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Le proposte per il salvataggio di BPVi e Veneto Banca di Codacons Veneto, Anla Veneto e SeniorItalia

Di Emma Reda Venerdi 16 Giugno 2017 alle 22:39 | 0 commenti

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Il Coordinamento risparmiatori Veneto Banca e Popolare di Vicenza, costituito da Codacons Veneto, ANLA Veneto e SeniorItalia, rappresentati rispettivamente dall'avv. Franco Conte, Lando Arbizaani e Vincenzo Gigli, ci invia un documento a firma dell'avvocato Conte che pubblichiamo su Azioni di Responsabilità, salvataggio Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Arbitro delle Controversie Finanziarie (ACF)
Azioni di responsabilità. Il 5 aprile Bpvi chiede oltre 2 miliardi di danni, senza contare il danno reputazionale a 32 tra amministratori e manager, il 14 giugno Veneto Banca chiede 2,3 miliardi di danni agli ex amministratori e sindaci. Il danno «spaventoso» cagionato dagli ex vertici di Veneto Banca all'istituto è quantificato con un «conteggio massimo, provvisorio e potenziale nei confronti di amministratori e sindaci in carica fino al 26 aprile 2014, fino alle dimissioni di Flavio Trinca.

Il salvataggio. Le ripetute affermazioni del Ministro Padoan, che confermano quanto anticipato, nero su bianco dal sottosegretario on. Baretta, tranquillizzano che non ci sarà bail-in (fallimento) né "risoluzione" altra forma di fallimento a mio avviso sono affidabili.
Alla fine i 1.200 milioni di euro, o la metà, dei privati per consentire l'arrivo dell'aumento precauzionale di Stato arriveranno (Unicredit, Intesa e UNIPOLSAI...)
Resta il disagio per non dire lo scandalo che il Veneto che blatera tanto non riesce, almeno sino ad oggi a mettere in campo imprenditori capaci di sedersi al tavolo del rilancio.
Noi abbiamo fatto la nostra proposta che unisco di seguito* e sulla quale chiedo una valutazione, specie se di dissenso. In sintesi: quantificare il danno subito dal risparmiatore e utilizzare il risarcimento per acquistare obbligazioni dello Stato convertibili o con warrant di acquisto delle azioni al prezzo di emissione, facoltà da esercitare in un certo numero di anni.
Il risparmiatore sarebbe risarcito in tempi brevi e verrebbe coinvolto sul rilancio della banca del territorio. Poiché le obbligazioni avrebbero mercato potranno anche essere vendute e quindi consentire di gestire le emergenze (fine per il quale era stato messo da parte il risparmio).
In tutte le sedi invitiamo a fare presto; il salvataggio è da farsi «in tempi molto brevi» ha ricordato Fabio Panetta, vice direttore generale Bankitalia: «Le difficoltà non dipendono da vincoli finanziari: le risorse stanziate dal governo sono di gran lunga superiori a quelle necessarie per il risanamento. Ci sono ostacoli di natura normativa che possono e devono essere superati». L'accordo è «prossimo» ha ribadito Padoan ma senza l'ok Ue, sarebbe un «aiuto illegale» che «lungi dal mettere in sicurezza le banche, ne accrescerebbe la instabilità».
Decisioni ACF. Sono estremamente positive a favore degli scavalcai e contro la connessione del mutuo con l'acquisto di azioni. Ribadito altresì la carenza del requisito della liquidabilità.
Manteniamo il nostro responsabile ottimismo, ma le rassicurazioni di tutelare il risparmio tradito vanno precisate: è chiara la tutela degli obbligazionisti ma resta indefinita la tutela del risparmiatore che nelle quote delle due popolari aveva messo al sicuro i propri risparmi. Su questo vigiliamo e operiamo le necessarie pressioni.
Un cordiale saluto
Per il Coordinamento
Avv. Franco Conte


*Pregiatissimi
Sottosegretario MEF con delega
on.le Pierpaolo Baretta
Presidente Banca Popolare di Vicenza S.p.A.
Dott. Gianni Mion
Presidente Veneto Banca S.p.A.
Dott. Massimo Lanza.......

Presidente Giunta Regione Veneto
Dott. Luca Zaia
Al Sindaco di Vicenza

Dott. Achille variati
Sindaco di Treviso
Avv. Giovanni Manildo

Oggetto: contributo dei risparmiatori traditi Veneto Banca e Popolare Vicenza per il rilancio della banca del Territorio
Gli scriventi:
Anla (Associazione Nazionale Seniores d'Azienda), fondata nel 1949 come Associazione Nazionale dei Lavoratori Anziani di Azienda, è oggi aperta a tutte le generazioni: con i suoi soci ordinari, territoriali e/o familiari Associazione No Profit con decreto n. 22 dell'8/7/2002, è riconosciuta come Associazione di promozione sociale, nella sua espressione regionale
CODACONS, componente del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), organo istituito con legge 30 luglio 1998, n° 281, confluita nel Codice del consumo, decreto legislativo n.206/20, nella sua espressione regionale,
Senior Italia, federazione delle associazioni della terza età fondata nel 2006 riunisce numerose associazioni per un totale di 3.500 Centri Sociali per Anziani (CSA) su tutto il territorio nazionale ed oltre 3,5 milioni di persone aderenti. nella sua espressione regionale,

Per il futuro di Popolare di Vicenza e Veneto Banca viviamo Il momento più critico. A fronte di un comprensibile stato di angoscia dei risparmiatori che hanno ben chiaro il rischio di possibili "risoluzioni" nefaste per il loro risparmi, resta il disarmante passare
dei giorni su un piano inclinato che rischia di rendere inaffidabili le pur importanti garanzie ricevute anche direttamente dal Sottosegretario Baretta.
La dichiarazione del 13 giugno del Ministro Padoan che rassicura sul "salvataggio" e aggiunge che gli obbligazionisti delle due banche stiano tranquilli... come sempre lascia nell'ombra cupa il diritto al risarcimento di chi ha comprato quote azionarie della Banca sulla base della garanzia che fossero il prodotto adatto per il proprio risparmio nella oggettiva benedizione o disattenzione delle autorità di controllo.
Il nostro punto di vista, sempre rappresentato nelle sedi più idonee, si evidenzia su tre obiettivi:
- il modello veneto di sviluppo non può perdere il supporto positivo svolto dalle due banche popolari,
- il patrimonio di competenze del personale debba essere salvaguardato,
- recupero della fiducia tradita con il giusto risarcimento del danno subito e la celebrazione tempestiva dei processi per punire i colpevoli e smascherare le connivenze per evitare che si riproducano ancora simili tsunami sociali.
Un articolato sondaggio nel nostro ambito si apre alla prospettiva di dare un contributo significativo sul piano quantitativo, ma soprattutto qualificante per il futuro delle due banche che coinvolgerebbe, come protagonisti, i risparmiatori traditi.
La proposta riprende precedenti aperture dell'azionista Quaestio...poi lasciate cadere.
I tempi della proposta:
definizione di casistiche (operazioni baciate, vendita di azioni per concessione mutuo, mancata vendita di azioni, fido per dare liquidità per mancata vendita, acquisto di obbligazioni conv. e aucap nel 2013 e 2014, età, stato di salute, ...)
tavoli di conciliazione, che alla luce delle casistiche predefinite, determinano rapidamente l'importo del risarcimento.
Lo Stato, in sede dell'inevitabile intervento precauzionale per l'aumento di capitale, riserva ai risparmiatori che partecipino al tavolo di conciliazione ed utilizzino il risarcimento riconosciuto per acquistare obbligazioni con la facoltà di trasformare, nell'arco di 5/10 anni, in azioni al prezzo di emissione.
Riteniamo che dai tavoli di riconciliazione i risparmiatori potrebbero essere soddisfatti con il riconoscimento del loro danno secondo parametri da predefinire.
In questa maniera i risparmiatori non sarebbero sottoposti ai costi ed all'alea di lunghi anni processuali.
Le due banche vedrebbero consolidato il perimetro del contenzioso.
La formula dell'obbligazione convertibile o con warrant consente di rendere liquido il credito per chi avesse urgenze o di partecipare al rilancio delle banche nella prospettiva che il valore dell'azione negli anni dia premio sul valore dell'obbligazione.

Sino ad oggi, gli impegni assunti per tavoli di conciliazione sono stati disattesi. Con il cambio della governance della Banche si potrebbe dare avvio a questo percorso, che risarcisce ai risparmiatori il danno subito e li coinvolge nel futuro delle Banche.
Abbiamo valutato, nel perimetro di "litigation" monitorato verso i nostri assistiti, che i circa 18 milioni di euro di risarcimento nominale, mediamente scontato del 15%, potrebbero tradursi in un investimento in 16 milioni per il Nuovo inizio.
I risparmiatori possiederebbero obbligazioni di fatto garantite dallo Stato e avrebbero interesse al successo del rilancio.
E' di tutta evidenza il valore civico di questa iniziativa che vedrebbe la comunità veneta rimotivata e protagonista, dando una prova concreta che ci tiene, non a parole, alla banca del Territorio.
Si tratta di una proposta che può essere condivisa dalle altre associazione di tutela dei risparmiatori e quindi raggiungere cifre più significative ai fini di soddisfare al meglio le condizioni del rilancio.
Nel confermarci a disposizione per ogni ulteriore precisazione e aperti a valutare altri sentieri porgiamo i più distinti saluti.

ANLA Veneto Lando Arbizaani
Codacons Veneto Franco Conte
SeniorItalia Veneto Vincenzo Gigli


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