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La soluzione Intesa per BPVi e Veneto Banca: mentre mancano quelle dei soci sono positive le reazioni della Borsa e di Confindustria oltre che dei sindacati Fabi, First Cisl e Uilca

Di Redazione Economica VicenzaPiù Mercoledi 21 Giugno 2017 alle 22:55 | 0 commenti

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Piazza Affari col +1.2% ha ingranato la marcia in vista dell'annuncio di una soluzione di salvataggio per gli istituti veneti in difficoltà da parte di Intesa Sanpaolo che è stata premiata con un aumento del 2,45%. Mentre mancano prese di posizione delle associazioni dei soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, che rischiano di rimanere col cerino in mano, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, a proposito della soluzione per il salvataggio delle banche venete, ha sottolineato 'l'impegno del Governo per una soluzione positiva per risparmiatori, occupazione e imprese in un territorio strategico per la ripresa dell'economia italiana'.

Boccia ha parlato a margine del Consiglio generale che si è appena concluso a Napoli, commentando la notizia dell'intervento di Intesa Sanpaolo per Popolare Vicenza e Veneto Banca.

Soddisfazione generale è stata anche manifestata dai maggiori sindacati dei bancari.

'Esprimiamo forte apprezzamento e sostegno all'offerta che Intesa Sanpaolo ha avanzato nei confronti delle banche venete, anche alla luce dell'attenzione alle persone, alla sostenibilità sociale nonché alla cura delle relazioni sindacali che il Gruppo ha espresso in questi ultimi anni, di concerto con tutte le organizzazioni sindacali dell'istituto'. Lo dichiara Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. il sindacato di maggioranza dei bancari. 'Siamo convinti che sia la giusta soluzione per risolvere un gravoso problema che incombe sull'intero settore bancario e sulla stessa economia italiana. Se questo progetto si concretizzerà, dovremo garantire insieme un futuro alle lavoratrici e ai lavoratori delle due banche e alla stessa clientela'.
'Accogliamo con favore la decisione di Intesa di proporre una soluzione efficace all'annoso e grave problema delle popolari venete e siamo certi che, in coerenza con le migliori tradizioni che hanno caratterizzato in questi anni il dialogo sociale all'interno del gruppo, vorrà risolvere in maniera sostenibile anche la questione delle eccedenze di personale che venissero a crearsi': è questo il commento di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, alla notizia del via libera dato dal cda di Intesa Sanpaolo all'acquisto condizionato di Popolare Vicenza e Veneto Banca. 'Contestualmente - aggiunge Romani -, auspichiamo che le risorse disponibili nel Paese vengano prontamente utilizzate per contribuire a dare concreta prospettiva all'operazione, a beneficio dei lavoratori, della clientela e dell'economia dei territori'.
'Per quelle che sono le notizie in mio possesso, l'operazione ha la mia chiara approvazione. Naturalmente si tratterà ora di appurare, nei minimi dettagli, i criteri e i requisiti nella loro complessità e totalità. Chiediamo al Governo di fare la sua parte, ristorando il Fondo di solidarietà del settore, affinché questa operazione non abbia alcuna ripercussione sui ratio economici di Intesa Sanpaolo'. Così il segretario generale della Uilca, Massimo Masi, commenta l'offerta presentata dall'istituto guidato dall'a.d. Carlo Messina per alcuni asset della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. 'È pleonastico ribadire che non ci dovrà essere tantomeno una ripercussione sull'occupazione di tutti gli istituti coinvolti, né sugli accordi sindacali raggiunti con tanta fatica in Intesa Sanpaolo', aggiunge. 'Da sempre la Uilca, da sola, contro tutti i poteri forti e politici, si è espressa contro la fusione delle due banche venete - ricorda Masi - definendola iniqua e pericolosa non solo per le lavoratrici e i lavoratori, ma anche per l'economia della regione. Certamente - prosegue - questa soluzione consentirebbe di mantenere un forte presidio economico nel Veneto e grazie anche agli storici buoni rapporti sindacali in Intesa Sanpaolo, una garanzia per i dipendenti delle due banche. Non sarà una trattativa facile né indolore, ma almeno, se questa offerta di Intesa andrà avanti, sarà una buona base di partenza e finalmente consentirà di spazzare via le storiche divisioni del tavolo sindacale in Banca Popolare di Vicenza'. 'Rimane un grande rammarico - conclude Masi - tra Atlante, capitani coraggiosi, cavalieri bianchi o neri, si è perso tanto tempo e quelli che avevano espresso, a parole, intenti di intervento sono spariti rapidamente'.


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