Intesa Sanpaolo, eppur si muove: la risposta alla correntista ex BPVi costretta a pagare 10 euro per una nuova card. Ora attendiamo risposte sui fidi (non) multipli
Lunedi 27 Novembre 2017 alle 20:32 | 0 commenti
Pubblicato il 27 novembre alle 15.07, aggiornato alle 20.32. Il 21 novembre scorso pubblicavamo una lettera di una correntista ex BPVi (oltre che socia "truffata") ora "trasferita" automaticamente tra i clienti di Intesa Sanpaolo e costretta, sosteneva la cliente e lettrice Paola, a pagare 10 euro per la nuova card che dal 31 marzo 2018 sarà obbligatoria per servirsi dei sistema online della "nuova nbanca" e la titolavano così «Intesa Sanpaolo col nuovo bancomat "succhia" a ogni ex correntista e socio BPVi 20 volte gli 0,50€ pagati per blocco conti buoni ex PopVi. Paola chiede il perchè al nuovo interlocutore». Contestualmente chiedevamo a Banca Intesa Sanpaolo «una risposta su quanto scrittoci», risposta "non facile" da ottenere (in prima battuta ci chiedevano addirittura e inopportunamente nome e cognome della cliente che esponeva invece ed evidentemnete un caso generale).
Dopo varie insistenze a fronte di vari ritardi venerdì sera alle 19.38 ci arrivava finalmente la risposta che pubblcihiamo oggi e non nel week end per una sua maggiore diffusione e non prima, però, di aver cercato invato di ottenere telefonicamente dalla nostra collega interlocutrice per l'ufficio stampa di Intesa qualche informazione in più (rispetto a quelle riportate sul sito della Banca) sulla carta Flash che, leggendo la risposta data a noi e, pensiamo, non alle varie Paole e ai vari Paoli, potrebbe risolvere il problema delle centinaia di migliaia di correntisti e correntiste a loro "insaputa" che a dieci euro l'uno l'uno farebbero un incasso di...
Prima di pubblicare la risposta a Paola ricordiamo a Intesa e ai nostri lettori che ad oggi, pur avendolo sollecitato di nuovo, non ci è pervenuto alcun chiarimento sul caso dei fidi multipli, promessi come intangibii da Carlo Messina, ma evidentemente con delle difficoltà di attuazione visto quanto da noi pubblicato il lontano 13 ottobre sotto il titolo «Carlo Messina di Intesa Sanpaolo: va tutto bene per le aziende clienti delle fu BPVi e Veneto Banca. Tutto tutto anche per oro, Iran, fidi multipli e... per fornitori della stessa Intesa?».
Poiché l'ufficio stampa di Intesa, anche qui, tende a ridurre il tutto a un caso singolo e non, invece, sintomatico di oggettive difficoltà nel poter rendere realizzabile la promessa di Messina di mantenere i fidi multipli che cozzano con le varie Basilea, abbiamo riformulato la domanda così sperando di aver maggior fortuna:
«...dopo le assicurazioni del dr. Carlo Messina che i fidi multipli sarebbero stati mantenuti in toto, sembrano smentire l'impegno assunto vari casi esistenti, tra cui quello segnalato nel nostro articolo di un vostro cliente/fornitore, che per ottenere un anticipo fatture su fornitura a Intesa Sanpaolo ha dovuto acconsentire ad un ulteriore rinvio della delibera di conferma dei tre affidamenti di cui era beneficiario con le tre banche, le due venete e Intesa Sanpaolo stessa. Chiediamo delucidazioni al riguardo».
In fiduciosa e tenace attesa che Intesa Sanpaolo risponda con chiarezza anche a questo e a futuri quesiti per non alimentare dubbi che nel "perimetro" di quanto acquistato a 50 centesimi dalla fu Banca Popolare di Vicenza non ci sia anche il suo acclarato "ostacolo alla informazione" (almeno verso i mezzi indipendenti), pubblichamo la risposta sulle carte sperando che la stessa risolva i problemi segnalati non solo da Paola ma dai nostri lettori, clienti anche di Intesa Sanpaolo. Grazie
“Gentile Direttore, La ringraziamo della segnalazione e, relativamente a quanto lamentato dalla nostra Cliente, osserviamo quanto segue. Per consentire la piena operatività su tutti gli sportelli automatici del Gruppo lntesa Sanpaolo, si rende necessario sostituire le carte prepagate emesse da Banca Popolare di Vicenza con carte di nuova emissione. Le nuove carte consentiranno ai clienti di accedere a tutti i servizi disponibili presso le casse veloci automatiche del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Abbiamo quindi comunicato ai clienti possessori di carte prepagate emesse da Banca Popolare di Vicenza il recesso dai relativi contratti con effetto dal 31 marzo 2018, invitando i medesimi a recarsi presso la propria filiale dove, a partire dal prossimo 11 dicembre, potranno richiedere l’emissione di una nuova carta, ove di loro interesse.
Si segnala inoltre che ai clienti che richiederanno una carta prepagata Flash (nominativa o al portatore) entro il prossimo 31 marzo non sarà addebitato il costo di acquisto normalmente previsto per tale carta.
In ogni caso già ora i prelievi con le carte prepagate emesse da Banca Popolare di Vicenza sono gratuiti sulle casse veloci automatiche del Gruppo Intesa Sanpaolo, se effettuati tramite il circuito BANCOMAT®".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.