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Un sosia scambiato per Iacopo De Francisco: saperci correggere "fotografa" la nostra libertà... di non approfondire i numeri della transazione BPVi e il presunto viaggio di Iorio a Miami "più di piacere che di lavoro"

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 22:45 | 0 commenti

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Oggi volevamo commentare il sia pur comprensibile riserbo, dopo le ottimistiche comunicazioni iniziali,  della Banca Popolare di Vicenza (e di Veneto Banca) sui numeri di chi abbia ad oggi aderito alla transazione proposta ai soci traditi (94.000 i suoi destinatari per l'ex Popolare vicentina e 75.000 per quelli della cugina e ora promessa sposa montebellunese). Pensavamo, anche, di approfondire le voci, riportate dal collega Luca Cirimbilla su L'ultima Ribattuta, un aggressivo quotidiano web romano generalmente ben informato, che dopo aver riferito dell'addio alla BPVi , da noi anticipato ieri, di Iacopo De Francisco, l'ex vice direttore vicario e braccio destro di Francesco Iorio, sul famoso e poi improduttivo viaggio negli Stati Uniti dell'ex ad di Popolare Vicenza con l'obiettivo di cercare fondi d'investimento disposti ad entrare nel capitale della banca riportava l'ipotesi che «in quei giorni Iorio non visitò neppure l'ufficio della Popolare Vicenza a New York. Qualche voce sostiene si sia recato a Miami, per un viaggio più di piacere che di lavoro...».

Ovviamente nessuno in Via Btg. Framarin potrebbe oggi commentare le voci, tanto più se "sembrebbe che verrà effettuato un audit interno per esaminare lo svolgimento della trasferta considerata "storica", ma in maniera assai ironica», come scrive il collega romano, e a maggior ragione se, come invece riportano voci locali, l'uscita 3 giorni fa, il 15 gennaio, di Giovanni Rossi, responsabile della Direzione Risorse Umane, potrebbe essere collegata con l'episodio del viaggio per lo meno doppio.

Ma una foto a dir poco "doppia" ci porta a cambiare argomento e ad occuparci di un nostro, sì nostro, errore col gusto di ammetterlo e di dimostrare che in questa ammissione c'è la dimostrazione della nostra libertà e della nostra trasparenza anche se l'episodio in sè è marginale e non tocca la sostanza dell'articolo in cui abbiamo, anzi, per la precisione, ho commesso l'errore.

Nell'anticipazione dell'uscita di De Francisco da BPVi  che intanto rimane nel cda della controllata siciliana Banca Nuova, scrivevamo: «assume un particolare significato la foto dell'ormai ex vice dg tutto solo in occasione dell'assemblea semivuota sulla BPVi organizzata il 3 dicembre dall'infelice accoppiata tra Achille Variati e Renato Bertelle».

Vera la notizia dell'addio, errata la foto, che pure in passato avevamo a attribuito all'ex vice dg vicario, e di conseguenza anche l'annotazione che fosse presente al convegno burla in teatro.

Per effetto di una straordinaria somiglianza (e della nostra incombente vecchiaia) abbiamo fotografato in quell'occasione un signore che Iacopo non si chiama e tanto meno fa il lavoro di De Francisco (abbiamo capito oggi chi è, è un dirigente ma non bancario) anche se magari sognerebbe di farlo in considerazione delle perdite economiche che farebbe presupporre il suo sguardo crucciato, da socio "disossato".

Siamo proprio vecchi e non nascondiamo l'errore dietro la rabbia (sì, rabbia, non ira) che stavamo provando per la genesi e gestione dell'assemblea, ma, dopo esserci scusati con De Francisco e col «fotografato» meno facoltoso, vi proponiamo affiancate le due foto: quella del vero ex dg a sinistra e quella del sosia...

Scoppiate a ridere e prendeteci in giro, ce lo siamo meritato.

Anche se questo errore, che ci pare veniale e, soprattutto, comico, ci porterà a controllare ancora di più quello che scriviamo, storicamente ad oggi dite voi se giusto o sbagliato...


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