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Da Gianni Mion "Noi che credevamo nella BPVi" e il direttore di VicenzaPiù. Intanto lunedì l'annuncio del Cda della Fondazione Roi e martedì l'azione di responsabilità

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 10 Dicembre 2016 alle 15:52 | 0 commenti

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Un primo, doppio effetto lo ha avuto la "denuncia" del convegno burla organizzato per il 26 novembre da Achille Variati e da Renato Bertelle, avvocato vero ma sedicente presidente di un'associazione di soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza dell'era del "cerchio stregato" di Gianni Zonin & c. (dimostreremo subito dopo questo week end al sindaco e a sostegno della richiesta di sue dimissioni per "bugie" manifeste) che l'Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza è puramente virtuale così come il suo presidente che aveva invitato da solo sul palco). Il lunedì successivo al "sabato del teatrino" politico locale il presidente Gianni Mion , ecco un "effetto", ci ha invitato per venerdì alle 16,30 a un incontro a quattrocchi con lui. E per lo stesso giorno, per le 15, lo abbiamo saputo incrociandoci nell'area di Via Btg Framarin, Mion aveva invitato, questo è l'altro effetto di una "non partecipazione" motivata alla recita del 26 novembre, anche l'Associazione Noi che credevamo nella BPVi, che oggi rende pubblico l'incontro, ragion per cui pubblichamo la sua nota e poi riferiamo del nostro incontro col presidente Mion

Scrive Noi che credevamo nella BPVi nella nota che c'è stato un «cordiale incontro tra e i responsabili dell'Associazione "Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza" e il nuovo Presidente BPVi, dr. Gianni Mion. L'incontro si è svolto in un'atmosfera di confronto con l'Associazione che ha fatto alcune richieste tra cui quella di vedere le carte della delibera dell'azione di responsabilità della prossima assemblea del 13/12/2016 e di aver la possibilità di avere un proprio avvocato al tavolo dell'azione di responsabilità stessa». Bene, questo ci arriva e questo annotiamo con piacere.

Riferiamo con qualche dettaglio in più, visto che ... c'eravamo, del nostro incontro col presidente della BPVi a cui abbiamo subito spiegato, su sue due esplicite e secche richieste, intanto che non "ce l'abbiamo con la banca" che ora presiede ma con chi l'ha distrutta inzialmente, con chi l'ha danneggiata ulteriormente dopo l'uscita del vecchio Cda e con chi dovesse gestirne male i resti

E abbiamo, poi, risposto alla seconda delle sue domande inziali che nulla vogliamo, non è nella nostra storia né tantomeno nel mio DNA personale, dall'attuale BPVi se non un rapporto professionale e non falsato dalla pessima gestione attuale dei rapporti con la stampa indipendente, o con quel che ne rimane, attuata dal portavoce, ex Zaia ed ex Zonin, Giampiero Beltotto.

Il resto del lungo incontro, quindi, è servito a conoscersi e a scambiarsi sensazioni più che "informazioni" aziendali oltre che racconti personali e professionali di vita con un presidente che si trova a gestire il compito di dover tutelare gli interessi del nuovo e unico socio che l'ha scelto, il Fondo Atlante, e di provare a ridurre i danni subiti da decine di migliaia di soci cercandone gli spazi fra le azioni utili e indispensabili ad Atlante stesso, che senza la gestione delle litigations, non può andare da alcuna parte.

Prendiamo e diamo atto a Mion, intanto, che nel frattempo siamo usciti dalla black list dei non invitati ai momenti pubblici, quelli in cui si possono fare, e noi le facciamo, domande non preventivate, ma siamo pronti a rientrarci perchè fidarsi è bene, non fidarsi è meglio .

Visto lo spessore dimostrato da Mion, che ha parlato in teatro il 26 novembre (qui il video, e in copertina la foto di un presidente che appare solo e che deve aprirsi..., ndr), con noi il 2 dicembre, lo stesso giorno con l'Associazione presieduta da Luigi Ugone e il 5 dicembre con i presenti in Sala Bernarda (qui il video, ndr), pochi assessori ma quasi tutti i consiglieri, il delegato Confidi, nessun sindacalista e nessuno del mondo associativo, confidiamo, comunque e fin da subito, in incontri trasparenti in occasione, intanto, dell'annuncio lunedì 12 dei nomi del nuovo Cda della Fondazione Roi, altro fatto incompiuto che sabato 26 avevamo rimproverato di persona a Mion dopo averlo denunciato da lungo tempo su questo mezzo, e, poi, della conferenza stampa dopo l'assemblea convocata per il 13 dicembre per l'azione di responsabilità in cui conosceremo, pensiamo, anche il nuovo Ad della BPVi nonchè presidente del Comitato strategico di Veneto Banca,  Fabrizio Viola.

Chiamato a riparare i danni a Vicenza dell'era lunga di Zonin e di quella più corta, ma non per questo meno dannosa, del suo ultimo ad, Francesco iorio, guarderemo senza preconcetti, come facemmo all'arrivo di Iorio in cui avevamo riposto speranze poi disilluse dal suo operato, a quello che Viola con Mion vorrà fare per costruire un futuro tuttora incerto per Banca Popolare di Vicenza, per Veneto Banca e per tutti i loro azionisti, i 118.000 vecchi e il di fatto unico nuovo, Atlante, nella prospettiva dell'unione delle due ex Popolari Venete. 


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