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Oltre ai 7 indagati per la BPVi la GdF ha sottoposto ai pm altri 4 possibili responsabili: Andrea Monorchio, Roberto Zuccato, Franco Miranda e Maria Giovanna Dossena: qui il documento

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 20 Agosto 2017 alle 15:18 | 0 commenti

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Pubblicato il 16 agosto alle 23.44, aggiornato il 20 alle 15.18. In un mese, quello di agosto, in cui pure tutto si ferma appare, comunque, snervante lo stop delle procure e dei tribunali interessati ai due flop della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che stanno mettendo in difficoltà, a voler usare un eufemismo, soprattutto due delle province più vitali del Veneto, Vicenza e Treviso. Torneremo a breve sugli atteggiamenti per le indagini su Veneto Banca di Vincenzo Consoli & c. della Procura di Roma, abbastanza rapida a chiudere le sue indagini lasciandone, però, una parte non irrilevante, magari anche in relazione alla  messa in liquidazione coatta amministrativa della ex Popolare montebellunese, alla procura di Treviso, che ora appare impreparata, e sulla più lunga fase che ha preceduto la chiusura delle indagini sulla BPVi di Gianni Zonin & c., sia pure aperte, come ha dichiarato esplicitamente il procuratore aggiunto Orietta Canova, a ulteriori sviluppi determinati proprio dalla situazione nuova della della BPVi in LCA.

Un dato, comunque, è facilmente rilevabile in quanto è stata una costante la determinazione di Roma nel voler perseguire un numero consistente dei vertici montebellunesi individuando 14 possibili responsabili, Vincenza Consoli, Flavio Trinca e sindaci inclusi, tra cui il vicentino Diego Xausa dello studio Adacta, mentre Vicenza è stata molto più "parca" escludendo completamente responsabilità dei sindaci e notificando la chiusura delle indagini a "solo" 7 indagati come se gran parte degli altri membri del cda, per non parlare in entrambi i casi dei revisori, fossero lì a far tappezzeria.

Ma se i 7 indagati sono l'ex presidente Gianni Zonin, l'ex direttore generale Samuele Sorato, Giuseppe Zigliotto, Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta, Paolo Marin e Massimilano Pellegrini siamo in grado di  proporvi un elenco di "possibili" responsabili più esteso pubblicando la parte conclusiva delle 196 pagine della Informativa finale della Guardia di Finanza di Vicenza, a cui si sono "appoggiati" per le indagini i pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi.

Nelle 26 pagine in cui il nucleo agli ordini del  Col. Vincenzo Sciaraffa, Comandante Provinciale della GdF, e del Ten. Col. Fabio Dametto, indica le responsabilità degli indagati ai pm, che poi hanno il compito e il potere di decidere a quali notificare la chiusura delle indagini per il possibile procedimento penale successivo, compaiono, infatti, come possibili autori di reati per la GdF anche altri 4 membri del Cda come uno dei due vice presidenti, l'influente ex ragioniere dello stato Andrea Monorchio, l'ex presidente di Confindustria Vicenza e, poi, di quella del Veneto, Roberto Zuccato, l'ex presidente di Confartigianato Vicenza Franco Miranda, e della consigliera Maria Giovanna Dossena.

Come già fatto per gli interrogatori di Gianni Zonin e Samuele Sorato, pubblichiamo, quindi, qui il documento in cui sono individuate le possibili responsabilità dei 7 indagati ufficiali e degli altri 4, per ora almeno non coinvolti nei procedimenti futuri, così com'è per darvi modo di leggerlo senza che i commenti nostri o altrui, che pure vi presenteremo in futuro, "inquinino" il vostro personalissimo giudizio e, soprattutto, per dare un'informazione completa su quanto emerso finora dalle indagini vicentine.


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