Il punto sulle banche tra cause, rating, sistema e politica. Intanto per S&P rating Veneto Banca a B invece che CCC+ grazie a supporto Stato ma per banche italiane in arrivo progressi e riduzione Npa
Martedi 6 Giugno 2017 alle 22:57 | 0 commenti
Sono oltre 3.000 le denunce di azionisti di Veneto Banca per truffa ed estorsione inviate a Treviso dai magistrati di Roma. E come scrivono Corriere del Veneto e Mattino di Padova, tutto è fermo per ora a causa della mancanza di magistrati in grado di occuparsi delle pratiche. La Procura generale di Venezia ha già individuato nel pm Massimo de Bortoli il magistrato che dovrà seguire l'inchiesta. Ad aiutarlo ci sarà un nuovo magistrato che dovrebbe liberare de Bortoli dall'ordinaria amministrazione e probabilmente una task force della Polizia tributaria della Guardia di Finanza. Ma non si sa quando il nuovo giudice arriverà , le ipotesi indicano che potrebbe essere tra un paio di mesi. Il lavoro è complesso e lungo: infatti ogni posizione dovrà essere valutata dal magistrato, che indicherà l'ipotesi di reato.
Non solo, ma l'indagine potrebbe diventare anche una corsa contro il tempo poiché il reato di truffa si prescrive in 6 anni e quindi molte denunce rischiano di finire in archivio. Al momento l'indagine principale, che riguarda 14 ex amministratori di Veneto Banca e anche l'ex dg Vincenzo Consoli, è a Roma dove i pm capitolini hanno chiuso l'inchiesta per aggiotaggio e ostacolo alle attività delle autorità di vigilanza bancaria. A Treviso quindi stanno tornando le stesse denunce che dalla Marca erano partite verso la capitale proprio su richiesta della Procura romana.
Intanto "Veneto Banca ha un outlook negativo e un rating B che incorpora il potenziale supporto dello Stato. Senza questo supporto il rating attualmente sarebbe CCC+". Così ha dichiarato Mirko Sanna, director Financial Services Ratings Emea di Standard & Poor's, parlando ai giornalisti a margine del convegno '2017 Italy Bank & Sovereign Event'. "Anche se ricevessero la ricapitalizzazione dello Stato comunque i subordinati verrebbero riconvertiti in azioni come richiesto dalla normativa. L'outlook negativo riflette la possibilità che se il supporto non fosse sufficiente questo potrebbe portare a potenziali perdite sui senior bond", ha aggiunto Sanna.
"Attendiamo la decisione dell'Autorità europea e se queste banche (Mps, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, ndr) dovessero essere ricapitalizzate senza essere risolte, questo chiaramente permetterà loro non solo di essere ricapitalizzate, ma anche di vendere lo stock di Npa (Non performing asset) in eccesso e quindi di essere ristrutturate. Questo rassicurerà i depositanti e i possessori di senior", ha proseguito Sanna, che vede "tra gli effetti positivi, anche l'effetto a catena sulle altre banche italiane, considerando che solo l'anno scorso per supportare il sistema le banche più solide hanno dovuto spendere oltre 10 miliardi".
Alla domanda se sarà trovata una soluzione positiva per le banche venete in difficoltà , Sanna ha risposto: "il principale rischio è più che altro sulla percezione degli investitori e dei depositanti perchè bisogna vedere quali azioni saranno prese. Bisogna considerare che una parte sgnificativa dei bond senior sono posseduti dai retail e quindi va valutata anche la loro reazione e vedere come il mercato reagirebbe ad eventuali perdite".
Il consolidamento del settore bancario in Italia - ha proseguito Sanna - "è inevitabile per raggiungere i livelli di efficienza necessari. Il consolidamento del sistema bancario è necessario per tagliare i costi delle banche e per avvicinare la loro redditività alla media del sistema. Il sistema bancario ha bisogno di banche più grandi ed efficienti per far fronte alle sfide future. In Italia ci aspettiamo un consolidamento in maniera graduale perchè ci sono ostacoli. La storia ci ha dimostrato che mettere assieme due deboli non fa uno più forte. Bisogna procedere a piani di ristrutturazione con la riduzione di Npa e a richieste di ricapitalizzazione e questo potrebbe spaventare le banche".
Il settore bancario rimane comunque sotto i riflettori in virtù delle molte partite aperte. Dopo l'accordo sulla ricapitalizzazione precauzionale di Mps, gli investitori attendono in primo luogo novità sul salvataggio della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Ieri il presidente dell'istituto di Montebelluna, Massimo Lanza, ha sottolineato di ritenere l'ipotesi bail-in "irragionevole", ma ha ribadito preoccupazione per l'allungamento dei tempi. A livello macro, d'altra parte, molti osservatori indicano il comparto bancario tra quelli più esposti alla volatilità in caso di elezioni anticipate.
'Abbiamo sempre considerato la probabilità di elezioni anticipate nel 2017 molto bassa - scrivono gli analisti di Equita - ma negli ultimi giorni c'è stata un'accelerazione dei negoziati per cambiare la legge elettorale. 'Pensiamo - aggiungono - che in caso di elezioni anticipate l'Italia potrebbe essere penalizzata in termini di scelte di portafoglio a favore di altri Paesi con minor rischio politico'.
'Il ciclo elettorale incombente - notano quindi gli esperti di un'altra Sim milanese - potrebbe portare volatilità sul mercato e soprattutto sui titoli maggiormente sensibili come i finanziarì'.
Per il salvataggio delle due banche venete il Governo si appella anche agli imprenditori veneti. Lo fa ancora una volta il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta parlando al congresso del sindacato dei bancari First Cisl. Baretta cita il buon tasso di adesioni registrate dalle proposte di rimborso fatte dalle due banche agli azionisti e aggiunge: "Anche la classe imprenditoriale di quei territori dovrebbe fare la sua parte, ma l'atteggiamento restio lascia pensare".
Il Governo non farà la ricapitalizzazione precauzionale delle banche venete senza l'ok della Ue ma "siamo convinti che queste banche vadano salvate e rilanciate". Questo aggiunge il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, secondo cui "è un errore non considerarle sistemiche da un punto di vista economico perché per i loro territori del Nord Est, ci potrebbe essere anche un impatto sull'andamento economico generale" con un riferimento indiretto al Pil del Paese. "Per questo il Governo ha detto di essere contrario al bail-in".
La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche è, altresì, importante che parta sempre secondo il sottosegretario all'Economia: "Noi eravamo favorevoli a una Commissione d'indagine poi il fatto che sia diventata d'inchiesta ha complicato la situazione ma se parte nonostante l'imminente fine della legislatura ha un significato importante che travalica la fine della legislatura".
Infine, Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, rispondendo a una domanda a proposito delle ipotesi di fallimento delle banche venete (Popolare di Vicenza e Veneto Banca) ha detto: 'È un fallimento che puo' avere ripercussioni sul territorio, sull'Italia, sullo spread. È giusto che tutte le autorità che si stanno occupando di questo facciano del loro meglio per risolvere la situazione per negoziare con l'Europa le condizioni di utilizzo dell'intervento pubblico'.
L'ad di Intesa ha confermato di essere contrario a un ulteriore intervento di privati per operazioni di messa in sicurezza degli istituti veneti: 'È il modo sbagliato di partire. Atlante è intervenuto prima con 2,5 miliardi, poi a gennaio ha sottoscritto un ulteriore miliardo perchè il presupposto doveva essere quello dell'intervento pubblico successivo. Credo che occorra mettere un punto a questa vicenda. Dobbiamo rinegoziare con l'Europa le condizioni di una banca che deve avere prospettive di redditività , ma non dobbiamo costruire la banca migliore del mondo nel Veneto. Bisogna anche avere un approccio di ragionevolezza".
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