Dopo quello della BPVi del 5 marzo anche il verbale di assemblea del 5 maggio di Veneto Banca sarebbe monco: lo teme il dr. Rocca
Lunedi 27 Giugno 2016 alle 15:28 | 0 commenti
«Egr. direttore Giovanni Coviello, ho avuto il piacere di fare la sua conoscenza lo scorso 7 maggio 2016 quando entrambi siamo stati relatori a Vicenza al convegno sulla Banca Popolare di Vicenza organizzato dall'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" presieduta dal sig. Luigi Ugone. Mi permetto di contattarLa per una cortesia. Il precedente 5 maggio 2016 io avevo presenziato all'Assemblea di Veneto Banca, tenutasi a Venezia Mestre, ed ero intervenuto a commento della relazione dell'AD Carrus. Nel verbale dell'Assemblea, sia l'intervento di Carrus sia il mio sono stato totalmente omessi. Le domando se per caso Vicenzapiù era presente e ha registrato i lavori assembleari, o se ha idea di chi potrebbe disporre della registrazione». Questa è la domanda pervenutaci dal dr. Riccardo Federico Rocca dell'omonimo studio di Consulenza legale e fiscale che opera a Milano.
Domanda analoga, per tipologia di possibili amnesie notarili, a quella che per la Banca Popolare di Vicenza ha preso la via del tribunale e che da noi ha trovato già una risposta video documentata nel nostro articolo «Francesco Iorio: "risarcimenti ai soci BPVi scavalcati!". Ma il notaio Francesca Boschetti omette: denunciata per falso ideologico. La prova video: l'impegno è ancora più secco. Per la gioia dei soci e del... Fondo Atlante».
Questa volta, però, non abbiamo il video ma, confortati dal ricordo del collega Stefano Righi del Corriere della Sera, autore de Il Grande Imbroglio, che, contattato, ricorda anche lui il passaggio a cui fa riferimento il noto consulente milanese, pubblichiamo come contributo alla trasparenza (dopo il nostro libro "Vicenza. La città sbancata") l'osservazione completa del dr. Riccardo Federico Rocca, ceh giriamo anche a Veneto Banca, chiedendo un chiarimento nella speranza che sia possibile porre rimendio alla dimenticanza da lui lamentata.
Desidero segnarle una irregolarità che potrebbe meritare una qualche attenzione dalla stampa
e, al contempo, chiederle una cortesia.
I) Lo scorso 5 maggio 2016 ho presenziato all'Assemblea di Veneto Banca, tenutasi a Venezia Mestre, e sono intervenuto a commento della relazione dell'AD Carrus.
Nel verbale dell'Assemblea, redatto dal notaio Talice, che allego, sia l'intervento di Carrus sia il mio sono stato totalmente omessi.
In particolare il dott. Carrus nel suo intervento introduttivo aveva precisato che i problemi di Veneto Banca con le proprie sofferenze non dipendevano dagli affidamenti alle imprese del territorio, ma dal finanziamento di speculazioni immobiliari. Detto intervento che si è sviluppato per circa 15 minuti così è stato verbalizzato: «passando la parola all'amministratore delegato dott. Cristiano Carrus, che illustra gli aspetti più significativi del bilancio di esercizio e della relazione sulla gestione. Nel corso della sua relazione l'amministratore delegato aggiorna anche i soci sull'attività posta in essere dal Consiglio di amministrazione in relazione al piano industriale di risanamento della banca».
II) Come da dottrina (Notaio Busani) e giurisprudenza costante, il verbale dell'assemblea è la narrazione dell'evento assembleare: delle dichiarazioni che vengono effettuate e dei fatti che vi accadono. Il verbale è, pertanto, anzitutto, un "resoconto" della volontà dell'assemblea (Guerrera, Tr. Abbadessa Portale, II, 95). Possono, pertanto, essere ragione di annullabilità (e cioè qualora «impediscano l'accertamento del contenuto, degli effetti e della validità della deliberazione») la «incompletezza» e la «inesattezza del verbale» (art. 2377, 5° co., n. 3). La verbalizzazione delle dichiarazioni dei partecipanti trova nella legge tre presupposti: 1) che si tratti di «dichiarazioni pertinenti all'ordine del giorno»; 2) che la verbalizzazione avvenga per riassunto; 3) che la verbalizzazione sia richiesta dal soggetto che effettua la dichiarazione. Quanto al fatto che la legge dispone la verbalizzazione delle dichiarazioni, (solo) se richiesta, occorre osservare che, da un lato, la verbalizzazione della dichiarazione può essere ovviamente effettuata dal segretario anche se non richiesta; e, d'altro lato, che non potrebbe essere considerato "carente" un verbale che non riportasse le dichiarazioni la cui verbalizzazione non fosse stata richiesta (anche se la best practice della verbalizzazione, specie se notarile, per la ragione di fare del verbale la "fotografia" degli eventi assembleari, dovrebbe imporre la verbalizzazione di tutto ciò che accade, a prescindere dal fatto che ne sia richiesta la verbalizzazione).
III) L'assoluta rilevanza dell'intervento del dott. Carrus in apertura di assemblea e la pregnanza dei successivi interventi imponeva, a mio avviso, anche ai fini della corretta comprensione dei lavori assembleari, che di essi fosse data ampia verbalizzazione.
Grazie
Riccardo Federico Rocca
Studio di Consulenza legale e fiscale
MilanoÂ
Una domanda la facciamo noi ora: possibile che anche i verbali di notai lascino adito a dubbi di "manipolazione"?
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