Pubblichiamo volentieri l'analisi che fa il presidente di ViNòva, Otello Dalla Rosa, del default della Banca Popolare di Vicenza con una doverosa premessa e puntualizzazione su una sua frase. Dalla Rosa, che non ce ne vorrà per la nostra "pignoleria", dice di aver seguito "il dibattito sulla crisi delle banche partito dalle pagine del Corriere della Sera e giunto di recente alle pagine del Giornale di Vicenza e delle testate on-line locali...". In effetti, se il dibattito è partito solo oggi sui media a cui fa cenno, la denuncia del default in arrivo è iniziata su VicenzaPiu.com dal 13 agosto 2010, come ben sa il presidente di ViNòva, che ha presentato "Vicenza. La città sbancata" per secondo e tra i pochi a Vicenza.
Se il presidente Sergio Mattarella e il premier Paolo Gentiloni ci tengono tanto, come pare, a rinnovare il mandato del governatore della Banca d'ItaliaIgnazio Visco che scade a novembre, dovrebbero almeno chiedergli qualche spiegazione. E farcela conoscere, qualora la ottenessero. Il "Fatto" sta documentando la distrazione degli ispettori di Bankitalia. Hanno stazionato per mesi, a più riprese dal 2010 al 2015, negli uffici della Banca Popolare di Vicenza senza accorgersi che il padre-padrone Gianni Zonin la stava sfasciando. Non si sono accorti che BPVi ha finanziato l'acquisto di proprie azioni da parte dei clienti per oltre un miliardo di euro.
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Lo Stato ripete continuamente che il popolo approfitta della Sua bontà e allora i goveranti aumentano le tasse, fanno tagli disastrosi, privatizzano la Sanità e in tutti i ministeri ci sono solo provvedimenti a discapito dei cittadini, ma poi consegnano 80 euro e chi si è visto si è visto... grazie per l'elemosina Per ultima c'è una ciliegina sulla torta, non mi ero dimenticata: lo stato italiano vuole così bene ai suoi cittadini che pensa di mettergli le mani in tasca, togliendo tutti i risparmi e vendendo le banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, a un euro, salvando la parte buona a vantaggio di Intesa Sanpaolo e mettendo al tappeto 220.000 famiglie. Loro vivono nel lusso più sfrenato, noi cittadini in un po' meno di un bicchiere di acqua,
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Il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa (CoVePA) in una nota ufficiale informa che: "Oggi a Palazzo Trissino con il Movimento 5 Stelle abbiamo partecipato in Sala Chiesa a una conferenza stampa. Erano presenti Il Cons. Reg. Manuel Brusco, il Senatore Enrico Cappelletti, la consigliera comunale Liliana Zaltron, gli architetti Carlo Costantini e Massimo Follesa in rappresentanza dei comitati. Il tema era focalizzato sulle infrastrutture venete in progetto di finanza e sullo stato della revisionie di due opere come la Nogara-Mare e la Meolo-Jesolo. Con il senatore Cappelletti è stata affrontata l'interrogazione che ha presentato al Ministro Graziano DelRio sulla Superstrada Pedemontana Veneta (SPV).
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Il taglio dei vitalizi ai parlamentari, col calcolo di quelli precedenti su base contributiva e non retributiva, approvato alla Camera dei deputati e a cui, per diventare legge, manca solo il passaggio in Senato, apre la porta a rivedere il sistema pensionistico. Tutte le pensioni, passate e future. Già molti indizi ci portano a pensare che le vogliano ricalcolare con il metodo contributivo. Si leggono troppe dichiarazioni con le quali si fa passare l'assioma per cui chiunque abbia una pensione calcolata con il retributivo (anche una pensione bassa) sia un privilegiato, per non credere che ci sarà un ulteriore attacco al sistema pensionistico.
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Faccio alcune considerazioni dopo aver letto un articolo di Angelo Panebianco su Il Corriere della Sera: attenzione, vogliono cancellare anche la prima parte della Costituzione! Non è bastata la vittoria del NO al referendum del 4 dicembre. Gli "assassini della Costituzione" stanno tornando e con un obiettivo più importante. La cancellazione di tutta la Costituzione. La sua trasformazione in una "Carta dei privilegi" per i ricchi, per gli sfruttatori, per gli speculatori. Per tutti quelli che stanno distruggendo il nostro paese. Attenzione! Lo stanno facendo nella maniera ambigua e truffaldina di sempre. Adesso l'argomento principe sono le tasse.
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L'Aula del Senato, riportiamo da Radiocor Il Sole 24 Ore, ha approvato la fiducia chiesta dal Governo sul decreto legge sulle banche venete. I voti a favore sono stati 148, i contrari 91, nessun astenuto. Con questo voto, Palazzo Madama ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del Dl. Il provvedimento e' stato approvato nello stesso testo gia' votato dalla Camera, dove l'unica modifica era stata l'inserimento del testo del Dl sulla sospensione del pagamento di un bond di Veneto Banca. Il provvedimento facilita la liquidazione coatta amministrativa della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
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Laura Puppato, senatrice Pd che ha un passato come imprenditrice nel settore assicurativo-finanziario, ieri si è detta (vedi nota di sotto*) soddisfata per l'approvazione della "commissione di conciliazione per i soci e risparmiatori di BPVi e Veneto Banca". L'impegno a costituire una Commissione di conciliazione - preso in questo momento - legittima il dubbio che sia una chiara mossa politica, per annacquare la decisione del PD di votare in massa per la conversione del D.L.. Se l'impegno è serio , entro dieci giorni dobbiamo vedere la Commissione operativa.
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