Brexit: sterlina a 1,4886 dlr, top 2016. Borsa: Milano brillante. Europa sale con futures
Giovedi 23 Giugno 2016 alle 15:28 | 0 commenti
Brexit: spread Btp torna sotto quota 130. Rendimento in calo all'1,38%
Lo spread tra Btp e Bund torna sotto quota 130 punti base, a 129, in un mercato che sta scommettendo sulla vittoria del fronte 'Remain' nel referendum sulla Brexit. Il rendimento del decennale del Tesoro è in calo all'1,38%. Brexit: sterlina a 1,4886 dlr, top 2016. Euro riaggancia quota 1,14 dollari, prima volta da inizio giugno La sterlina si rafforza sul dollaro e vola fino a 1,4886 dollari nel giorno del referendum sulla Brexit, toccando il livello più alto di quest'anno, per la precisione dal 31 dicembre scorso. Più contenuto il rialzo nel cross con la valuta unica con oscillazioni attorno a 0,765. L'euro è in deciso rialzo sul biglietto verde e riaggancia quota 1,14 dollari per la prima volta dall'8 giugno, per poi assestarsi attorno a 1,1380 dollari.
Borsa: Europa sale con futures, Milano+3%. Fiducia su esito Brexit, attesa per dati Usa, banche sugli scudi
Le Borse europee scommettono sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Ue, mentre le urne del referendum sulla Brexit sono aperte da quasi 5 ore. Milano (Ftse Mib +3%) è in testa davanti a Parigi (+2,32%), Francoforte (+2,29%), Madrid (+2,1%) e Londra (+1,45%). In rialzo di oltre un punto percentuale i futures Usa, in attesa di numerosi dati macro. In luce le banche, da Bpm (+6,48%), Ubi (+5,94%) e Banco Popolare (+5,76%). Accelerano anche Unicredit (+4,65%), dopo un congelamento al rialzo, e Intesa (+4,18%). Bene le greche Alpha (+3,62%) ed Eurobank (+3,06%), insieme a SocGen (+4,1%) a Parigi ed Abn (+4,04%) ad Amsterdam. A Londra acquisti su Rbs (+3,24%) e sulla catena alberghiera Intercontinental (+4,07%).
Borsa: Milano brillante (+2,8%) con Bpm. Corrono Unicredit e Intesa, Telecom ed Exor, stabile Rcs
Piazza Affari si mantiene sui massimi a metà seduta (Ftse Mib +2,9%) nel giorno del referendum sulla Brexit, spinta dai titoli bancari. In primis Bpm (+6,38%) e Banco (+6,04%) dopo il successo dell'aumento di capitale da 1 miliardo di quest'ultimo, necessario per procedere con la fusione tra le due popolari. Sul podio anche Ubi (+6,21%), seguita da Mediobanca (+5,44%), Bper (+4,97%), Unicredit (+4,65%) e Intesa (+4,37%). Forti acquisti poi su Telecom (+5,06%), Cnh (+3,8%), Unipol (+3,52%) ed Exor (+3,32%). Numerosi i titoli in rialzo di oltre il 2%, da Finmeccanica (+2,74%) a Saipem (+2,95%) ed Eni (+2,34%), pronta ad un'alleanza con Enel (+1,79%) sulle rinnovabili. Poco mossa Rcs (+0,39%) a 0,77 euro), sempre al di sopra degli 0,7 euro che offrono sia Cairo (-0,05% a 4,39 euro), che ha da poco rialzato la propria Ops, sia Imh, in vista di un possibile rilancio dell'Opa.
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