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Nuova legge per l'artigianato veneto: la soddisfazione di Zaia, Berlato, Marcato, Guarda e Pd

Di Note ufficiali Martedi 2 Ottobre 2018 alle 17:42 | 0 commenti

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Una specifica legge per l’artigianato è il segno dell’attenzione con cui la Regione guarda a questo settore. Lo sottolinea il presidente veneto Luca Zaia commentando l’approvazione in Consiglio regionale della nuova normativa per l’artigianato in Veneto. “Abbiamo voluto che questa legislatura regionale – aggiunge – fosse caratterizzata anche da uno strumento normativo pensato per promuovere in maniera peculiare il ruolo economico, sociale e culturale delle imprese artigiane. Sono imprese che costituiscono ancora oggi un volano fondamentale dell’economia veneta e rappresentano un serbatoio occupazionale che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare, oltre che un patrimonio in termini di creatività e tradizione da non disperdere”.

“La legge – conclude Zaia - riconosce quindi il ruolo dell’artigianato veneto. Se da un lato si punta alla semplificazione delle procedure burocratiche, dall’altro lo strumento normativo vuole sostenere il settore, che ha conosciuto un lungo periodo di crisi con la chiusura di migliaia di imprese. L’obiettivo comune è far conoscere meglio e di più la qualità del prodotto artigianale veneto nel mondo e favorire la crescita del settore”.

 

Il Consiglio regionale ha approvato la legge “Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato veneto”.  Il Veneto si è dotato di una specifica legge per il settore artigiano – afferma il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Presidente della Terza Commissione Sergio Berlato  – un settore che rappresenta la spina dorsale della nostra economia e che soprattutto qui in Veneto ha subito in maniera più evidente una situazione di difficoltà dall’inizio della crisi ad oggi.

Questa legge è stata costruita in sinergia tra la Terza Commissione, la Giunta regionale e con le Associazioni di categoria con l’intento di capire le esigenze del settore e poter dare riposte concrete e tempestive agli artigiani sia in  termini di misure di incentivazione, valorizzazione e sostegno anche economico  sia in termini di snellimento delle procedure. Come Fratelli d’Italia infatti – prosegue Sergio Berlato - siamo sempre stati convinti che per creare maggior competitività le nostre aziende artigiane devono lavorare senza essere soffocate da una burocrazia molto spesso inutile e che priva tempo prezioso agli imprenditori.

Storicamente la nostra Regione ha una economia fortemente basata sull’iniziativa privata composta da realtà produttive legate al mondo artigianale, spesso tramandato di padre in figlio o comunque legato ad una trasmissione del sapere che comunemente un tempo si diceva “andare a bottega”. Ora l’introduzione della figura del maestro artigiano, prevista dalla legge approvata, favorirà la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri oltre che la formazione dei giovani artigiani. 

La Regione del Veneto con questa legge – conclude il Presidente Berlato - vuole codificare un bagaglio socio culturale presente in maniera diffusa nel nostro tessuto economico che deve essere valorizzato con una specifica normativa, tale da diventare modello anche per altre realtà produttive similari alla nostra regione e che assieme al sistema Paese possa diventare volano per tutta l’economia nazionale.

 

“Questa è la prima legge regionale per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell’artigianato e scrive una pagina importantissima nella storia della nostra regione. E’ una normativa attesissima dalle categorie artigiane e dal territorio e costituirà una colonna portante dello sviluppo economico. Un momento storico per gli artigiani e l’economia veneta”. Così l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato si è espresso in merito al disegno di legge che disciplinerà il settore dopo l’approvazione odierna da parte di tutto il Consiglio, tranne l’astensione del consigliere Ruzzante che si è però dichiarato favorevole al provvedimento.

“Sono molto soddisfatto del lavoro svolto per arrivare a questo risultato straordinario. Ringrazio tutti gli assessori e i consiglieri di maggioranza e di opposizione– ha sottolineato Marcato – che hanno voluto oggi condividere questo importante progetto per la nostra economia. La Regione ha proceduto in stretto raccordo con le associazioni categoria per arrivare ad una normativa che fosse realmente rispondente alle esigenze e alle aspettative delle circa 128.500 imprese artigiane venete, pari al 26% di tutte le imprese attive nella regione. Sono aziende che hanno resistito con forza, determinazione e passione alla crisi che ha colpito anche la nostra regione e che con la loro attività rendono grande l’economia veneta”.

Il disegno di legge contiene una disciplina organica del settore, proponendosi di provvedere alla tutela, allo sviluppo e alla promozione dell’artigianato e delle produzioni artigiane nelle loro diverse espressioni territoriali, tradizionali e artistiche. Avrà una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro.

“Una particolare attenzione – ha evidenziato Marcato - è focalizzata sulla valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale, al fine di conservare e salvaguardare il patrimonio tradizionale, che rappresenta la nostra cultura e la nostra storia. Ma si guarda anche al rinnovamento del settore nel suo complesso, incentivando l’impiego di tecnologie innovative e l’apertura alle giovani generazioni per dargli continuità”.

Nel testo di legge viene confermata la competenza delle camere di commercio in materia di tenuta e gestione dell'albo delle imprese artigiane e viene introdotta la figura del maestro artigiano, titolo attribuito dalla Regione allo scopo di garantire la trasmissione delle conoscenze e degli antichi mestieri e la formazione dei giovani artigiani. Le imprese nelle quali opera un maestro artigiano possono essere riconosciute come “bottega scuola". 

 

“Oggi approdiamo alla conclusione di un percorso partecipato, portando a casa un ottimo risultato. Mi auguro che questa prassi venga sempre scelta e rispettata”. Questo il primo commento della consigliere dalla Lista AMP Cristina Guarda dopo l’approvazione del Pdl 302 ‘Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto’, di cui era correlatrice. “Gli artigiani, con il loro prezioso bagaglio di competenza, conoscenza e intraprendenza, hanno chiesto responsabilmente di creare concrete sinergie con la Regione e superare una normativa ormai divenuta ‘recinto’ inadeguato. Siamo arrivati coesi all’approvazione di questo progetto di legge che propone obiettivi lungimiranti. È però solo il primo passo: crediamo nei buoni propositi e quindi monitoreremo con attenzione il dispiegarsi delle prossime politiche per l’artigianato. I 20 milioni stanziati potranno essere davvero utili specialmente se sapranno valorizzare con coerenza le aziende che investono, creando un concreto valore aggiunto e non saranno contributi a pioggia utili solo ai fini elettorali. Grazie all’approvazione di un mio emendamento, comunque, è stata introdotta una ‘clausola valutativa’ che permetterà di verificare, ogni due anni, la reale attuazione della legge”.

“Mi auguro - prosegue la consigliera Guarda - che questo percorso sia di esempio e che ci sia finalmente una giusta sincronizzazione tra la politica e le esigenze dei piccoli imprenditori, senza fermarsi agli aspetti procedurali ma costruendo strategie pluriennali, le stesse richieste da molti settori e purtroppo ancora rimaste senza risposte come per quello agricolo. Internazionalizzazione, digitalizzazione, sburocratizzazione, un progetto regionale di Industria 4.0, magari, ma non solo. Penso a una formazione utile anche ad educare all’investimento e all'innovazione o, ancora, progetti per la lotta alla cronica mancanza di lavoratori specializzati, visto che il potenziale di capacità di assunzione è enorme per le imprese del Veneto. Solo a settembre il fabbisogno di lavoratori era pari a 40.280 persone, ma il tasso d’entrata previsto era appena del 3,3% quindi 1329 sarebbero potute essere realmente assunte, a causa della difficoltà di reperimento delle professionalità e del costo del lavoro. Credo sia quindi necessario porre attenzione a percorsi formativi e di orientamento scolastico adeguati, avendo ben presente della "corsa contro il tempo" degli imprenditori per assumere studenti dei centri per la formazione professionale o che gli Istituti tecnici superiori del Veneto registrano una ‘resa’ fino al 99%”. 

 

“È una legge importante, frutto di un lavoro condiviso in Terza commissione e che dà risposte, sia in termini normativi che economici, al mondo dell’artigianato che le attendeva da troppo tempo”. In una nota il Partito Democratico commenta l’approvazione del Pdl 302 ‘Norme per la tutela, lo sviluppo e la promozione dell'artigianato veneto’, che ha visto il voto favorevole del gruppo dem. “Si tratta di un provvedimento che rimette al centro l’universo della piccola impresa, particolarmente radicata nella nostra regione. Certo, è ancora da implementare e sollecitiamo la Giunta a intervenire con tempestività: per esempio la semplificazione annunciata deve essere un fatto reale, non solo nominalistico. I venti milioni di euro, invece, rappresentano un investimento sostanzioso a sostegno degli artigiani e la clausola valutativa, aggiunta in corso d’opera, fa sì che ci possa essere un monitoraggio continuo, in modo da intervenire se alcuni punti non dovessero poi corrispondere alle esigenze delle imprese 


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