,6 milioni di evasori. È in Campania che si registra la percentuale più alta di emersione con oltre il 68% seguita dal 58,1% della Sicilia e dal 57,3% della Calabria. In pratica uno su due non pagava per vedere la Rai. Guardando al Nord, invece, spicca proprio il Veneto leghista che fa registrare un +38,1% di emersione dal "nero televisivo" seguito dal Piemonte (33,8%) e dal Trentino (32,9%). Il Friuli Venezia Giulia guadagna un + 28,7% e sale a quota 507.348 proprietari di tv.
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Le vicende bancarie italiane lo giustificherebbero abbondamente, si legge su Prima di cui riprendiamo la nota, ma negli ultimi tempi la presenza sui media del governatore della Banca d'ItaliaIgnazio Visco è piuttosto corposa. Non pochi la mettono in relazione con avvicinarsi della scadenza, a ottobre, del mandato, che con la riforma del dicembre 2005 è di sei anni (in precedenza era illimitata). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni sarebbero per una sua riconferma, ma dare un po' di lustro all'immagine non guasta di certo. E a questo intento non sarebbe estraneo l'arrivo in aprile a Palazzo Koch, con un contratto di consulenza per la comunicazione del Direttorio di Bankitalia, di Orazio Carabini.
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Le cosche del Sud tentano di infiltrarsi nel tessuto economico per riciclare i Proventi illeciti. nel mirino l'edilizia e il turismo Non aspettatevi i mafiosi con la coppola e la lupara. E nemmeno i calabresi pronti a sequestrare facoltosi imprenditori. O camorristi che controllano il traffico della droga nei territori metropolitani della Campania. A Nordest le cosche ci vanno soprattutto per ripulire il denaro, per cercare coperture pulite, per trasformare i proventi dell'illecito in attività insospettabili. La Direzione investigativa Antimafia ha depositato in Parlamento alcuni giorni fa la relazione del secondo semestre 2016 sulla grande criminalità organizzata. I dati, incrociati con la precedente relazione del primo semestre, costituiscono la fotografia più aggiornata di un fenomeno che allunga i suoi tentacoli nelle ricche regioni del Veneto e del Friuli.
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Quasi trentamila operazioni finanziarie e 127 persone che stavano lavorando in cantieri pubblici sono state oggetto di controlli da parte della Direzione investigativa Antimafia in Veneto e Friuli durante il 2016, si legge oggi su Il Gazzettino. È così che si cerca di intercettare i tentativi di infiltrazione negli affari puliti e di riciclaggio del denaro sporco. La Dia si occupa innanzitutto dei cantieri. Nel 2016 ha partecipato agli accessi in 103 cantieri, a seguito dei quali sono state controllate 2.720 persone fisiche, 1.047 imprese e 2.023 mezzi in tutta Italia. Si tratta "di uno dei più incisivi strumenti a disposizione per far emergere possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nelle fasi di realizzazione di un'opera pubblica".
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La Commissione europea ha convocato i Paesi (12 quelli accertati finora ndr), coinvolti dallo scandalo delle uova contaminate dall'insetticida Fipronil. Lo ha reso noto, scrive Radioor che è al fonte di questa sintesi della situazione, la commissaria Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis. 'Ho proposto di tenere una riunione con i ministri dei Paesi interessati e i rappresentanti delle agenzie sulla sicurezza alimentare di tutti gli Stati implicati nella vicenda una volta che tutti i fatti saranno disponibili', ha affermato Andriukaitis, precisando di averne gia' parlato con i ministri di Germania, Belgio e Olanda. Il Belgio e i Paesi Bassi, dove sono state prodotte le uova incriminate, si sono mobilitati per trovare i responsabili.
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Sono 438 le borse di studio erogate da Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, per un investimento di oltre 120 mila euro sul territorio, ma soprattutto sui giovani soci e figli di soci dell'Istituto di credito locale. Tre i premi speciali di 1.000 euro ciascuno per giovani partecipanti a progetti Erasmus. Ad essere destinatari delle borse di studio studenti universitari e delle scuole superiori del territorio della Banca, che conta 76 Comuni. Un impegno che dal 2001 al 2016 ha premiato in tutto 5.356 studenti, con un esborso complessivo da parte di Banca San Giorgio Quinto Valle Agno che sfiora 1,2 milioni di euro.
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"É dal 1984 che si sta attendendo questo decreto che dovrebbe, finalmente, chiarire definitivamente alcuni aspetti oggetto di confronto e, a volte, scontro, fra aziende e pubbliche amministrazioni - spiega Agostino Bonomo presidente di Confartigianato Vicenza -. Alcuni mesi fa Confartigianato, con il nostro funzionario Loris Rui, si è confrontata con i funzionari del Ministero dell'Ambiente, per analizzare le rispettive proposte e considerazioni sul testo in preparazione, che peraltro dovrà essere emanato a breve. In tale occasione abbiamo spiegato il nostro punto di vista, ma anche le molte differenze comportamentali e di regolamentazione dei singoli Comuni".
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