Quotidiano | Categorie: Politica

Borse: ci salverà la Cina?

Di Giancarlo Marcotti Sabato 19 Dicembre 2015 alle 13:31 | 0 commenti

ArticleImage

All’indomani del rialzo dei tassi annunciato dalla Federal Reserve pubblicavo l’articolo "Tassi Usa, c'è chi festeggia per lo 0,25% in su. E in Italia per Renzi nessun problema, banche sono solide. Come BPVi e Veneto Banca?" nel quale fra l’altro scrivevo: “Insomma potrei vantarmi che da diverso tempo vi raccontavo cosa sarebbe accaduto ieri a New York e che ora si è puntualmente verificato, ma non lo faccio perché era una previsione troppo facile. Più difficile sarà capire cosa accadrà dopo questo momento di “ubriacatura”, quando ci sveglieremo e capiremo che non basta alzare i tassi negli Stati Uniti di 25 centesimi di punto percentuale per dire che siamo fuori dalla crisi”.

Ebbene è vero che ci si sveglia dopo una notte, ma pensavo che il momento di “ubriacatura” durasse almeno per qualche giorno, invece non possiamo neppure paragonarlo ad un fuoco di paglia. E’ stato un fulmine, poi … il diluvio.Ora qualcuno dovrebbe intervenire, ma la domanda che laconicamente rimane senza risposta è: chi?

Due giorni fa è intervenuta la Banca del Giappone, risultato: zero (anzi meno ancora!).

La Fed ha alzato i tassi, cosa può fare adesso? Dire: scusate! Abbiamo sbagliato. Cancelliamo tutto, come se non l’avessimo fatto?

Dico, vabbé sputtanarsi, ma fino a questo punto penso proprio di no.

Ed allora riponiamo tutte le nostre speranze sulla Bce, ma anche lei si trova in cattive acque. Quel che poteva fare Draghi (ossia quello che gli ha concesso la Bundesbank) lo ha fatto due settimane or sono, ora che altro può fare?

La Bce è stata chiamata a sostenere i bilanci pubblici, e lo ha fatto, ora l’Italia (e non solo) gli chiede di sostenere anche il sistema bancario, e questo non lo vuol fare (o meglio la Germania dice di no!), quindi?

Quindi abbiamo una sola speranza (per far risalire le Borse, intendo), augurarsi che le forti ondate di vendite che hanno investito il mercato borsistico americano in questi ultimi due giorni fossero dovute esclusivamente alle scadenze tecniche.

Non è assolutamente esclusa questa eventualità, anzi! Guardando il mercato valutario … qualche speranza c’è.

Anche nella migliore delle ipotesi, però, l’esito sarebbe sconfortante, perché significherebbe che i mercati finanziari planetari verrebbero non solo influenzati, ma indirizzati dalla Cina.

Oddio come siamo caduti in basso!

(Chi vuol capire legga l’articolo “La Cina ha mandato alla Yellen un altro avvertimento”)

Leggi tutti gli articoli su: Cina, Borsa, Bce, Borse, Tassi Usa, mario Daghi

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Lunedi 26 Novembre 2018 alle 10:21 da Luciano Parolin (Luciano)
In Per Colombara troppi supermercati in apertura a Vicenza: ad approvarli fu l'amministrazione di cui faceva parte

Sabato 17 Novembre 2018 alle 00:12 da Kaiser
In IEG, dimissioni anticipate di Matteo Marzotto: scoperta la rappresentanza sia pur minima di Vicenza a Rimini a poco da sbarco in Borsa

Martedi 13 Novembre 2018 alle 23:55 da Kaiser
In Fare i conti con l’Europa o per l’Europa, l'ex ministro Padoan a Vicenza: "l'Italia è un paese bancocentrico e ha un problema di credibilità"
Gli altri siti del nostro network