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Aggiornamento mercati: Milano -1,7%, Europa debole, pesa Brexit, Wall Streat apre negativa, spread a 158 punti

Di Ansa Giovedi 16 Giugno 2016 alle 15:43 | 0 commenti

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Borsa: Europa giù, Milano -1,2%. Occhi su Bank of England e dati Usa, corsa ora spinge Randgold
Prevalgono le vendite sulle principali Borse europee, soprattutto ad Atene (-2,11%), Milano (-1,31%) e Madrid (-1,03%), mentre Francoforte (-0,84%), Parigi (-0,78%) e Londra (-0,59%) limitano il calo al di sotto del punto percentuale. Negativi i futures Usa, all'indomani della decisione della Fed di non toccare i tassi, in vista anche di un possibile abbandono dell'Ue da parte del Regno Unito, a pochi giorni dal referendum del 23 giugno. In arrivo la decisione sui tassi della Banca d'Inghilterra e, dagli Usa, numerosi dati macro, tra cui le richieste di sussidi di disoccupazione, previste in rialzo, e l'indice Fed di Filadelfia sulla fiducia dei consumatori, atteso in aumento.

Sotto pressione le banche greche Eurobank (-7,02%) e National (-4,42%), insieme a Banco Popolare (-4,19%), Mps (-3,95%) e Unicredit (-2,31%) in Piazza affari. Segno meno per il petrolifero Tullow (-4,81%), Eni (-1,42%) e Shell (-0,7%), mentre corre l'estrattivo Randgold (+3,86%), spinto dalle quotazioni dell'oro.
Borsa: Milano peggiora (-1,9%),stop Banco. Scivolano Bpm, Unicredit e Intesa, giù Fca, bene solo Azimut
Amplia il calo Piazza Affari a metà seduta (Ftse Mib -1,92% a 16.202 punti) frenata da Banco Popolare (-5,2% teorico), congelata per eccesso di ribasso, mentre Mps perde il 6,21%. Sotto pressione anche Bper (-4,36%), Ubi Banca (-4,49%), Bpm (-4%) e Unicredit (-3,73%), mentre Intesa cede il 2,85%. Scivola Fca (-2,98%) nonostante i dati sulle vendite in Europa ne facciano il 4/o costruttore mentre Eni, frenata dal greggio, lascia sul campo l'1,57%. Negativo tutto il paniere principale, ad eccezione di Azimut (+0,77%), mentre tra i titoli a minor capitalizzazione Rcs (-0,13%) si mantiene a 0,74 euro, cioè al di sopra dell'Opa a 0,7 euro di Andrea Bonomi, e Cairo (+1,12%) continua a salire, in vista di un possibile rilancio.
Borsa: Europa debole, Milano -1,7%. Pesa Brexit, in arrivo sussidi e fiducia consumatori Usa
Confermano il calo le Borse europee in attesa di Wall Street, i cui futures sono deboli, dopo che la Banca d'Inghilterra ha lasciato i tassi invariati ed ha stigmatizzato i rischi di una uscita della Gran Bretagna dall'Ue con il referendum del prossimo 23 giugno. Milano (Ftse Mib -1,7%) si conferma la peggiore insieme ad Atene (-1,57%), più caute invece Francoforte (-0,95%), Madrid (-0,87%), Londra (-0,74%) e Parigi (-0,63%). Attesa negli Usa per una serie di dati dalle partite correnti alle richieste di sussidi, dalla fiducia dei consumatori (Fed di Filadelfia) all'inflazione. Soffrono le banche, dalla greca Eurobank (-6,62%) alla spagnola Bankia (-3,31%), mentre in Piazza Affari Banco Popolare (-5,03%) rientra da un congelamento ed Mps cede oltre il 5%. Soffre anche Unicredit (-3,55%), in attesa di conoscere il volto del nuovo A.d. Cede Fca (-2,9%), insieme ai rivali europei Peugeot e Volkswagen (-1,3% entrambe), nonostante il rialzo registrato dalle vendite di auto in Europa.
Spread a 158 punti, top da quasi un anno. Livello più alto da luglio 2015. Rendimento all'1,55%
Lo spread tra Btp e Bund si amplia a 158 punti base avvicinandosi ai massimi da quasi un anno, da luglio 2015. Il rendimento del decennale italiano è all'1,55%.
Borsa: Wall Street apre negativa. S&P 500 perde lo 0,40%
Apertura in territorio negativo per Wall Street. Il Dow Jones perde lo 0,32% a 17.582,92 punti, il Nasdaq cede lo 0,50% a 4.811,58 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lascia sul terreno lo 0,40% a 2.063,24 punti.
Petrolio: in calo a Ny a 47,14 dollari. Quotazioni perdono l'1,81%
Il petrolio in calo a New York, dove le quotazioni perdono l'1,81% a 47,14 dollari al barile.
Oro: sale su onda incertezza, +1,9%. Metallo prezioso a 1.313,00 dollari l'oncia
L'oro avanza sulla scia dell'incertezza a livello globale, con le banche centrali che non sembrano in grado di rassicurare. Le quotazioni del metallo prezioso salgono dell'1,9% a 1.313,00 dollari l'oncia.

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