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Stefano Chemello nuovo segretario generale di Fim Cisl Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 1 Giugno 2016 alle 15:54 | 0 commenti

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Fim Cisl Vicenza
Il direttivo provinciale di Fim Cisl Vicenza, riunitosi a Creazzo, ha eletto il suo nuovo segretario generale provinciale: è Stefano Chemello, da dieci anni membro della segreteria, e guiderà l’organizzazione fino al prossimo congresso del 2017. Nato a Marostica, classe 1968, Chemello ha lavorato fino al 1996 in una nota azienda metalmeccanica della sua  città, per poi dedicarsi all’attività sindacale in Fim Cisl Vicenza, prima nell’area bassanese e, dal 2008, nel Thienese. Eletto con 83 preferenze, pari al 92% dei votanti, succede a Raffaele Consiglio, nuovo segretario generale di Cisl di Vicenza.

«In questa fase che registra una seppur lieve ripresa, o per lo meno vede un’inversione di tendenza, le sfide a cui siamo chiamati come sindacato, e come Fim in particolare, sono ampie e sostanziali – ha detto il neoeletto segretario rivolgendosi all’assemblea dell’hotel Vergilius –. Oltre a rafforzare e rinnovare complessivamente la nostra capacità di rappresentanza, ci è chiesto di saper cogliere e occupare tutti quegli spazi nuovi di contrattazione aperti anche dalle recenti normative. Dobbiamo su questa scia imparare anche a immaginare nuove frontiere di sperimentazione, sul versante della partecipazione dei lavoratori, e già lo stiamo facendo qui nel Vicentino, come più ampiamente del welfare aziendale. Crediamo siano leve fondamentali per la crescita, e fronti strategici sui quali dobbiamo misurare oggi la reale disponibilità delle parti datoriali a coltivare “buone relazioni industriali”». «Per questo c’è bisogno di investire adeguatamente in formazione – ha promesso Chemello –: per i nostri dirigenti come per gli operatori e gli stessi delegati nelle aziende, perché siano pronti e ben attrezzati a gestire il cambiamento».
 E c’è poi il percorso verso la fusione avviato con Femca, un percorso che ancora una volta vede il Vicentino fare da battistrada insieme a pochi altri territori: «Il lavoro comune svolto fin qui ci dice che il progetto vale – ha proseguito Chemello –. Che anzi va esteso, allargando l’orizzonte del nostro sguardo alla realizzazione di una grande, unica categoria dell'industria: per vincere la frammentazione nostra e pure quella della controparte, che rende più difficile la contrattazione e quindi la tutela dei lavoratori».
Oggi sono 7.500 i metalmeccanici vicentini iscritti a Fim Cisl Vicenza, che li rappresenta contando su circa 350 Rsu aziendali e 130 delegati al direttivo provinciale.  Dalla prima fase di pesanti ripercussioni della crisi (2009) ad oggi sono stati oltre 10mila gli accordi di cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga e di  solidarietà, siglati dall’organizzazione, con l’obiettivo di non disperdere il capitale umano e professionale presente nelle aziende. Importante anche l’impegno a dare sostanza alla contrattazione di secondo livello in modo articolato e capillare, con almeno 50 accordi aziendali siglati nel pieno della crisi economica (tra i principali, Accierie Valbruna, Agco Laverda, Baxi, Manfrotto, Marelli Motori, Lowara), garantendo la distribuzione degli utili e incrementando la partecipazione attiva alle gestioni per i recuperi di produttività.
Contestualmente all’elezione del segretario generale, il direttivo ha votato gli altri componenti del gruppo dirigente, confermando la segreteria uscente nelle persone di Maurizio Montini, Massimo Pantano e Adriano Poli.
Ai lavori del comitato direttivo provinciale hanno partecipato anche il segretario generale di Fim Cisl Veneto Massimiliano Nobis e il segretario nazionale di Fim Cisl Marco Bentivogli, che hanno manifestato il loro augurio di buon lavoro al neoeletto segretario. «Prosegue a Vicenza il ricambio generazionale, consegnando Fim a una persona giovane ma molto capace e con grande esperienza nel rapporto coi lavoratori come nella contrattazione» ha evidenziato Bentivogli, aggiungendo: «Fim di Vicenza ha sempre saputo portare avanti le decisioni strategiche più innovative di Fim e per questo può sperimentare tutte le frontiere nuove del sindacato, sul fronte del rapporto con le nuove generazioni (nell’alternanza scuola lavoro, ad esempio) e naturalmente della contrattazione territoriale, che nel tessuto industriale vicentino può avere non solo elementi di sperimentazione ma anche di pratica diventando “contagiosa” per il Paese».

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